La Donna Camel

Non c'è solo Anobii


Ultimamente ho letto sui blog parecchie belle recensioni di libri. Ecco a cosa servono i blog, per esempio (*). Oggi ne sottolineo tre, poi vediamo.La prima, qualche giorno fa, su L'oubiquo, un blog ingiustamente poco frequentato - a giudicare dai commenti - che ho scoperto tramite il blog amico Transmission.Si tratta della Camera Azzurra, uno dei romanzi di Simenon che più amo. L'oubiquo è riuscito a esprimere impressioni che avevo provato leggendolo ma io stessa non avevo messo a fuoco del tutto. Io tendo a essere sbrigativa anche nelle recensioni, nel migliore dei casi cito ma non approfondisco, son fatta così, che ci vuoi fare. Ogni volta che trovo qualcuno che riesce a dirmi quello che provo è una piccola epifania. Caro oubiquo, non ti conosco ma ti ringrazio. La seconda, uscita ieri su Tapirullanza, parla di un libro che probabilmente non leggerò mai, ma ne parla così precisamente e con tanti particolari che è un po' come se l'avessi letto. Questo del resto è lo stile dell'amico Tapiro, sul suo blog consiglia  libri  speciali, fuori dai soliti circuiti, vuoi perché il  genere è strano o bizzarro o perché l'autore è sconosciuto o perché non sono mai stati tradotti o stampati.  E ne parla sempre in modo molto approfondito, riportando lunghe citazioni, notizie sugli autori e sul contesto culturale in cui operano e sul loro posizionamento storico. Queste recensioni sono mini saggi, vale la pena di metterci un bookmark.Il libro di oggi è un trattato in due volumi sul processo di civilizzazione nel medio evo: a cosa servono le buone maniere? Perché nella nostra società non sta bene fare la cacca in pubblico o sputare addosso agli altri commensali a tavola? Come sono cambiate le regole del galateo nei secoli? Ma soprattutto perché? Se non hai voglia di leggerti il saggio originale di Norbert Elias vai su Tapirullanza e saprai tutto, presto e bene. Ho conosciuto Eleonora a una cena di Anobii qualche anno fa. Lei era una ragazzina così piccola che si era fatta venire a prendere dalla mamma. Adesso è una giovane donna, frequenta l'università e quando si ricorda scrive sul suo blog. Perché scrivere Eleonora ha sempre scritto. "Io trovo che queste pagine siano la dimostrazione di come per alcuni di noi la scrittura sia un qualcosa di naturale, qualcosa che è già all’interno di noi e aspetta solo il momento per uscire fuori e depositarsi sulla carta per essere letto da altri. Per dilettare questi altri che magari provano le stesse cose, ma non hanno gli stessi mezzi per poterle esprimere." Il romanzo di cui si parla è L'inconfondibile tristezza della torta al limone di Rose Edelstein e per quanto riguarda Eleonora, se riuscirà a disciplinare il suo talento sentiremo parlare di lei, mi ci gioco la sottana. Intanto, comincia a scrivere regolarmente sul blog, amica...(*) sembra un'inutile precisazione, ma blog è la quarta parola di cui più si è cercato il significato su Google nel 2011, lo dice l'Inkiesta ma la fonte è proprio google, c'è da crederci. Del resto, la prima è lol.