La mia nutria è morta. Va bene, non è mia e non lo so di chi sia, dovrei dire è morta una nutria e forse quella lì nello specifico non l'avevo nemmeno mai vista viva e nuotante. Però è un dispiacere grande, cerca di capirmi.Era il 31 pomeriggio, avevo appena arrangiato un programmino senza pretese per il veglione - si fa per dire, c'era ancora un po' di sole e ho pensato di fare una passeggiata. Ho lasciato che i piedi mi portassero dove volevano, ultimamente li ho anche trascurati e mi sembrava bello offrire a loro l'ultima soddisfazione dell'anno.Così non ho obiettato quando ho visto che hanno imboccato la ciclovia della Martesana: va bene, ho detto, quando siete stanchi mi fate un cenno e casomai per tornare a casa prendiamo il tram. Mi ha fatto piacere che nel canale ci fosse l'acqua, l'ultima volta che sono stata qui era tutto asciutto e fangoso, che brutto. Ho ripensato a due anni fa, un giro in bici proprio all'ultimo dell'anno. Era una giornata di sole come oggi, il cielo si specchiava e vedendosi bello si pavoneggiava tutto, se la tirava.Ma sta volta no, era solo un'illusione: già ai primi ponti sotto la ferrovia l'acqua non c'era più, solo fango, detriti e schifezze. Non so come possa funzionare, posto che la forza di gravità fa scendere l'acqua verso valle, e appurato che io stavo camminando contro corrente, com'è che in basso c'è l'acqua e in alto no? Vuoi dire che è scesa tutta e al ritorno troverò secco anche in tratto verso la Cassina di pom? Mah. Se non c'è l'acqua è tutto brutto e grigio, senza contare che si è fatto tardi e il sole sta per andare giù di là, dietro le case. Non sembra ma anche lui fa la sua parte a imbellettare questo cielo di Lombardia così bello quando è bello, cit. Mi brucio gli occhi a guardare l'ultimo tramonto fiammeggiante del 2013, che stavolta sta per finire davvero e basta.
L'ultima nutria
La mia nutria è morta. Va bene, non è mia e non lo so di chi sia, dovrei dire è morta una nutria e forse quella lì nello specifico non l'avevo nemmeno mai vista viva e nuotante. Però è un dispiacere grande, cerca di capirmi.Era il 31 pomeriggio, avevo appena arrangiato un programmino senza pretese per il veglione - si fa per dire, c'era ancora un po' di sole e ho pensato di fare una passeggiata. Ho lasciato che i piedi mi portassero dove volevano, ultimamente li ho anche trascurati e mi sembrava bello offrire a loro l'ultima soddisfazione dell'anno.Così non ho obiettato quando ho visto che hanno imboccato la ciclovia della Martesana: va bene, ho detto, quando siete stanchi mi fate un cenno e casomai per tornare a casa prendiamo il tram. Mi ha fatto piacere che nel canale ci fosse l'acqua, l'ultima volta che sono stata qui era tutto asciutto e fangoso, che brutto. Ho ripensato a due anni fa, un giro in bici proprio all'ultimo dell'anno. Era una giornata di sole come oggi, il cielo si specchiava e vedendosi bello si pavoneggiava tutto, se la tirava.Ma sta volta no, era solo un'illusione: già ai primi ponti sotto la ferrovia l'acqua non c'era più, solo fango, detriti e schifezze. Non so come possa funzionare, posto che la forza di gravità fa scendere l'acqua verso valle, e appurato che io stavo camminando contro corrente, com'è che in basso c'è l'acqua e in alto no? Vuoi dire che è scesa tutta e al ritorno troverò secco anche in tratto verso la Cassina di pom? Mah. Se non c'è l'acqua è tutto brutto e grigio, senza contare che si è fatto tardi e il sole sta per andare giù di là, dietro le case. Non sembra ma anche lui fa la sua parte a imbellettare questo cielo di Lombardia così bello quando è bello, cit. Mi brucio gli occhi a guardare l'ultimo tramonto fiammeggiante del 2013, che stavolta sta per finire davvero e basta.