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Un blog creato da tomthumb il 20/08/2007

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« CasiVent'anni fa »

Jack Palance

Post n°228 pubblicato il 17 Novembre 2009 da tomthumb

Poi uno dice che non è bello prendere la metro la sera quando è tardi. Però con quello che costa girare in macchina per questa città esplosa e poi il traffico, oh il traffico,  che quando ci sei dentro, nel bel mezzo del frastuono e delle lamiere, voglio dire, che quando ci sei dentro ti viene sempre voglia di ammazzare qualcuno, poco ma sicuro.

Così il mio capo che mi ferma all'uscita mentre timbro il mio odioso cartellino e mi dice "già vai via?", io proprio l'avrei scaraventato dalle scale e sì che forse non m'avrebbe visto nessuno perché ormai solo io cazzone ero rimasto in ufficio a sgobbare per cosa? per chi? ah per una manciata di euro e per sentire le chiacchiere oscene di quel tizio incravattato e dai capelli tinti che parla sempre della sua famiglia e del suo cane sanbernardo e non capisce niente di quello che sta succedendo in quest'azienda pidocchiosa in cui vent'anni fa è riuscito ad intrufolarsi e poi a farsi strada perchè ha saputo usare bene la lingua.

" E certo che me ne vado" ho fatto io guardandolo anche odiosamente, i miei occhi contro i suoi mentre quella puttana alla reception ridacchiava, sempre pronta a farsi i cazzi degli altri quella, è davvero il caso di dirlo. E allora mentre lui dall'alto blaterava di una ipotetica minacciosa lettera di richiamo e la cravatta gli si agitava nell'aria che soffiava dalla tromba delle scale , io neanche più lo guardavo e conquistavo la libertà gradino dopo gradino, che bello scendere queste maledette scale fottute e ritrovarsi nell'atrio fottuto e non salutare il fottuto portiere, d'altronde immerso nel suo giornaletto porno, sicuro come la morte.

E allora prendere questa dannata metro e poi sapere di dover scendere all'ultima fermata quando invece  tutti questi tizi, volti anonimi che potrebbero scambiarsi l'uno con l'altro e non cambierebbe alcunché, scendono prima e ti lasciano solo con quel brutto tipo là in fondo, una faccia da cattivo di un vecchio brutto film del passato, quel tipo muscoloso e alto e dalle gote scavate che gridano al mondo disperazione e cattiveria e tutto il dolore della città esplosa e pronta a tutto, poco ma sicuro.

E allora aspettiamo pure e al diavolo tutto e se mi seguirà succeda pure quel che deve succedere, in fondo ho visto tanti film con Jack Palance e qualche mossa da cattivo la conosco pure io, già, penso proprio così mentre appoggio la testa stanca contro il vetro sporco in un'impossibile pretesa di oblìo mentre per un attimo i nostri sguardi si incrociano, lui in piedi vicino alla porta ed io seduto, tutti gli altri tizi scesi alle precedenti stazioni, tutte le facce anonime sparite come dopo che ci si sveglia da un sogno e ti resta in bocca il sapore amaro dell'alba, quel sapore che si ricorda e che non muore subito e poi pensare che  l'incubo forse adesso comincia, l'ho capito da come mi sorride, me lo raccontano quelle gote scavate che gridano tutta la disperazione e la cattiveria e il dolore del mondo  ed allora saremo presto al capolinea, io e lui da soli,  poco ma sicuro.


 
 
 
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