Creato da La_Dandy il 02/01/2007
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continua...

 
 

 

 

Sveglia alle sette

Post n°65 pubblicato il 30 Novembre 2007 da La_Dandy

vecchi ritornelli mi ballano in testa ma la bocca non li asseconda, no no

zitta se ne sta ad aspettare le parole e quella musica che non si suona

se prima non si scrive. e mi risveglio dall'incatenato mondo onirico

e non son più la stessa, e sono uguale a prima.

 
 
 

IO SONO TUTTA UN IO

Post n°64 pubblicato il 30 Novembre 2007 da La_Dandy
Foto di La_Dandy

un io compatto

adesso e solo adesso

un io diverso

dall'io d'allora.

se ci penso mi vien voglia

d'essere quell'altro io

ma non ho più l'età

non ho più l'età...

 
 
 

successo

Post n°63 pubblicato il 24 Novembre 2007 da La_Dandy

Lui è un ragazzo tranquillo. Ha preso coscienza da anni che non è più in grado di amare. Non prova amore perchè niente è in grado di riempirlo. Si sente completo e se ne compiace. Si diverte poco, s'annoia sempre. Lavora e il lavoro lo realizza. E' circondato da persone che sanno quanto è importante stargli intorno, perchè lui li coinvolge, perchè loro non saranno mai in grado di essere come lui. Esteriormente si cura quanto basta, veste jeans camicia e maglione. Dotato di una grande umanità, soffre.

e niente. volevo solo inquadrarlo.

 
 
 

donne di passaggio

Post n°62 pubblicato il 19 Novembre 2007 da La_Dandy

Ho desiderato due sole ragazze nella mia vita. Entrambe avevano quell'espressione dolce in volto, tipicamente femminile. Sorridevano se glielo si chiedeva implicitamente e chiaccheravano solo su richiesta. Assenza di sessualità, profumo di acqua di cascata su rocce lisce e scivolose. L'una divorava libri silenziosamente e non sentiva la necessità di tenermi compagnia. In mia presenza, si limitava a lanciarmi sguardi ironici e a ritornare sui suoi passi: l'avrei soffocata con un bacio, obbligandola al contatto fisico che tanto evitava. L'altra si preoccupava di farmi sentire a mio agio, dolcemente m'intratteneva con sciocchezze soffuse, poi m'abbandonava: le avrei avvolto la stretta vita con un braccio e con l'altro il seno, da dietro, stringendomela tutta in petto. Le ho amate per un po': silenziose, pudiche e ci giurerei, vergini. Ho visto in loro quello che desideravo essere, ho visto me (riflessa in loro) il maschio che vorrei possedere. Mi sono sentita posseduta, e ancora adesso a ripensarci un'espressione divertita m'appare in volto. Spogliate con lo sguardo, un sopracciglio alzato, mi compiacevo di cotanta bellezza, carne d'assaggiare. Se non fosse che sono sparite come quella specie di alito o soffio che l'uomo esala prima di morire con l'ultimo respiro..

 
 
 

Virtual life

Post n°61 pubblicato il 17 Novembre 2007 da La_Dandy

l'aspetto virtuale che non mi è mai piaciuto più di tanto

è quella capacità di dimenticarsi di chiunque senza soffrirne:

una qualsiasi persona può decidere di scomparire nel vuoto

senza che nessuno ne senta la mancanza reale.

 
 
 

L ultima litigata

Post n°60 pubblicato il 16 Novembre 2007 da La_Dandy

mi capita spesso di pensarti
sento la tua non presenza
e mi manca il respiro
piango per poco, poi sto bene.
provo rabbia, m'arrabbio con te
quelle ultime parole, m'arrabbio con me
ho sbagliato, poi sto bene.
mi dico che starò meglio
quando riuscirò a dimenticarti
prendo tempo
tempo in attesa di te
ma tu mi hai abbandonato
e io non ci riesco
a farmene una ragione_
non voglio una risposta
non saprei nemmeno da dove
riniziare, nel caso che..
ma non volevo che ti rimanesse

un ricordo sbagliato.

 
 
 

paradiso

Post n°59 pubblicato il 12 Novembre 2007 da La_Dandy
Foto di La_Dandy

l'esperienza della morte

è necessaria per apprezzare la vita.

(ove per esperienza della morte

s'intende

quel mancamento di almeno

due/tre minuti

in campi verdeggianti pieni di fiori)

 
 
 

_

Post n°58 pubblicato il 12 Novembre 2007 da La_Dandy
Foto di La_Dandy

la peggior perversione

sta nel non voler fare del buon sesso

 
 
 

il t'amo

Post n°57 pubblicato il 12 Novembre 2007 da La_Dandy
Foto di La_Dandy

gli ho detto che l'amavo

e mentre glielo dicevo

non lo pensavo più.

 
 
 

MI MANCHI

Post n°56 pubblicato il 07 Novembre 2007 da La_Dandy
Foto di La_Dandy

Mi manchi Mi manchi Mi manchi

Non è vero, non mi manchi

cercherò qualcuno che ti eguagli

non credo sarà tanto difficile

più impossibile

ma tanto che importa

non lo voglio un altro come te

che mi faccia soffrire così:

come burro su pane caldo

(mi sciolgo al tuo calore)

come burro su pane freddo

(c'è bisogno di un coltello)

 
 
 

Scrivere

Post n°55 pubblicato il 04 Novembre 2007 da La_Dandy
Foto di La_Dandy

scrivere è tradire
è dire un segreto
ricordare in modo diverso
ingannare te stesso.
scrivere lascia inteso
che c'è dell'altro da dire
raccontare
ma limitare
e se proprio abbellire.

 
 
 

Post N° 54

Post n°54 pubblicato il 26 Ottobre 2007 da La_Dandy

e come una fitta pioggia

mi avvolgi di lacrime

e mi si gela il sangue

a sentir la tua mancanza.

 
 
 

stranieri come noi

Post n°53 pubblicato il 06 Ottobre 2007 da La_Dandy

La camera d'albergo era ben arredata e io stanca per il lungo viaggio non vedevo l'ora di farmi un bagno. Mi spogliai completamente ed entrai in quel mare artificiale. Una musica dolce mi avvolse e non potei far altro che abbandonarmici. Resistetti senza morirne a quel triste soffocamento e poi risalì, respirai e spruzzai acqua dappertutto. Iniziò a piovere, uscì dalla vasca e aprì la finestra: un cielo grigio, un accendino rosso, una sigaretta e poi i passanti, gli ombrelli e qualche barbone. Tu dall'altra parte seduto e nudo.  

(schiena bianca,

braccia traspareti,

viso concentrato,

polsi piatti,

mani frenetiche.)

Immobile lasciai la sigaretta consumarsi e quando si spense tra le mie dita, sentì il bisogno di sdraiarmi. Chiusi occhi, braccia e gambe, rinchiusa nel mio nido ancora t'immaginavo e ti vedevo davanti a me. Un dolce soffio di bocca sfiorò la mia, un venticello di fine estate scosse i capelli bagnati e rovinati.

M'addormentai cullata così, mi risvegliai che avevo fame. Andai al ristorante e lì c'eri anche tu. Faticai a riconoscerti vestito e profumato, per me sapevi solo di acqua frizzante. Mi sedetti al tavolo di fronte al tuo e ti fissai, mi fissasti. Ed infine quel bacio tra gli estranei, noi due stranieri, intrusi all'interno di un mondo pieno di limiti.

 
 
 

IL RITRATTO

Post n°52 pubblicato il 12 Settembre 2007 da La_Dandy

uno schizzo di schifo
mentre guardi
la creatura più bella

e mai il tuo lavoro
potrà rendere vivo
quello che hai di fronte

e potrai impegnarti
e potrai concentrarti
ma mai ci riuscirai

ad esprimere idee
che siano simili a
lei.

 
 
 

bisogno di poesia

Post n°51 pubblicato il 05 Settembre 2007 da La_Dandy

 

Gocce di respiro,

mancanza di ossigeno,

pelo morbido

di orso polare

che mi soffoca.

Il legame di sangue,

senza emoglobina,

non scorre

solo tra parenti:

ti troverò

anche all'aldilà.

Sopporterò la tua

assenza, essenza

e senza non acceterò

di vivere.

Non ho vissuto.

Perchè è di questo

che si tratta,

AMORE

che non ho mai

assaporato.

Suona la delusione,

estenuante la ricerca,

la notte dorme

io sogno te.

Nel silenzio.

 
 
 

Post N° 50

Post n°50 pubblicato il 22 Agosto 2007 da La_Dandy
Foto di La_Dandy

Non ho mai voluto davvero qualcosa,
non mi sono mai posta degli obiettivi.

Se non quella volta in discoteca a capodanno
la Chia che perde la tessera per uscire
300 euro di multa,
"freghiamola a qualcuno"
"che cosa?!"
"è l'unica":

circondiamo lo sfigato di turno col
pezzettino di tessera che si intravede
nella tasca dei pantaloni,
"non starai parlando sul serio?!"
"Chia, seguimi",

"tu davanti, io dietro"
lui che ride
noi che gli infiliamo le mani dappertutto,
lui che si avvicina per baciarci,
noi che ci scambiamo di posizione.

"Chia Chia, hai fatto?" ,
lui fattissimo,
"bacialo bacialo"
lui stupidissimo,
"che cosa?!".
Uno schifo disgustoso.

Non ho mai voluto davvero qualcosa
perchè non ho mai desiderato niente.

 
 
 

Giusto per...

Post n°49 pubblicato il 21 Agosto 2007 da La_Dandy
Foto di La_Dandy

-Ciao
-Ciao
-Mi offri qualcosa da bere?
-Volentieri...
-Un gin&tonic per me
-Un montenegro, grazie
-Allora come ti chiami?
-Marco
-Alessandra
-Sei bella

-Signoriii

-Grazie
-Grazie

-A voi...

-Grazie
-E' un piacere
-E ce l'hai una cigaretta?
-Certo, fumi?
-No, faccio finta
-Ah ok, ti dà fastidio se io fumo davvero?
-Si, un pò. Facciamo che stasera vai di fumo passivo
-Mah, veramenteee
-Ahah, scherzooo
-E questo è un bene
-Passata l'emozione?
-No, non so che dirti
-Allora continua a sorridermi così come stai facendo
-Uhm, andiamo a prendere da mangiare?
-Hai fame?
-No, allora vai tu?
-Prendo qualcosa anche per te?
-Si dai, se ce la fai...
-Si certo, ho fatto anche il cameriere a Londra
-Ma pensa.
-Eccomi
-Mi sono preparata una frase da dirti nel mentre che eri via
-Cioè?
-E ma tu non hai detto la tua
-
Cioè?
-"Ti sono mancato?"
-Ahah, e che avresti risposto?
-No
-Cattivissima
-Ma anche perchè t'osservavo, hai una bella camminata
-
Mi metti in imbarazzo

...

-Ce ne andiamo, che dici?
-Dove?
-Via
-Si

 

Se ne andarono, lei non bevve e non mangiò nulla, parlò di cazzate.

Lui l'aveva guardata, aveva riso, sorseggiato il suo drik e cercato di sfiorarla.

 
 
 

L'amore temporaneo

Post n°48 pubblicato il 19 Agosto 2007 da La_Dandy

lui l'aveva vista e le aveva detto "t'amo"
lei aveva riso e aveva risposto "te la do"
lui l'aveva presa ed era soddisfatto.

lei l'aveva guardato e gli aveva detto "t'amo"
lui l'aveva guardata e le aveva risposto "puttana"
lei se n'era andata indignata.

lui pensò che forse aveva sbagliato
lei sapeva che lui aveva ragione.

lui andò da lei e le disse "t'amo"
lei non ci credette e gli diede del porco.

lui che ora l'amava davvero
ci rimase male
lei pianse lacrime amare.

poi tutto ebbe fine,

passarono i minuti, i giorni e gli anni

e loro si dimenticarono

e restarono sempre nei loro panni.

 
 
 

Mon Ami da una vita.

Post n°47 pubblicato il 01 Agosto 2007 da La_Dandy

 

Ma si mon ami, non ho mai pensato di essere diversa

e tu lo sai

ma insomma, ci sono delle volte...

L'altro giorno per esempio

mi sono vestita bene

mi sono truccata

e mi sono andata a sedere su una panchina.

Si si, del parco vicino sotto casa.

[Ricordi mon ami

quando ti chiedevo di venirci con me

nelle giornate di pioggia?]

Passeggiavo

e vedevo passarmi accanto

biciclette e uomini,

tutti di fretta,

pedalavano e correvano.

Ho cercato di evitarli

ma erano sparsi di là e di qua

in modo da non avere nessun contatto

tra di loro

e io mon ami, che gli uomini non li amo no

facevo altrettanto.

La panchina che scelsi era abbastanza imboscata,

mi ci sono seduta

e ho immaginato

come ai vecchi tempi

che tu mi sedessi accanto.

Hai presente mon ami, quando non per forza sei triste

ma hai bisogno di essere triste

perchè quello è il momento di esserlo?

Facevo finta di essere triste

preoccupata del mio futuro

mentre il tramonto faceva calare la luce.

Poi sono andata a vedere le lucciole

quelle in quei cespugli

che tu volevi catturare

e che io ti impedivo di fare.

Ne ho catturata una

e ho immaginato

il tuo viso immaginario

con un dolce sorriso

svanire nel nulla.

 
 
 

IN BAGNO

Post n°43 pubblicato il 21 Luglio 2007 da La_Dandy

Luogo: bagno della scuola

Personaggi: Lui e Lei

Sono lì, loro due. Dieci minuti prima del suono della campanella, prima dell'inizio dell'intervallo.

Sono lì che parlano di qualcosa, chiariscono quello che c'è tra di loro.

Lei gli chiede che intenzioni ha.

Lui , come al solito, stando sul vago le dice che vorrebbe conoscerla e che ha casa libera quel pomeriggio. Anni d'esperienza avevano reso convincente quel monologo.

Lei è pazza di lui. Pensa:" ma come può dirmi, così disinvolto, una cosa del genere?! Non lo capisce che trattandomi da puttana mi manca di rispetto, mi fa stare malissimo?!".

Lui le chiede se la deve aspettare fuori dalla scuola e subito dopo la prende tra le braccia.

Lei è pazza di lui. Sta malissimo/benissimo tra le braccia di lui. Pensa si essere una di "quelle" che da sempre ha guardato con occhio divertito e allucinato e sconvolto. Si ricorda della sua amica Vanessa quando ancora vergine, la mattina, le raccontava del suo mal di schiena e di com'era prenderlo nel culo. Pensava fosse una puttana, ma non glielo aveva mai detto. Era simpatica tutto sommato. Ora è lei la puttana. La SUA puttana, quella del ragazzo che ama.

Rifletteva su tutto questo quando decise di agire.

Disse:" che ore sono?". Lui non capì immediatamente quella domanda fuori tempo. Lei guardò l'orologio, mancavano cinque minuti prima che qualcuno entrasse per pisciare.

Nessun professore ti fa uscire cinque minuti prima dell'intervallo, si sa. Gli disse, con sguardo malizioso:" facciamo qualcosa?", e lui:"adesso?", e lei:"si adesso" .

Si impossessò di lui, lo baciò appassionatamente e subito andò giù. Sbottonò i pantaloni e iniziò a farlo impazzire. Com'era in tensione, com'era nervoso!

Tre minuti... "e...se... arriva qualcuno?"... Due minuti: VIENE. Lei si allontana. Si sciacqua la bocca, gli dice:" aspettami dopo" pur sapendo che quello era un addio e se ne esce accompagnata dal suono della campanella.

 
 
 
 
 

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