Lutec

Centro Regionale Sardo a Parigi


Abbiamo stretto rapporti di collaborazione, finalizzati allo scambio culturale, con la "CASA della Sardegna-Paris". Si prospettano interessanti sviluppi e, nel frattempo, l'home page del nostro blog è stata oggi  inserita nel blog del Centro Francese.
Da sinistra: Giusy Porru Morand, Presidente di "Casa Sardegna" a Parigi, l'autrice dell'intervista Carla Cristofoli e la scrittrice Maria Giacobbe.Giusy Porru Morand è originaria di Villanovafranca. Ha un sito: www.casasardegna.canalblog.comGiusy Porru Morand è  Presidente dell'associazione culturale "CASA della Sardegna-Paris" che lavora con l'obbiettivo di far nascere un "Centro Regionale Sardo" a Parigi.Risiedo a Parigi e in Francia da circa 25 anni,  ho lavorato in diverse associazioni culturali locali, dove è nata l’idea di far conoscere e promuovere la Sardegna in tutti i settori. Ho avuto la conferma in molte occasioni, che i progetti portati avanti dai circoli e varie associazioni, non corrispondano e non stimolino abbastanza le reali esigenze dell’attuale popolazione sarda a Parigi. Sono convinta che la rete di contatti tra tutte le Associazioni regionali ed istituzioni locali francesi e italiane, permetterebbero oggi di aprire le porte della Sardegna a chi non la conosce, di creare scambi tra regioni italiane all’estero e di semplificare ed agevolare l’organizzazione di iniziative, quali fieri e esposizioni e partenariati. Ancora oggi, nonostante la ricchezza e l’ospitalità della nostra terra, malgrado l’espansione e la notorietà dell’espressione artistica della nostra regione, la Sardegna continua ad essere poco conosciuta, se non mal conosciuta in Francia. In effetti, a parte gli sforzi  fatti a livello regionale per promuoverla la disponibilità di informazioni sulla Sardegna è molto ridotta sopratutto in Francia: opuscoletti, orari aerei, proposte di soggiorni “sole e mare” e poc’altro. Eppure ho avuto occasione di incontrare molte  persone desiderose di avere informazioni in tutti i settori, come ci sono tanti giovani residenti in Sardegna che dopo una laurea o un diploma, hanno bisogno ancora di un sostegno per stabilirsi in Francia, per lavoro, per la ricerca di uno “stage” o semplicemente per l’alloggio. La mia proposata di aprire una casa Regionale è centrata sull’obbiettivo di favorire ogni tipo di scambio tra la nostra Regione e la Francia..Un ufficio centrale per rappresentare non solo la bellezza dei luoghi ma anche altri aspetti dell’isola, come la storia, il patrimonio artistico e culturale, nonché il nostro savoir-faire artigianale. Sono convinta che sia arrivato il momento di proporre anche un’altra forma di turismo tramite incontri con gli abitanti e la loro cultura, la loro storia con la vita quotidiana nelle loro tradizioni e in tutte le stagioni. In questo centro permanente sardo si potrebbero svolgere, in tutto l’arco dell’anno, le manifestazioni culturali e mostre nei seguenti settori: Arte- Pittura: esposizione e vendita delle opere i pittori sardi contemporanei - Scultura: esposizione e vendita delle opere di scultori sardi - Letteratura: incontri con scrittori sardi contemporanei e presentazione dei nuovi libri e delle eventuali traduzioni in francese; allestimento di una biblioteca aggiornata di libri, dizionari, giornali; allestimento di una videoteca. - Musica: organizzazione di concerti di artisti sardi; presentazione e vendita di dischi, Cd, etc. - Informazione & Cultura: proiezioni di film e documentari sull’isola seguiti da conferenze e dibattiti sulla lingua sarda. Si potrebbe infine rispondere alle tante richieste di lezioni di lingua italiana e sarda dalle ultime generazioni di sardi nati in Francia che desiderano scoprire la lingua e le loro radici. Turismo - Turismo: con l’appoggio delle industrie turistiche sarde e il materiale pubblicitario si troverebbero le risposte alle numerose domande riguardanti un soggiorno nell’isola non solo nel periodo estivo, e proporre dei viaggi a tema per gruppi di giovani o anziani, per i comitati d’impresa o per professionisti di qualsiasi settore (ex: visita di produzioni vinicole, cantine sociali di prodotti tipici).  - Viaggi d’istruzione: promozione e organizzazione di viaggi studio per classi che visiteranno le località note per l’artigianato, siti di interesse storico…  Organizzazione di incontri con la storia e le storie dei sardi d’oggi, dai paesi dell’entroterra ai più noti villaggi turistici.  Artigianato - Mostre: allestimento di una mostra permanente e dinamica (aggiornata periodicamente) dell’artigianato sardo. Questa mostra costituirebbe l’arredamento della sede del Centro regionale sardo di Parigi, mettendo in evidenza la ricchezza e la varietà della nostra tradizione, seguendo un itinerario geografico e temporale.  - Punto vendita: presentazione e vendita di prodotti sardi come vini, dolci e formaggi, o mobilio, arazzi, ceramiche, ricami, sculture... Sono certa che l’inaugurazione del Centro regionale sardo di Parigi riscontrerebbe un grande successo, e che avrebbe anche a breve termine un riscontro economico non indifferente. Come lo ha già sottolineato il Presidente della Camera di Commercio italiana a Parigi: “E’ necessario creare forme di promozione, di produzione e vendita di prodotti regionali con un’istallazione fissa nelle città più significative perché non sarà il grosso importatore a voler fare da balia al piccolo prodotto di qualità: è questa la pista che noi perseguiamo alla Camera di Commercio a Parigi”.  Riassumendo, la creazione del Centro regionale sardo a Parigi, consentirebbe di realizzare gli obbiettivi seguenti:  1) Dare la possibilità alla Sardegna di partecipare a fiere e esposizioni, di essere presente a tutte le manifestazioni locali come i forum organizzati dai comuni a Parigi e nella regione parigina, dove sono presenti centinaia di associazioni e si incontrano migliaia di persone di varie origini e cultura.  2) Facilitare gli scambi tra i due Paesi in qualsiasi settore.  3) Garantire la presenza di un centro di informazioni generali e dati di ricerca per i sardi, per la Sardegna, per i troppi disoccupati, per un sostegno pratico ai tanti giovani che ancora emigrano,. 4) Per promuovere e proteggere questa nostra isola che noi amiamo e che desideriamo mettere in primo piano con tutte le sue ricchezze.Giusy Porru