Invasati del C.A.U.S

Vincenzo Scognamiglio. Portici, Na.

Per il Maestro Manzi: C.A.U.S. Centro Arti Umoristiche e Satiriche (Associazione Culturale senza fini di lucro e apolitica) - Torino

Desidero aderire alla lodevole iniziativa: Raffaele Palma - Torino

Dovresti, forse, stamparne una copia e metterlo nel congelatore, non si sa mai. Ciao. Max.

Appenderò il tuo post sullo spertello del frigo...La mia forza di volontà e la dieta ne avranno sicuro vantaggio....;-))))))

quando ero bambina,vicino casa mia c'era un forno ed andavamo lì a comprare il pane...a dire il vero ero quella che si intrufolava nel retrobottega per fare due chiacchiere con la fornaia e ne vedevo delle belle!!!...pane che cadeva per terra e veniva raccolto, poi con un soffio si pretendeva di mandar via tutti i batteri raccolti dal pavimento e mica si buttava...no, veniva venduto ad un ignaro acquirente.Topolini che passeggiavano sul bancone lasciando escrementi dappertutto...Questa era la realtà di allora,ma c'era tanta fame, tanta ignoranza e tanta povertà che a nessuno veniva in mente di protestare.Oggi siamo tutti più attenti all'igiene e abbiamo il coraggio di protestare...ma cosa accadrà nel retrobottega?...possiamo solo immaginarlo...e tutto sommato forse è in caso di chiamare in causa un proverbio:-Occhio non vede, cuore non duole.-

Per non parlare di quello che a volte ci si trova dentro.

Oggi nelle panetterie trovi tanti tipi di pane ma non senti quel buon odore che sentivi una volta. Quando ero bambino, vicino a casa mia c'era un fornaio che esiste ancora pero passandici vicino non senti nessun odore di pane.... Antonio

In Campania è obbligatorio rivestire il pane con delle buste traforate. Se avessero badato di più all'igiene, ci saremmo risparmiati di avere un tale obbrobrio.

Megli mangiare una schifezza in tanti che una prelibatezza da soli: solidarietà!