LACRIME AVARE

sui figli


Sul corriere della sera di ieri si leggeva :“bimba 8 anni portata in un istituto dalla polizia. “Sindrome di alienazione parentale.””In sintesi la S a p è un disturbo psicologico che può insorgere nei figli quando vengonoCoinvolti in separazioni conflittuali: uno dei genitori denigra l’altro e il bambino ne mima e scimmiotta i messaggi di disprezzo sino ad arrivare a rifiutarlo totale .Si tratta ,ovviamente , di un rifiuto indotto, di un plagio che, nella maggior parti dei casi la madre (la ipotesi contraria pare sia, invece, rarissima)  compie in modo sofisticato e sottile.Una vera violenza emotiva, capace di produrre significative psicopatologie sia nel presente che nel futuro dei bambini coinvolti.La misura estrema  e ulteriormente traumatica è la collocazione del minore in istituto che deve proteggerlo. Ma è evidente di come l’azione di un giudice debba essere preventiva con provvedimenti sanzionatori  prima che il danno si verifichi.L’iperconflittualità genitoriale ,svalutando l’altra figura genitoriale innanzi al minore, provoca sindrome ansioso-depressive con conflitto di lealtà e scissione emotiva, problemi di concentrazione e ritardo nell’apprendimento scolastico. Un vero e proprio reato di maltrattamento per la sofferenza cagionatagli ,condannabile penalmente.Premesso che ho il massimo rispetto e che sono totalmente solidale    alla lotta legale quotidiana di quei tanti genitori , padri e madri, quando esistono motivi gravi : violenze fisiche , molestie sessuali o divieto/ impossibilità di poter  esercitare del  proprio diritto/dovere di genitorialità  Credo anche, però ,che c’è’ sempre un giusto che paghi per tanti peccatori.“Per un peccatore perisce una nave!”Sono esterrefatta! Sono disturbata.Perché sono gli stessi genitori capaci di grandi gesti, gesti onorevoli con chicchessia , con chiunque mostri apparente gentilezza, apparente amicizia e pseudo affetto. Magari anche solo per poter raccontare , per migliorare la coscienza!Capaci di poesia e di grande amore: rivestendo gli abiti di Madre teresa o di Ghandi.Capaci di grandi riflessioni , di paroloni. Si ,bravi,  Ma con gli altri!Con i propri figli spesso  isterismo, urla e solo brevi   attimi di plateale amore e pentimento!Sono sempre gli stessi genitori che aprono e chiudono blog come fosse l’uscio di casa.Gli stessi che regalano parole di affetto e comprensione sincera agli amici virtuali e nel contempo vomitano odio e blasfemie contro il padre o la madre dei propri figli. In pasto ad un mondo virtuale che non conosce, ma giudica con molta leggerezza e solo quel che legge!La verità sta sempre nel centro: attenzione! Sono sempre gli stessi genitori che passano la maggior parte del loro tempo davanti ad un monitor con la speranza di trovare il calore di una carezza che, nella realtà, non sono più capaci di trovare  né di donare.Gli stessi che  si taggano su facebook e che Invitano a sostenere cause e petizioni con scopi benefici e umanitari. Comunicano al mondo intero i singoli pensieri e movimenti della giornata. Una cronologia perfetta.Quelli che comunicano ai propri figli tramite FB cosa prepareranno per pranzo o per cena  , sì… perché dopo averli inseriti come contatti su messenger ,sono loro i primi e soli amici veri  ad essere inseriti nel nuovo network. Poco importa se il figlio e di là  a pochi metri ,nell’altra stanza ,con l’amichetto di turno , o il nuovo pc o la playstation. Poco importa se il figlio farà lo stesso o peggio. Se il figlio passa  più tempo sul pc che con gli amici.Non si parla , ormai si comunica per telematica. Ci si tagga!E i figli leggono…eccome se leggono…e soprattutto sanno leggere tra le righe più di chi scrive!E i figli capiscono che un blog, un nick, una nota su un network non è solo sfogo…è realtà …è la loro realtà!Ridicola , dura . Alla mercè di un mondo intero. Vuoi che non ne resti turbato?Ed io impallidisco. Il proprio egoismo , i propri insuccessi, il proprio odio deve pur spurgare ! E cosa c’è di megliodi un figlio che vuoi  per amore, vuoi  per terrore , o per impotenza, assorbe gli strepiti e le vessazioni del furioso, fallito, frustrato genitore come fosse la fogna dove scaricare lo sterco familiare!Tornando a noi, se la vita per molti genitori è solo una burla, un palcoscenico, un ring, è  giusto allora che la Giustizia faccia il suo decorso  e che intervenga sanzionando duramente i responsabili di questi giochi al massacro di poveri innocenti.