La catarsi

Educare ai sentimenti.


Educare ai sentimenti è una sfida della modernità, sempre più stritolata dalla complessità di un presente che interferisce sulla visione del nostro futuro e a volte la impedisce, soprattutto ai più giovani, oggi privi di basi valoriali solide a cui ancorarsi. E’ davvero possibile, allora, educare ai sentimenti? E lo si può fare a scuola? Quando parliamo di violenza di genere, stalking, femminicidio non possiamo che porre la nostra attenzione ad una forma di diseducazione sentimentale alla base, spesso nei miei inteventisottolineo l'importanza delle principali agenzie educative, quali la scuola e la famiglianel fare da filtro per trasmettere la cultura della parità.Lavorare quindi su un'alfabetizzazione emotiva, una vera e propria ABC delleemozioni.Anna Oliverio Ferraris sostiene : «La famiglia - dice l’esperta - deve educare i figlianche alle emozioni, anche ai sentimenti. Molti genitori si preoccupano delle necessitàmateriali e si danno pena perchè il bambino abbia lo zainetto alla moda, che abbia iltelefonino. Ma non si preoccupano che il ragazzino esprima le proprie emozioni esoprattutto che lo facciano in maniera non violenta, quando è arrabbiato, quando hapaura. Invece, via via che i bambini crescono, è necessario che i piccoli riescano acontrollare le emozioni, a parlare di ciò che gli succede.Ed è per questo che riferendoci ad una diseducazione ai sentimenti, puntiamo lanostra attenzione a quei rapporti disfunzionali e malsani dove scaturiscono delledipendenze di tipo affettivo, dette " Love addiction ", all'interno dei quali sievidenziano legami malati fatti di compromessi, prevaricazioni e di ruoli stigmatizzatiin qualità di "vittima" e "carnefice", fomentando sempre più il cosiddetto "Non possostare nè con te nè senza di te". Esistono quindi legami paradossali basati sulladistruzione ripetuta del legame stesso. Più il conflitto è profondo e l'addio è ripetutopiù la relazione diventa assurdamente solida. Poichè per questi legami ciò che tendealla morte, dalla morte trae linfa nuova, il cosiddetto "paradosso d'amore". Questo significa che l’educazione ai sentimenti è un’azione alquanto complessa e multidimensionale. A questo disegno devono concorrere figurediverse: dai genitori agli educatori, dai sacerdoti ai maestri, dai familiari ai pedagoghi,tutti impegnati a vario titolo a fornire le direttive per formare una corretta educazionesentimentale. A cura della dott.ssa M.cristina Ciambrone