Creato da Jenn_a il 20/03/2013

After my pit stop

Dieciminutiaprimavera

 

'Ma' scusàri, chista è la me' casa, e staiu unni mi pari-

Post n°377 pubblicato il 05 Settembre 2013 da Jenn_a

 

 
 
 

Piccolo piccolo post-

Post n°376 pubblicato il 05 Settembre 2013 da Jenn_a

Ho finito le mollette per stendere un velo pietoso.

 
 
 

Io AMO l'Italì-

Post n°375 pubblicato il 05 Settembre 2013 da Jenn_a

Posto questo video, perchè a me stasera, ha regalato un sorriso, spero che faccia lo stesso effetto a chiunque decida di guardarlo... :)

 
 
 

Ho un dilemMAH!-

Post n°374 pubblicato il 05 Settembre 2013 da Jenn_a


Ma chi l'ha detto che le principesse di oggi non bevono caffè,non escono di casa e se lo fanno non lo dicono, fanno sesso ma non lo raccontano,collezionano viaggi come figurine,fanno i cuoricini ovunque,non si lamentano mai e se lo fanno,hanno la delicatezza di un elefante in una cristalleria, sorridono sempre e sempre sono connesse a facebook,hanno tanti amici,mettono citazioni di autori che il più delle volte non hanno mai letto,si fanno foto per essere commentate,vanno in giro con i pattini ed hanno sempre lo stesso uomo da anni, che da anni cornificano.
Chi l'ha detto che le nuove principesse non hanno tatuaggi,hanno un fisico perfetto con felpe enormi e scarpe da ginnastica,mangiano e non ingrassano, anche se poi non è che mangiano chissà che ma a te fanno credere che loro possono,hanno sempre una spiegazione a tutto, hanno due sim,perchè guai a mischiare la vita privata con la vita sessuale,piangono spesso e spesso dicono ti amo non allo stesso uomo e sono più bugiarde di un politico.
Ma scusate, non è che ambisco al titolo di principessa, ci mancherebbe..ma una come me che beve otto caffè al giorno, che dorme pochissimo e spesso con il cellulare (unica scheda) sotto il cuscino, che non sa mai cosa vuole, che anche un "cosa vuoi per cena?" la mette in crisi, che è sempre scazzata e con le cuffiette nelle orecchie,per non sentire il frastuono della gente, che legge e legge per non pensare, considerando gli scrittori come veri amici, e che ama truccarsi e non si spaventa davanti ai tacchi ma di certo non denigra le converse ma mai le ballerine (quelle le considero un peccato mortale). Una come me un po' timida ma sfacciata,che scrive quando ha bisogno di parlare, e parla quando ha bisogno di scrivere, che si guarda allo specchio,che va in giro con il rossetto rosso e la testa tra le nuvole, che fa fatica ad innamorarsi ma quando lo è, per come lo è non capisce più niente, non può concorrere al titolo di principessa di oggi?
Che non fa sesso e neanche l'amore per gioco o per gusto o peggio "perchè lo fanno tutti", ma ne parla e ne parla molto,che dice no, che si incazza, che non risponde ma aspetta,che si strozza con l'ansia e che non ha peli sulla lingua. Una che non ha molti amici ma quelli che ha se li tiene stretti perchè sa che sono preziosi.
Insomma una come me se non è principessa che cos'è?
Forse una donna... ecco io preferisco essere donna che principessa sul pisello.

 
 
 

Malarazza, come me-

Post n°373 pubblicato il 03 Settembre 2013 da Jenn_a

 

 
 
 

Non lo capirò mai-

Post n°372 pubblicato il 03 Settembre 2013 da Jenn_a

Non riesco a capire quelli che, se soffri per un amore finito o per qualcuno che vorresti avere accanto, ti rispondono: vai a lavorare, vivi la vita, inizia a fare qualcosa e vedrai che la smetterai di piangerti addosso. Io vorrei chiedere a queste persone, e sono veramente curiosa, se loro davvero pensano che per curare un desiderio interrotto basti alzarsi presto la mattina e andare a guadagnarsi il pane. Vorrei chiedergli se davvero non gli è mai successo di passare la notte a pensare a quello che avevano e gli era stato tolto all’improvviso, nonostante la spesa da fare, le tasse da pagare e lo stipendio che non basta mai. Vorrei chiedergli se, ascoltando un collega ridere, non sono mai dovuti scappare in bagno a piangere perchè lui o lei o chissà chi gli mancava troppo, ma di quel troppo che viene il vomito.

 
 
 

23:45-

Post n°371 pubblicato il 02 Settembre 2013 da Jenn_a

Che poi amo le persone come me. Le persone un po’ acide, ma dolci; quelle che sono un casino dentro ma aiutano tutti; quelle che non si sentono abbastanza; quelle da amare forte e sempre; quelle da abbracciare e quelle a cui asciugare le lacrime. Che poi, amo le persone come me, ma odio me.

 
 
 

Mabbuonanotte eddue-

Post n°370 pubblicato il 02 Settembre 2013 da Jenn_a

Le nostre parole non sono mai sprecate,semmai non arrivano sempre dritte a un cuore. Se non arrivano dritte a un cuore non sono sbagliate le nostre parole,è sbagliata la destinazione.

 
 
 

Mabbuonanotte-

Post n°369 pubblicato il 01 Settembre 2013 da Jenn_a

Innamoratevi degli occhi, della mente e del sorriso, Del corpo son bravi tutti.

 
 
 

Mi piaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaace-

Post n°368 pubblicato il 01 Settembre 2013 da Jenn_a

 

 
 
 

Se Steve Jobs fosse nato in Italì-

Post n°367 pubblicato il 01 Settembre 2013 da Jenn_a

Mettiamo che Steve Jobs sia nato in Italia. Si chiama Stefano Lavori. Non va all’università, è uno smanettone. Ha un amico che si chiama Stefano Vozzini. Sono due appassionati di tecnologia, qualcuno li chiama ricchioni perchè stanno sempre insieme. I due hanno una idea. Un computer innovativo. Ma non hanno i soldi per comprare i pezzi e assemblarlo. Si mettono nel garage e pensano a come fare. Stefano Lavori dice: proviamo a venderli senza averli ancora prodotti. Con quegli ordini compriamo i pezzi.

Mettono un annuncio, attaccano i volantini, cercano acquirenti. Nessuno si fa vivo. Bussano alle imprese: “volete sperimentare un nuovo computer?”. Qualcuno è interessato: “portamelo, ti pago a novanta giorni”. “Veramente non ce l’abbiamo ancora, avremmo bisogno di un vostro ordine scritto”. Gli fanno un ordine su carta non intestata. Non si può mai sapere. Con quell’ordine, i due vanno a comprare i pezzi, voglio darli come garanzia per avere credito. I negozianti li buttano fuori. “Senza soldi non si cantano messe”. Che fare? Vendiamoci il motorino. Con quei soldi riescono ad assemblare il primo computer, fanno una sola consegna, guadagnano qualcosa. Ne fanno un altro. La cosa sembra andare.

Ma per decollare ci vuole un capitale maggiore. “Chiediamo un prestito”. Vanno in banca. “Mandatemi i vostri genitori, non facciamo credito a chi non ha niente”, gli dice il direttore della filiale. I due tornano nel garage. Come fare? Mentre ci pensano bussano alla porta. Sono i vigili urbani. “Ci hanno detto che qui state facendo un’attività commerciale. Possiamo vedere i documenti?”. “Che documenti? Stiamo solo sperimentando”. “Ci risulta che avete venduto dei computer”.
I vigili sono stati chiamati da un negozio che sta di fronte. I ragazzi non hanno documenti, il garage non è a norma, non c’è impianto elettrico salvavita, non ci sono bagni, l’attività non ha partita Iva. Il verbale è salato. Ma se tirano fuori qualche soldo di mazzetta, si appara tutto. Gli danno il primo guadagno e apparano.

Ma il giorno dopo arriva la Finanza. Devono apparare pure la Finanza. E poi l’ispettorato del Lavoro. E l’ufficio Igiene. Il gruzzolo iniziale è volato via. Se ne sono andati i primi guadagni. Intanto l’idea sta lì. I primi acquirenti chiamano entusiasti, il computer va alla grande. Bisogna farne altri, a qualunque costo. Ma dove prendere i soldi?

Ci sono i fondi europei, gli incentivi all’autoimpresa. C’è un commercialista che sa fare benissimo queste pratiche. “State a posto, avete una idea bellissima. Sicuro possiamo avere un finanziamento a fondo perduto almeno di 100mila euro”. I due ragazzi pensano che è fatta. “Ma i soldi vi arrivano a rendicontazione, dovete prima sostenere le spese. Attrezzate il laboratorio, partire con le attività, e poi avrete i rimborsi. E comunque solo per fare la domanda dobbiamo aprire la partita Iva, registrare lo statuto dal notaio, aprire le posizioni previdenziali, aprire una pratica dal fiscalista, i libri contabili da vidimare, un conto corrente bancario, che a voi non aprono, lo dovete intestare a un vostro genitore. Mettetelo in società con voi. Poi qualcosa per la pratica, il mio onorario. E poi ci vuole qualcosa di soldi per oliare il meccanismo alla regione. C’è un amico a cui dobbiamo fare un regalo sennò il finanziamento ve lo scordate”. “Ma noi questi soldi non ce li abbiamo”. “Nemmeno qualcosa per la pratica? E dove vi avviate?”.

I due ragazzi decidono di chiedere aiuto ai genitori. Vendono l’altro motorino, una collezione di fumetti. Mettono insieme qualcosa. Fanno i documenti, hanno partita iva, posizione Inps, libri contabili, conto corrente bancario. Sono una società. Hanno costi fissi. Il commercialista da pagare. La sede sociale è nel garage, non è a norma, se arrivano di nuovo i vigili, o la finanza, o l’Inps, o l’ispettorato del lavoro, o l’ufficio tecnico del Comune, o i vigili sanitari, sono altri soldi. Evitano di mettere l’insegna fuori della porta per non dare nell’occhio. All’interno del garage lavorano duro: assemblano i computer con pezzi di fortuna, un po’ comprati usati un po’ a credito. Fanno dieci computer nuovi, riescono a venderli. La cosa sembra poter andare.

Ma un giorno bussano al garage. E’ la camorra. Sappiamo che state guadagnando, dovete fare un regalo ai ragazzi che stanno in galera. “Come sarebbe?”. “Pagate, è meglio per voi”.

Se pagano, finiscono i soldi e chiudono. Se non pagano, gli fanno saltare in aria il garage. Se vanno alla polizia e li denunciano, se ne devono solo andare perchè hanno finito di campare. Se non li denunciano e scoprono la cosa, vanno in galera pure loro.

Pagano. Ma non hanno più i soldi per continuare le attività. Il finanziamento dalla Regione non arriva, i libri contabili costano, bisogna versare l’Iva, pagare le tasse su quello che hanno venduto, il commercialista preme, i pezzi sono finiti, assemblare computer in questo modo diventa impossibile, il padre di Stefano Lavori lo prende da parte e gli dice “guagliò, libera questo garage, ci fittiamo i posti auto, che è meglio”.

I due ragazzi si guardano e decidono di chiudere il loro sogno nel cassetto. Diventano garagisti.

La Apple in Italia non sarebbe nata, perchè saremo pure affamati e folli, ma se nasci nel posto sbagliato rimani con la fame e la pazzia, e niente più.

 
 
 

20:45

Post n°366 pubblicato il 31 Agosto 2013 da Jenn_a

Chi è stato innamorato, innamorato davvero, si riconosce: non si accontenta, non ci riesce. Non si accontenta di due baci dati a caso in una discoteca. Non si accontenta di una notte di sesso. Non si accontenta di una storia tranquilla. Non si accontenta di chi è “bello ma non balla”. Non si accontenta dei “forse”, dei “se” dei “ma”. Chi ha incontrato l’amore si riconosce: potrebbe vagare anche tutta la vita come un disperato per riviverlo, almeno una volta, almeno mezzo minuto. Lo vedi camminare con gli occhi preoccupati, malinconici, speranzosi, lucidi di ricordi. Chi ha amato non può fare a meno di volere altro amore.

 
 
 

Sparami, almeno morirò da femmina alfa..-

Post n°365 pubblicato il 31 Agosto 2013 da Jenn_a

 

 
 
 

Chi..-

Post n°364 pubblicato il 30 Agosto 2013 da Jenn_a

Dietro ogni uomo forte c’è una donna forte.
Ma chi c’è dietro una donna forte? Nessuno lo sa... perché la donna forte non ti permette di guardare dentro di lei...
Lei prende vita tutte le mattine quando prende la sua maschera e quando nasconde i suoi sogni dentro la sua anima; come una Geisha, disegna il suo sorriso e caccia la tristezza dal suo sguardo. Non si specchia più di cinque minuti per paura che di scoprire le sue debolezze sepolte nel profondo della sua anima. Spesso non piange, le sue lacrime nascono dentro l’anima e muoiono sempre là, non sul suo viso.
Cammina sicura di sé lasciando dietro di sé la scia del suo profumo e le tracce dei suoi passi... E se per caso, crolla... si rialzerà da sola. L’anima di una donna prende fuoco in silenzio... Amala e non chiederle niente perché i suoi occhi ti diranno se ti ama...La donna forte indossa una maschera ogni giorno e un solo uomo può vederla senza.
Quell'uomo incornicerà il suo viso e amerà il suo sguardo, a volte, confuso, e chiuderà gli occhi per poter mantenere la sua immagine per sempre. La donna forte amerà in silenzio e soffrirà sempre in silenzio, nascondendo la sua tristezza sotto una maschera con un bel sorriso.
La donna forte ha il coraggio di aprire una porta vietata. Non negozierà mai con la vita e non regalerà l’anima ferita in cambio del potere, ma continuerà a disegnare sorrisi sul suo viso fino a quando troverà la medicina perfetta.
Le donne forti… amale senza maschere, adorale i difetti, bacia le tracce del loro corpo che trovi nelle lenzuola..... e loro condivideranno con te la loro forza.
Non ti allontaneranno mai dalla loro anima.

 
 
 

Ebbuonanotte-

Post n°363 pubblicato il 29 Agosto 2013 da Jenn_a

Buonanotte a chi deve riprendersi l'autostima.
Buonanotte a chi deve ritrovare un motivo.
E sappiamo che un motivo c'è sempre.
Per riprendere in mano la nostra vita.
Per riacquisire i nostri sogni.
Per riacquistare il nostro sorriso perduto.
Per valere.
Al di là di un amore andato a male.
Al di là di promesse fasulle.
Al di là di scelte sbagliate.
In primo luogo ci siamo noi.
Buonanotte a chi deve trovare la forza solo dentro di sé.
Buonanotte a chi riflette su ciò che conta davvero.
Lo sceglie.
E il resto lo manda a fanculo.

 
 
 

Una carezza-

Post n°362 pubblicato il 29 Agosto 2013 da Jenn_a

 

 
 
 

Ce la posso fare!-

Post n°361 pubblicato il 29 Agosto 2013 da Jenn_a

Mi domando sempre come sia possibile stare tanto male per una semplice e silenziosa assenza.
Cosa rende una persona tanto speciale, indispensabile, vitale per un'altra? E' una questione fisica o mentale?
La chimica sicuramente ha la sua importanza. Quando tocchi la pelle di una persona qualunque e sai che c'è qualcosa di più intimo di una semplice stretta di mano; o quando vedi quei pozzi profondi e neri, così belli da volerci affogare, dove altri vedono solo occhi.
La mente fa un lavoro più sottile, sott'inteso, che ti entra dentro di nascosto, quando sei più vulnerabile, magari mentre sogni. Comincia a mancarti un atteggiamento a cui non avevi mai fatto caso, un particolare modo di pronunciare una parola, il semplice alzare gli occhi al cielo per esasperazione, lo sguardo attento durante una conversazione...
Si comincia con poco a sentire un'assenza, forse con un deja vu, una canzone o il clacson di un'auto che fino a quel giorno non vi diceva niente, ma che vi fa voltare con la speranza di veder passare un particolare modello di auto.
L'assenza, paradossalmente, è una costante presenza nella vostra vita, qualcosa di cui non vi liberate. L'assenza c'è ogni giorno. Ma una mattina qualunque, di un giorno qualunque, di un mese qualunque, aprirete gli occhi pensando: wow, ho dormito bene.
Quel giorno forse l'assenza non ci sarà più, lasciandovi un'emozione che profuma di ricordi...

 
 
 

20:45-

Post n°360 pubblicato il 27 Agosto 2013 da Jenn_a

Dove si va quando non ci si può rifugiare nemmeno in un abbraccio? E io non piango mai, ma quando piango lo faccio in grande stile, sembra quasi che possa morire. Mi manchi, ma più di tutto mi manca potertelo dire.
Ci sono tante persone che mi vogliono bene, e non sarò certo io a confermare quella cosa che dicono tutti, quella che "sono sola anche se sono in mezzo alla gente", io in mezzo alle persone che mi vogliono bene non mi sento mai sola.
Ma a volte mi sento triste, e per questo non ci può far niente nessuno.
Non so quando ho preso la brutta abitudine di iniziare i discorsi con le congiunzioni, credo sia per quel senso di infinito che mi dà, e, e, e, come se ogni volta che metto un punto in realtà avrei potuto evitare di metterlo.
Invece a volte è necessario, però mi manchi uguale.
Dove si va quando non si vive vicino al mare? E quando qualcuno dice "devo parlarti" e tu non vuoi sentire una parola? E quando non hai furia di amare, e lo fai con calma, tanto avremo tempo, tanto non ci lasceremo, tanto noi, tanto lui, e tanto poi finisce lo stesso? Dove si va quando si cambia e non ci si trova più? Dove si va dopo aver fatto sesso per ricordarci cosa sia l'amore?
Non so vivere senza certezze, e non ne ho nemmeno una, infatti non so vivere e basta.
Ero certa di amarti, ma forse no, mi piaceva mangiare con te, mi piaceva l'odore che avevi alla fine della giornata, quando tutto il mondo aveva cercato di toccarti, ma tu comunque tornavi da me. Mi piacevano i tuoi gusti in fatto di cinema, mi piaceva che non ti piacesse tutto quello che piaceva a me, mi piaceva quando eri stanco da morire, ma per i baci mai, a volte ti addormentavi sul mio cuscino, e io, pur di non svegliarti, dormivo in bilico per ore ed ore.
Ero certa di amarti, ma forse no, mi piaceva quella cura che avevi nel piegare i tuoi vestiti, e quel tuo eccitarti per gesti che io ritenevo insulsi, mi piaceva che non mi tenessi per mano quando camminavamo distratti, come per dire "ti lascio libera, se vuoi camminarmi accanto fallo, altrimenti vai pure".
Ero certa di amarti, solo che poi ti sono sopravvissuta, e forse avrei preferito di no, almeno sarebbe stato romantico, strappalacrime, melodrammatico, da me, almeno avrei avuto la conferma che l'amore è più potente di ogni altra cosa, anche della voglia di ricominciare a vivere, e invece no, e mi diranno "meglio così", ma sì, ma sì, mi sa che ho letto troppi libri, aveva ragione la mamma.

 
 
 

Wake me up-

Post n°359 pubblicato il 26 Agosto 2013 da Jenn_a

 

 
 
 

Sinceramente...-

Post n°358 pubblicato il 26 Agosto 2013 da Jenn_a

A me tutta questa poesia sta un po’ sul cazzo, quando sto male non ho i nubifragi fra le ciglia, non sono un’anima persa. Il mio dolore non è poetico, è pieno di porcaputtana e vaffanculo.

 
 
 

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