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noir desir
Post n°65 pubblicato il 30 Novembre 2007 da La_Dandy
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Post n°64 pubblicato il 30 Novembre 2007 da La_Dandy
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Post n°63 pubblicato il 24 Novembre 2007 da La_Dandy
Lui è un ragazzo tranquillo. Ha preso coscienza da anni che non è più in grado di amare. Non prova amore perchè niente è in grado di riempirlo. Si sente completo e se ne compiace. Si diverte poco, s'annoia sempre. Lavora e il lavoro lo realizza. E' circondato da persone che sanno quanto è importante stargli intorno, perchè lui li coinvolge, perchè loro non saranno mai in grado di essere come lui. Esteriormente si cura quanto basta, veste jeans camicia e maglione. Dotato di una grande umanità, soffre. e niente. volevo solo inquadrarlo. |
Post n°62 pubblicato il 19 Novembre 2007 da La_Dandy
Ho desiderato due sole ragazze nella mia vita. Entrambe avevano quell'espressione dolce in volto, tipicamente femminile. Sorridevano se glielo si chiedeva implicitamente e chiaccheravano solo su richiesta. Assenza di sessualità, profumo di acqua di cascata su rocce lisce e scivolose. L'una divorava libri silenziosamente e non sentiva la necessità di tenermi compagnia. In mia presenza, si limitava a lanciarmi sguardi ironici e a ritornare sui suoi passi: l'avrei soffocata con un bacio, obbligandola al contatto fisico che tanto evitava. L'altra si preoccupava di farmi sentire a mio agio, dolcemente m'intratteneva con sciocchezze soffuse, poi m'abbandonava: le avrei avvolto la stretta vita con un braccio e con l'altro il seno, da dietro, stringendomela tutta in petto. Le ho amate per un po': silenziose, pudiche e ci giurerei, vergini. Ho visto in loro quello che desideravo essere, ho visto me (riflessa in loro) il maschio che vorrei possedere. Mi sono sentita posseduta, e ancora adesso a ripensarci un'espressione divertita m'appare in volto. Spogliate con lo sguardo, un sopracciglio alzato, mi compiacevo di cotanta bellezza, carne d'assaggiare. Se non fosse che sono sparite come quella specie di alito o soffio che l'uomo esala prima di morire con l'ultimo respiro.. |
Post n°61 pubblicato il 17 Novembre 2007 da La_Dandy
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Post n°60 pubblicato il 16 Novembre 2007 da La_Dandy
mi capita spesso di pensarti un ricordo sbagliato. |
Post n°59 pubblicato il 12 Novembre 2007 da La_Dandy
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Post n°58 pubblicato il 12 Novembre 2007 da La_Dandy
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Post n°57 pubblicato il 12 Novembre 2007 da La_Dandy
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Post n°56 pubblicato il 07 Novembre 2007 da La_Dandy
Mi manchi Mi manchi Mi manchi Non è vero, non mi manchi cercherò qualcuno che ti eguagli non credo sarà tanto difficile più impossibile ma tanto che importa non lo voglio un altro come te che mi faccia soffrire così: come burro su pane caldo (mi sciolgo al tuo calore) come burro su pane freddo (c'è bisogno di un coltello) |
Post n°55 pubblicato il 04 Novembre 2007 da La_Dandy
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Post n°54 pubblicato il 26 Ottobre 2007 da La_Dandy
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Post n°53 pubblicato il 06 Ottobre 2007 da La_Dandy
La camera d'albergo era ben arredata e io stanca per il lungo viaggio non vedevo l'ora di farmi un bagno. Mi spogliai completamente ed entrai in quel mare artificiale. Una musica dolce mi avvolse e non potei far altro che abbandonarmici. Resistetti senza morirne a quel triste soffocamento e poi risalì, respirai e spruzzai acqua dappertutto. Iniziò a piovere, uscì dalla vasca e aprì la finestra: un cielo grigio, un accendino rosso, una sigaretta e poi i passanti, gli ombrelli e qualche barbone. Tu dall'altra parte seduto e nudo. (schiena bianca, braccia traspareti, viso concentrato, polsi piatti, mani frenetiche.) Immobile lasciai la sigaretta consumarsi e quando si spense tra le mie dita, sentì il bisogno di sdraiarmi. Chiusi occhi, braccia e gambe, rinchiusa nel mio nido ancora t'immaginavo e ti vedevo davanti a me. Un dolce soffio di bocca sfiorò la mia, un venticello di fine estate scosse i capelli bagnati e rovinati. M'addormentai cullata così, mi risvegliai che avevo fame. Andai al ristorante e lì c'eri anche tu. Faticai a riconoscerti vestito e profumato, per me sapevi solo di acqua frizzante. Mi sedetti al tavolo di fronte al tuo e ti fissai, mi fissasti. Ed infine quel bacio tra gli estranei, noi due stranieri, intrusi all'interno di un mondo pieno di limiti. |
Post n°52 pubblicato il 12 Settembre 2007 da La_Dandy
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Post n°51 pubblicato il 05 Settembre 2007 da La_Dandy
Gocce di respiro, mancanza di ossigeno, pelo morbido di orso polare che mi soffoca. Il legame di sangue, senza emoglobina, non scorre solo tra parenti: ti troverò anche all'aldilà. Sopporterò la tua assenza, essenza e senza non acceterò di vivere. Non ho vissuto. Perchè è di questo che si tratta, AMORE che non ho mai assaporato. Suona la delusione, estenuante la ricerca, la notte dorme io sogno te. Nel silenzio. |
Post n°50 pubblicato il 22 Agosto 2007 da La_Dandy
Non ho mai voluto davvero qualcosa, Se non quella volta in discoteca a capodanno circondiamo lo sfigato di turno col "tu davanti, io dietro" "Chia Chia, hai fatto?" , Non ho mai voluto davvero qualcosa |
Post n°49 pubblicato il 21 Agosto 2007 da La_Dandy
-Ciao -Signoriii -Grazie -A voi... -Grazie ... Se ne andarono, lei non bevve e non mangiò nulla, parlò di cazzate. Lui l'aveva guardata, aveva riso, sorseggiato il suo drik e cercato di sfiorarla. |
Post n°48 pubblicato il 19 Agosto 2007 da La_Dandy
lui l'aveva vista e le aveva detto "t'amo" lei l'aveva guardato e gli aveva detto "t'amo" lui pensò che forse aveva sbagliato lui andò da lei e le disse "t'amo" lui che ora l'amava davvero poi tutto ebbe fine, passarono i minuti, i giorni e gli anni e loro si dimenticarono e restarono sempre nei loro panni. |
Post n°47 pubblicato il 01 Agosto 2007 da La_Dandy
Ma si mon ami, non ho mai pensato di essere diversa e tu lo sai ma insomma, ci sono delle volte... L'altro giorno per esempio mi sono vestita bene mi sono truccata e mi sono andata a sedere su una panchina. Si si, del parco vicino sotto casa. [Ricordi mon ami quando ti chiedevo di venirci con me nelle giornate di pioggia?] Passeggiavo e vedevo passarmi accanto biciclette e uomini, tutti di fretta, pedalavano e correvano. Ho cercato di evitarli ma erano sparsi di là e di qua in modo da non avere nessun contatto tra di loro e io mon ami, che gli uomini non li amo no facevo altrettanto. La panchina che scelsi era abbastanza imboscata, mi ci sono seduta e ho immaginato come ai vecchi tempi che tu mi sedessi accanto. Hai presente mon ami, quando non per forza sei triste ma hai bisogno di essere triste perchè quello è il momento di esserlo? Facevo finta di essere triste preoccupata del mio futuro mentre il tramonto faceva calare la luce. Poi sono andata a vedere le lucciole quelle in quei cespugli che tu volevi catturare e che io ti impedivo di fare. Ne ho catturata una e ho immaginato il tuo viso immaginario con un dolce sorriso svanire nel nulla. |
Post n°43 pubblicato il 21 Luglio 2007 da La_Dandy
Luogo: bagno della scuola Personaggi: Lui e Lei Sono lì, loro due. Dieci minuti prima del suono della campanella, prima dell'inizio dell'intervallo. Sono lì che parlano di qualcosa, chiariscono quello che c'è tra di loro. Lei gli chiede che intenzioni ha. Lui , come al solito, stando sul vago le dice che vorrebbe conoscerla e che ha casa libera quel pomeriggio. Anni d'esperienza avevano reso convincente quel monologo. Lei è pazza di lui. Pensa:" ma come può dirmi, così disinvolto, una cosa del genere?! Non lo capisce che trattandomi da puttana mi manca di rispetto, mi fa stare malissimo?!". Lui le chiede se la deve aspettare fuori dalla scuola e subito dopo la prende tra le braccia. Lei è pazza di lui. Sta malissimo/benissimo tra le braccia di lui. Pensa si essere una di "quelle" che da sempre ha guardato con occhio divertito e allucinato e sconvolto. Si ricorda della sua amica Vanessa quando ancora vergine, la mattina, le raccontava del suo mal di schiena e di com'era prenderlo nel culo. Pensava fosse una puttana, ma non glielo aveva mai detto. Era simpatica tutto sommato. Ora è lei la puttana. La SUA puttana, quella del ragazzo che ama. Rifletteva su tutto questo quando decise di agire. Disse:" che ore sono?". Lui non capì immediatamente quella domanda fuori tempo. Lei guardò l'orologio, mancavano cinque minuti prima che qualcuno entrasse per pisciare. Nessun professore ti fa uscire cinque minuti prima dell'intervallo, si sa. Gli disse, con sguardo malizioso:" facciamo qualcosa?", e lui:"adesso?", e lei:"si adesso" . Si impossessò di lui, lo baciò appassionatamente e subito andò giù. Sbottonò i pantaloni e iniziò a farlo impazzire. Com'era in tensione, com'era nervoso! Tre minuti... "e...se... arriva qualcuno?"... Due minuti: VIENE. Lei si allontana. Si sciacqua la bocca, gli dice:" aspettami dopo" pur sapendo che quello era un addio e se ne esce accompagnata dal suono della campanella. |
Inviato da: uuuuuaaaaaaaaaa
il 24/11/2008 alle 23:09
Inviato da: uuuuuaaaaaaaaaa
il 24/11/2008 alle 23:04
Inviato da: uuuuuaaaaaaaaaa
il 23/11/2008 alle 12:00
Inviato da: Lord.Casco
il 17/10/2008 alle 01:17
Inviato da: La_Dandy
il 07/09/2008 alle 17:13