La Donna Camel

Compleanno


Oggi è il compleanno di Raymond Carver e lo voglio festeggiare offrendoti pezzetti e stuzzicchini dai blog che amo. Il mio Capitano gli dedica un pezzo che è anche un racconto sul rapporto intimo e segreto che anche io, e tu, sossicura, abbiamo con i nostri miti. Chi ce li ha fatti conoscere, il primo incontro, la folgorazione e poi la ricerca di tutto quello che hanno scritto. Anch'io di qualche raccolta ho più di una edizione e non mi sono fatta mancare nemmeno il Meridiano ma purtroppo non basta, non basta mai.Penso a lui ogni volta che arriva il 25 maggio perché è il suo compleanno: sembra passato un secolo da quando è morto eppure oggi festeggerebbe i 74 anni, non molti in fondo, di certo non troppi per scrivere buoni racconti. L’anno di nascita, 1938, me lo ricordo sempre perché è lo stesso di mia madre. Gli faccio tanti auguri brindando a whisky e latte come in Vitamine, quando è quasi mattina, la festa è finita e tutti sono ormai crollati, e l’uomo invece di andare a dormire si siede al tavolo della cucina, pensa all’amica della moglie e al mezzo bacio che è riuscito a strapparle, e poi si versa un altro bicchiere deciso a tenere duro.http://paolocognetti.blogspot.it/2012/05/ray-ne-fa-74.html(Chiedo scusa)Carver avrebbe settant'anni e chissà quante storie memorabili avrebbe potuto scrivere in tutto questo tempo. E invece è là sotto, a stagionare. Devo a lui questa insana e improduttiva passione per la scrittura. Precisamente a un suo libro, il mestiere di scrivere. http://blog.libero.it/bartelio/5245471.htmlSu Minima e Moralia, il blog di Minimum fax, abbiamo addirittura uno stuzzichino al quadrato, cioè la ripubblicazione di una commemorazione di diciotto anni fa:Il 25 maggio 1938 nasceva Raymond Carver. Nel 1994 l’omonima rivista da cui nacque la casa editrice minimum fax pubblicava le poesie «Domenica» e «Cautela» tradotte da Riccardo Duranti. http://www.minimaetmoralia.it/?p=8097Per ultimo mi autocito (del resto ho detto i blog che amo, ne amo anche altri che non ho citato, sia chiaro e però mi amo anche io mio, oh.)Anche questa è una citazione al quadrato, come tutte le persone anziane tendo a ripetermi, mi piace riparlare del passato, abbi pazienza.La tristezza esistenziale di Carver e' come un destino inevitabile, vissuto dai personaggi con naturale rassegnazione. Piccole incomprensioni, solitudine, amori finiti sono raccontati attraverso gesti e parole minime, all'apparenza banali. Ma il vero senso di ogni racconto e' fuori, aleggia nell'aria come qualcosa che non e' ancora successo, e che forse non succederà neanche. Ecco, questo soprattutto mi piace di Carver, la capacita' di far intuire qualcosa che rimane in sospeso, di cui i personaggi non sono consapevoli, o non sanno di esserlo. Quel senso di minaccia di cui parla lui stesso, dalla quarta di copertina di Vuoi star zitta per favore.http://blog.libero.it/LaDonnaCamel/2213906.htmlE ci aggiungo anche questa per soprappiù. http://blog.libero.it/LaDonnaCamel/2848484.htmlBonus track.