Un blog creato da La_Mia_Taverna il 10/09/2008

la mia seconda vita

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« ...capita....un caffè? »

tutto in un sabato..

Post n°34 pubblicato il 12 Febbraio 2009 da La_Mia_Taverna

A circa un chilometro dell’ingresso nord della città, si trova una piazzola di sosta.. una piazzola quasi anonima.. quasi insignificante.. spesso inutile.. anche grazie alla sua posizione “scomoda” perché creata subito dopo una grande curva.. e proprio prima di un’altra.. il tutto in salita che se la fai in bici, riesce subito a toglierti il fiato.. ma se la percorri con una buona macchina.. e, soprattutto, se hai “pelo” sullo stomaco, scalando una marcia puoi anche superare le ultime macchine prima dell’ingresso in città.. Nonostante questo non si riesce a capire l’utilizzo di quello spazio di sosta.. anche se da lì si può scorgere un ottimo paesaggio.. e, in alcune giornate chiare, puoi anche vedere il mare.. come quel giorno…

Era un sabato d’autunno.. un sabato assolato.. ed io.. in quel sabato ero proprio fermo in quella piazzola con un vestito blu.. un blu scuro.. di un tessuto che mi abbracciava.. e cadeva su di me come mai altri vestiti..

La sveglia quel giorno non ebbe nemmeno il tempo di pensare.. non fece in tempo neanche a pensare di suonare che io ero già in piedi.. e quello fu un sabato caldo.. un sabato di qualche tempo fa.. un sabato nel quale mi ritrovavo solo.. solo in macchina.. in quella piazzola.. a scrutare con occhi fissi l’incrocio che dista qualche chilometro dietro.. Sguardo pietrificato.. radio accesa.. ed il finestrino abbassato che mi permetteva di fumare qualche sigaretta senza creare una camera a gas dentro la macchina..

Squilla il telefonino.. è lei.. “Scusami… sono partita da poco.. sono ferma al distributore.. tu dove sei?”..

Io ero in macchina.. Ma cosa ci facevo da solo in macchina in quella piazzola in un normale sabato d’autunno?... ma.. soprattutto.. lei chi era?.. per potere dare una risposta adeguata, dobbiamo fare un passo indietro di qualche settimana.. forse anche qualcosa in più di un semplice qualche…

La mia vita, lasciati tutti i buoni propositi sul fondo marino come un galeone del ‘500, era ripresa con mille impegni.. tutti da svolgere come paginette di scuola elementare.. Tanti amici da gustare come the caldo in inverno..  ed il tutto dopo un’estate afosa e trascorsa tra flash di viaggi.. conti di entrate ed uscite.. e serate a cercare un po’ di rinfresco.. E forse fu proprio in una di quelle serate passate a cercare refrigerio che la mia mente, in un solo istante, deviò percorso.. cambiò direzione.. svoltò senza nemmeno un accenno di segnalazione.. Quella sera decisi di ristrutturare casa… Non mi bastavano gli impegni lavorativi.. non bastavano più i mille amici che cercavo e che mi cercavano.. non erano più sufficienti gli impegni d’ufficio.. Volevo di più.. volevo una casa più accogliente.. più calda.. più casa..

L’impresa edile che contattai non tardò a farmi un preventivo e tardò ancora meno ad iniziare i lavori..

Vi lascio solo immaginare… pareti buttate giù come piccole costruzioni.. polvere in giro come neanche nel deserto.. calcinacci anche in mezzo alle idee.. ed io che non avevo più la forza di pensare..

Mi rimaneva solo la sala da pranzo, piena di mobilia.. un piccolo bagno, dove di tanto in tanto asciugarmi le lacrime.. ed un loculo dove riposare la notte..  ma soprattutto avevo il pc.. il mio pc.. l’unico in grado di darmi ragione su quello che stavo per fare.. l’unico che mi permetteva momenti di relax dandomi la possibilità di scrivere tra un forato e tubi da un pollice..

Ma stavo bene.. nonostante tutto mi sentivo bene.. sentivo una forza dentro me che ogni giorno aumentava sempre più.. anzi.. lievitava.. Più cercavo di immaginare come sarebbe venuta casa e più mi sentivo bene.. più mi sentivo bene e più scrivevo.. più scrivevo e più.. più iniziavo a perdermi..

Davanti a me tante strade.. tante linee guida.. tante aspirazioni e ancora di più di aspirazioni.. Tutte rigorosamente incollate alla fantasia.. fantasia che può anche prendere forma.. può anche prendere corpo.. colori e, con un minimo sforzo anche profumo.. come accadde quel sabato.. un sabato qualsiasi.. ma che deve essere raccontato com molta attenzione.. perchè.. perchè basta un attimo per cambiarti la vita..

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