E' facile riempirsi la bocca di paroloni. Alla fine pero', contano sempre e solo i fatti.
Federalismo fiscale: cosa vuol dire? Che le regioni possono stabilire il loro regime vesswatorio (come parte della pressione fiscale) ed esserne i beneficiari.
Cioe': se l'industriosa Lombardia se la cava con pressioni fiscali piu' basse (per esempio perche' le tasse le pagano "tutti" o perche' ci sono piu' industrie) puo' ridurre le tasse ai lombardi enza dover metter tutto nel solito pentolone e distribuire a regioni meno ... fortunate come quelle del sud.
Francamente, niente da recriminare: mi pare anche giusto che se uno lavora sodo ed e' in gamba qualche vantaggio lo abbia pure.
Ma indipendentemente dalla correttezza o meno del federalismo, da dove cominceresta voi?
E' ovvio: bisogna introdurre una quota di tasse che siano "locali" e che rimpiazzino alcune tasse "nazionali".
Un esempio: parte delle tasse vanno al "Servizio Sanitario Nazionale", altre vanno a vari fondi (inclusi fondi per i terremotati).
Bene, si riducano questi elementi "nazionali" e si aumentino quelli "locali" tipo: casa ed auto.
Quindi Tremonti puo' chiacchierare quanto vuole sul federalismo in Lombardia (link), ma se poi cancella una delle poche tasse federali esistenti (l'ICI), allora predica bene e razzola male.
Caro Tremonti, ci dimostri con i fatti che vuole davvero il federalismo fiscale, perche' a parole sono capaci tutti.
Inviato da: yankeeDDL08
il 27/06/2008 alle 09:53
Inviato da: viaggiatorex4
il 26/06/2008 alle 17:04
Inviato da: uforobot
il 25/06/2008 alle 16:58
Inviato da: yankeeDDL08
il 25/06/2008 alle 09:03
Inviato da: dike2008
il 25/06/2008 alle 01:40