Lady Altea

Sadomaso e la filosofia dell'essere

Spesso mi sono chiesto cosa sia in verità il Sadomasochismo,se solo pulsioni interiori di due esseri contrapposti,se lucida follia o pura filosofia di vita,è comunque una profonda ricerca interiore,in quei meandri della mente umana spesso sconosciuti dove le logiche naturali si dilatano nello spazio tempo assumendo la forma di criteri liberatori per lo spirito.
Il Sadismo ha il suo corrispettivo logico nel Masochismo,come L'arte della Dominazione trova completezza nella sottomissione,sono quei due poli opposti di quella vita chiamata erroneamente Perversione,che si attraggono,si cercano e alla fine si trovano per completare l'essere Sadomasochista.
Le scuole di pensiero in tal senso sono molteplici,anche perché non essendoci dei canoni ben definiti ognuno vive questa esperienza in modo del tutto personale,sia il Sadico che il Masochista,due strade parallele che tentano di correre alla stessa velocità cercando di non farsi coinvolgere dal mondo che li circonda,ma spesso li condanna come depravati estimatori di una Libido Perversa.
Quali sono le pulsioni che spingono un uomo,quale essere umano,a possedere un altro essere che volutamente si concede,si dona in totalità per il puro piacere di appartenere e di provare dolore?
Su questo argomento sono state scritte migliaia di pagine,da filosofi a psichiatri,movimenti teologici,ma senza mai capirne il vero significato,si cerca solo il perché,il cosa spinge,ma senza mai cercare di entrare nella profondità del pensiero,forse perché spesso tutto questo ci spaventa,e le nostre paure ci limitano il vedere obbiettivo dello svolgersi dei fatti.
Nel mio pensiero,per il valore che può avere,penso sia errato definire chi Domina Padrone e chi si dona schiava o viceversa,qui la schiavitù centra ben poco,è solo un titolo dato,ma erroneamente dato,Padrone di chi,schiava di chi?
Si va ben oltre a questo concetto nel Sadomaso se lo intendiamo come Purezza filosofica e non lo sporchiamo con giochi o pensieri ludici,dobbiamo soffermarci a guardarlo solo ed esclusivamente come atto d'amore,ben inteso in tutti e due i lati della sua conformazione.
Spesso erroneamente si usa l'espressione Sessione o giocare,io preferisco chiamarlo momento di vita,attimi donati,questo in effetti avviene,Donarsi e progredire lungo un cammino,prendere coscienza del proprio essere,ma specialmente dell'essere con cui ci si confronta,alla fine solo comprensione di stati d'animo,di pensieri e desideri che si completano,l'uno è nulla senza l'altro,come fossero gli ingranaggi di un più grande macchinario in movimento,che se ben oliati non si inceppano.
Questo succede anche nella nostra mente,sia Dominante che sottomessa,esse vanno lubrificate,mantenute in quella giusta armonia che non può e non deve mai essre Gioco,ma solamente consapevolezza dei propi limiti,per assieme affrontarli e assieme superarli.


Sir Luis Ciffer