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Post n°517 pubblicato il 10 Gennaio 2010 da sognidellamiapelle

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lamiapelle
lamiapelle il 11/03/10 alle 13:07 via WEB

martedì 09 marzo 2010 Il Giornale.it


Anna Argento è presidente della prima Corte d'Assise di Roma: rifiutò di accogliere gli elenchi Pdl. Denunciata per abuso d'ufficio, intervistata dal Tg3. In bella mostra il quadro del rivoluzionario

Il servizio del Tg3 mostra il giudice, una distinta signora dal caschetto biondo, che s’infila la toga nel suo ufficio. Parte la voce della giornalista che racconta. Dopo pochi secondi, il servizio ha un’impennata di interesse. Il fermo immagine è nitido, nonostante l’oggetto particolare sia poggiato contro il muro, in un angolo, capovolto. Quest’oggetto è un ritratto in bianco e nero di Ernesto Che Guevara che fuma il suo sigaro, in una delle espressioni più affascinanti del suo repertorio iconografico. Non è specificato se la stanza mostrata sia quella personale del giudice, comunque il comandante è lì, nell’ufficio del Tribunale di Roma, pronto per essere portato via, spostato, o appeso. Incorniciato con cura, il guerrigliero argentino.

(...)Anna Argento cammina a testa alta accanto allo sguardo suadente del Che. Le immagini subliminali captate dall’inconscio hanno un effetto straordinario sulla mente di chi osserva. Qui tutto è probabilmente casuale, ma insieme perfetto. Anna Argento adesso è perfetta. Soffre un’ingiustizia e lotta, hasta la victoria, siempre.

Rilascia poche battute al Tg3, con pacatezza: «La litigata era già in atto quando noi siamo andati a verificare». Alle 18 ha ricevuto alcuni documenti integrativi dai delegati del Pdl. Non li ha accettati: «Abbiamo risposto che non si può integrare qualcosa che non esiste». La lista di centrodestra non esisteva. Quindi, racconta, è stata denunciata per abuso d’ufficio: «È la prima intervista al mondo che faccio, io parlo con i miei provvedimenti». Poi, una frase finale che nella rete diventerà forse un manifesto: «Ho parlato per dare sfogo a una coscienza che volevo dimostrare di avere». In realtà questa non è proprio la prima intervista mondiale. Per quattro volte in passato il presidente della prima sezione della Corte d’Assise di Roma ha parlato con una radio. Radio Radicale.

L’emittente di Marco Pannella l’ha sentita anche molto recentemente, il 16 febbraio, sul processo in corso a Roma contro i generali sudamericani accusati di aver ucciso desaparecidos italiani. Altri due interventi hanno riguardato sempre i desaparecidos. Un quarto, nel 2002, il processo Imi Sir Lodo Mondadori. Risulta dal sito di Radio Radicale che Anna Argento fu sentita «in qualità di teste». Su un neutro blog di Google Arkannen scrive: «Anna Argento se non sbaglio bazzica con i radicali». Un secondo blogger gli obietta che parlare quattro volte con la radio non vuol dire proprio «bazzicare». E il blogger uno risponde: «Dico bazzica perché so che bazzica i radicali. Cmq... ne riparleremo quando la troveremo candidata nelle loro liste». Per ora comunque Anna Argento si ritrova circondata da migliaia di amici, di gente che vorrebbe stringerla: «Un grande abbraccio e tutta la mia solidarietà», la saluta su Facebook Gerry Siracusa. Liliana Fosso le dedica l’8 marzo: «Che i suoi diritti possano essere riconosciuti al più presto!». Alberthon 65, su Youtube: «Dottoressa Argento grazie. Spero che altri giudici la seguano!».

 
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