ILFOGLIODILOCATEVIVA

Par.LO con i consulenti per poter partecipare ? 

Caro Sindaco 
Severino Preli
e Cari Assessori  alle politiche giovanili  E.Cantoni
e al Bilancio Comunale  P.Gambarana

del Comune di Locate Triulzi 

Quel manifesto fatto affiggere  dall’Amministrazione Comunale  in questi giorni scritto in una maniera che rende quasi  indecifrabile  ai più il significato delle richieste esposte e, in tempi di aspra critica non del tutto immotivata, alla gestione della cosa pubblica, purtroppo evidentemente strumentale da parte delle forze di maggioranza politica nazionale...non vi sembra che proporre una iniziativa del genere che, non coinvolge in maniera  spontanea la nostra comunità  e pare non considerare le reali problematiche esistenti nella nostra realtà locale di 8500 abitanti  che più volte ha sostenuto richieste, anche minime,  purtroppo rimaste inevase o raccolte con lunghissimo ritardo, essendo il nostro un Comune di non grandi dimensioni.

Se si poteva giustamente criticare i famigerati e in parte poi diventati inutili  Lunedì in Comune,  con la famosa e nobile citazione di Italo Calvino, tratta dal suo libro  - Le Città invisibili - " A  una città non  chiedi  le sette o settantasette meraviglie ma, le risposte che da alle Tue domande " questa citazione veniva posta  sui volantini pubblicitari, nella gestione della Giunta guidata dall'ex sindaco Censi...
che senso ha allora proporre oggi, al di là delle promesse  o del programma da campagna elettorale...  una Cooperativa - Mesaverde – per  l'assunzione con un contratto di una persona, due, tre ?  con la ualifica di facilitatore per preparare la parte che porterà alla presentazione del “ bilancio partecipativo ”  per il 2007...la cooperativa è stata scelta senza selezione ma selezionerà un giovane che deve proporre nel  suo curriculum una: 

"...spiccata motivazione e attitudine ai rapporti umani e attitudini verso lo sviluppo di forme di democrazia attiva..." 

Come si giudicano le attitudini alla spiccata motivazione democratica ?
Quanto percepirà la Cooperativa e perchè quella piuttosto di altre ? 

Perchè non indire una selezione pubblica, come per il posto da  " facilitatore " ? 

Leggendo la loro presentazione sul sito vantano un lungo curriculo di rapporti con le amministrazioni locali...ma non vi è traccia di alcun indirizzo delle amministrazioni a cui prestano la loro consulenza... 

Un tempo la Partecipazione  la si faceva invitando i cittadini a discutere sui problemi di interesse specifico...oggi questo bilancio partecipativo appare prevalentemente come qualcosa calato dall'alto...che forse grazie alle " reti relazionali e di peculiarietà " possono comunque garantire di dirigere verso quelle scelte che sanno più di propaganda  che di reale coinvolgimento sulle risposte alle domande dei Cittadini.

Esprimo queste considerazioni liberamente come cittadino, avendo trovato quel manifesto sulle strade del paese, un manifesto che fa sorgere molte perplessità sul come si vuole proporre un modello di bilancio partecipativo che sin da questo manifesto rappresenta con grandi caratteri tutta la contraddizione che sta dentro la sua presentazione... 

Avendo poi cercato maggiori informazioni sul sito della Cooperativa presentata sul manifesto a stampa Comunale, purtroppo ho trovato soltanto poche parole che riproduco ma che hanno soltanto un significato  di  propaganda commerciale...con tutto il rispetto per le buone intenzioni e per le grandi utopie...ma per un posto di lavoro a contratto limitato pare davvero meritevole di critica questa iniziativa... 

Cordiali saluti 

Enzo D'Onofrio per LOCATEVIVA.it

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" Il territorio è un'opera d'arte, forse la più alta, la più corale che l'umanità abbia espresso; un'opera che prende forma attraverso il dialogo di entità viventi - l'uomo, la natura - nel tempo lungo della storia.
Nella corsa alla costruzione di una seconda natura artificiale, la nostra civiltà tecnologica ha ormai abbandonato il territorio a se stesso, riducendolo a superficie amorfa e seppellendolo di oggetti, opere, funzioni, veleni; col risultato, però, di generare crescenti insostenibilità politiche, sociali, economiche e ambientali.
Pena la catastrofe, occorre dunque un'inversione paradigmatica proprio a partire dal territorio che, da puro supporto di un modello di sviluppo omologato, ne faccia il fondamento di una differenziazione locale degli "stili di sviluppo" in grado di generare ricchezza durevole, indisponibile alla strumentalità del profitto."

(A.Magnaghi, Il progetto locale, Bollati Boringhieri, Torino 2000)

Siamo giovani milanesi che dal 2002 lavorano insieme su progetti di promozione dell'autosostenibilità locale e della democrazia partecipativa in diversi comuni della Provincia di Milano.

Nel Luglio 2005, a seguito delle tante richieste di intervento ricevute e della difficoltà di strutturare i nostri rapporti professionali nell'alveo della precarietà, abbiamo deciso di tentare la strada dell'autoimprenditorialità.

Siamo così diventati una cooperativa di produzione lavoro, retta dai principi della mutualità e senza finalità speculative.

La cooperativa MesaVerde mantiene la finalità che ha spinto il nostro lavoro fino ad oggi: promuovere forme di sviluppo locale autosostenibile, valorizzando reti relazionali e qualità peculiari dei territori in cui opera, sostenendo le forme di cittadinanza attiva e di autogoverno delle società locali attraverso la sperimentazione di istituti di nuova democrazia partecipativa.

La cooperativa MesaVerde sostiene inoltre il principio della libera circolazione dei saperi per usi di natura non lucrativa ed è impegnata nella costruzione di reti di relazioni su vari livelli, dalla dimensione locale a quella internazionale, per favorire lo scambio delle diverse esperienze, al fine di migliorare la qualità dellazione nei contesti territoriali in cui va ad operare.