Creato da giovannaferrari_1988 il 06/10/2014 |
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Post n°20 pubblicato il 17 Agosto 2015 da giovannaferrari_1988
È un'esperienza che molti possono aver provato, ma che ora ha trovato una conferma scientifica e una spiegazione: un'importante riunione di lavoro o una breve discussione con un collega possono fare la differenza se, poco dopo, dobbiamo scegliere se concederci un cioccolatino o ripiegare su uno snack più salutare. Lo afferma una nuova ricerca pubblicata sulla rivista Neuron da Silvia Maier e colleghi, dell'Università di Zurigo, che hanno studiato in condizioni controllate in che modo lo stress altera la capacità di autocontrollo della nostra mente di fronte a una scelta. Nello studio sono stati coinvolti in totale 51 soggetti, selezionati in base al fatto che seguivano normalmente uno stile di vita piuttosto sano, che sono stati sottoposti in condizioni di laboratorio controllate a una situazione stressante - come tenere una mano nell'acqua gelata per tre minuti - seguita da una scelta conflittuale tra due cibi, uno più saporito e l'altro più salutare. Dall'analisi dei dati è emerso che i soggetti sottoposti a stress sceglievano con più frequenza i cibi più saporiti e meno salutari rispetto ai soggetti del gruppo di controllo. Ciò è in accordo con i risultati delle misurazioni dell'attività neurale registrata con tecniche di imaging cerebrale. Da queste, infatti, si evidenziano schemi di connettività alterata tra diverse regioni cerebrali, tra cui amigdala, striato, corteccia prefrontale dorsolaterale e ventromediale, collegati all'evidente riduzione della capacità del soggetto di mantenere l'autocontrollo sulla scelta del cibo. Inoltre, ad alcuni di questi cambiamenti neuronali erano associate anche alterazioni nel livello di cortisolo, l'ormone comunemente associato allo stress. "I nostri risultati rappresentano un passo avanti importante verso la comprensione delle interazioni tra stress e autocontrollo nel cervello umano: dimostrano che gli effetti dello stress agiscono lungo diversi cammini neurali", ha spiegato Maier. "La capacità di autocontrollo è sensibile alle perturbazioni a diversi livelli, all'interno di questo network, e un autocontrollo ottimale richiede un preciso bilanciamento di input che provengono da diverse regioni cerebrali". Un dato importante emerso dalla ricerca è che per influenzare le capacità di autocontrollo bastano bassi livelli di stress. "Si tratta di un elemento significativo perché implica che anche fattori di stress moderato, molto più comuni degli eventi di stress estremo, sono in grado d'influenzare le scelte, e questo avviene molto frequentemente nella popolazione generale", ha aggiunto Todd Hare, autore senior dello studio. "Nei prossimi studi, vorremmo determinare se alcuni dei fattori protettivi nei confronti dei forti stress, come il supporto sociale, possano anche influenzare l'autocontrollo".
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