lunadifatapervoi

LA MORTE VIRTUALE


La morte virtuale.Non sanguina il corpo, eppure le ferite ci sono quando si clicca sul logout definitivo. Di solilto il sistema richiede una conferma, e ti chiede: sei sicuro di voler cancellare la tua iscrizione al sito? La mano esita, ma la decisione è presa. Ecco il nick che precipita dal ventottesimo piano del grattacielo delle illusioni perdute, per poi spiaccicarsi sull'arido asfalto dell'indifferenza altrui, ecco che resta quella sagoma incisa nel nulla a ricordare il suo passaggio e la sua fine. E poi il silenzio. Rientrare, non si può. Stare fermi in un angolo a guardare le reazioni, non si può. Passeranno, persone, nick, ombre, e qualcuno forse si accorgerà dell'assenza, e allora farà male, come avere person un amico reale, perchè di quel nick non ci sarà più traccia, le sue parole saranno affidate ai ricordi di chiacchierate trascorse in un venerdì pomeriggio troppo lungo per lavorare, o in una domenica felice passata a cazzeggiare.......E questa sera anche io ho perso un amico virtuale. Conoscevo il suo nome, era un grande privilegio questo, una delle penne più maledettamente brave di questa realtà virtuale, lui con le sue parole riusciva a creare e a disfare, suscitava sentimenti e reazioni, anche controverse, emozioni, sensazioni.Quanta amarezza in quel looaut, tutte le tue pagine, pagine vissute, parola per parola, stillate preziosamente dalla tua anima pura e immateriale, parole che incendiavano la carta su cui si posavano, che arrivavano a farsi bannare per la ruvidità di certe espressioni. Era una bestemmia, me lo ricordo, ed era la prima volta che ti leggevo, ho fatto anche io un po' la snob, ti ho chiesto di toglierla. Ma quello era il suo posto, quello era il senso preciso della parola che dovevi utilizzare in quel momento, in quella pagina di raro autobiografismo.Quello era il maledetto volto di arizona dream.Ciao Angelo, grazie per avermi regalato generosamente tante emozioni.