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Andrea Agnelli rivendica i due scudetti accattonati dagli "onesti"...
Post n°157 pubblicato il 27 Ottobre 2010 da antonio.salentino
dal sito: http://www.giornalettismo.com di Teresa Scherillo (makia) La guerra di Andrea per gli scudetti alla Juve: è giusto combatterla? Ne parla apertamente il presidente Agnelli durante la sua prima assemblea degli azionisti del club bianconero. Ora la restituzione dei trofei revocati non è più un tabù. “Riassegnazione degli scudetti”, una dichiarazione, quella del presidente della Juventus che farà discutere, ma che è musica per le orecchie dei tifosi juventini. “Abbiamo inoltrato un esposto per la revoca dello scudetto assegnato all’Inter e abbiamo avuto sufficienti garanzie che a breve riceveremo una risposta - ha dichiarato Andrea Agnelli – e poi aspettiamo di capire come si evolverà il processo di Napoli. Una volta accertata la correttezza della società negli anni in questione, potremo anche avanzare la richiesta di riassegnazione degli scudetti“. ORGOGLIO DI FAMIGLIA - Non male per un’assemblea, in corso di svolgimento al Centro Fiere del Lingotto di Torino, che era cominciata proprio con il discorso del presidente della società bianconera. “Lasciatemi esprimere il mio enorme sentimento d’orgoglio nell’essere qui a presiedere questa assemblea per questa gloriosa società che la mia famiglia rappresenta da circa 90 anni – ha detto Agnelli – la scorsa è stata una della stagioni più burrascose della nostra storia. Dopo il mio arrivo, insieme a Jean Claude Blanc, abbiamo deciso di rafforzare sia la parte manageriale che la parte tecnica. Ringrazio sentitamente Marotta per aver accettato la sfida nell’essere entrato alla Juventus: ha fatto un ottimo lavoro in pochissimo tempo. Del Neri, dal canto suo, ha già dimostrato la sua caparbietà. La fiducia in Marotta è totale, così come in Del Neri. Godono di totale autonomia e di responsabilità per operare al meglio“. L’ assemblea dovrà approvare il bilancio chiuso al 30 giugno 2010 con 10,9 milioni di euro di perdite, e l’ingresso nel cda dell’ex calciatore Pavel Nedved, il rientro di Aldo Mazzia (che si era dimesso per consentire l’ingresso di Andrea Agnelli, ndr), la nomina di Michele Bremonte, che avrà il compito di portare la posizione Juventus all’interno della Lega, e del direttore generale Beppe Marotta a cui Agnelli ha confermato piena fiducia. REVOLUTION JUVE - Il presidente ha poi chiarito quali sono stati i termini che hanno portato a rivoluzionare la squadra e la società dopo la scorsa disastrosa annata: “Abbiamo agito pensando soprattutto di abbassare l’età media e il livello degli ingaggi e ci siamo riusciti – ha aggiunto Agnelli – ora la Juventus gioca da Juventus dopo un po’ di mesi di ambientamento. Per quanto riguarda il cda c’era bisgono di rinnovamento anche lì e, più tardi, ci sarà da valutare la proposta dell’ingresso di Marotta e di Nedved. Sono fiero del fatto che Pavel abbia accettato di apportare il suo contributo. Lui e’ un pezzo di Juve, ma ha anche qualità morali per rappresentarla: ha la determinazione e la voglia per non mollare mai fino al 94esimo“. UNO STADIO TUTTO SUO - Passando al bilancio, Agnelli ha sottolineato che “l’anno appena trascorso avrà ripercussioni sul bilancio. Parleremo a lungo del progetto stadio e della parte commerciale per farvi capire quanta attenzione abbiamo dedicato alla parte dei ricavi. Per quanto riguarda i costi abbiamo lavorato molto sulla rosa e aspettiamo la rivisitazione dell’accordo collettivo per modificare l’ingaggio dei giocatori in un futuro prossimo. L’adeguamento al fair play finanziario, a cui la Juventus ha aderito senza esitazioni e seguito in maniera egregia da Blanc, ci porterà in una posizione di vantaggio competitivo quando le norme entreranno in vigore“. Elogi anche per l’ad Blanc in merito alla gestione della questione stadio: “Ha seguito il progetto come fosse un figlio, portandolo a termine e rendendo operativa un’idea che in corso Galileo Ferraris avevamo già in mente nel 1994. Blanc è riuscito nell’impresa e dal 2011 la Juve avrà uno stadio di proprietà, unica squadra in Italia“. E ORA GRINTA! - Poi l’intervento piu’ significativo, quello che riapre la ferita dei due scudetti revocati. Il discorso è delicato perché non è detto che, pur riconoscendo la correttezza della società bianconera e visto come procede il processo di Calciopoli nelle aule giudiziarie del tribunale di Napoli, la federazione dopo aver revocato lo scudetto assegnato all’Inter, senza alcun merito sul campo, e con la presentazione di intercettazioni da parte delle difese, che coinvolgerebbero la stessa società milanese, lo riassegni alla squadra bianconera. Ma la battaglia di Andrea Agnelli è senza dubbio meritoria. Difficile, ma giusta. Il segno che la società pretende giustizia perché lo deve a sè stessa e a tutti i tifosi che negli anni di gestione Cobolli Gigli erano stati disorientati da una presidenza fin troppo rassegnata.
Fonte:http://www.giornalettismo.com/archives/91326/juve-andrea-agnelli-riassegnazione/#comment-76619 |
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