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Furia dei tesserati Spi, Fnp e Uilp: abbiamo lavorato una vita Manovra, i pensionati in piazza “Serve più equità in Finanziaria” Finanziaria Pensionati contro la manovra: "Ci vuole più equità" Lunedí 30.10.2006 11:59 Dopo ambulanti e professionisti, ora è la volta dei pensionati. Gli ex lavoratori di tutta Italia sono in piazza oggi a Roma per manifestare per una "finanziaria più equa e a sostegno delle richieste dei pensionati e degli anziani". "Abbiamo lavorato una vita pagando regolarmente contributi e tasse. Chiediamo equità e giustizia per le nostre pensioni", recita uno striscione a firma dei tre sindacati innalzato da un gruppo di pensionati arrivati da Brescia. In aria sono stati srotolati stendardi rossi, verdi e blu, i tre colori dei tre sindacati nazionali sorretti da grandi palloncini con la scritta "Più equità ", "Più sviluppo", "Più giustizia sociale". Le stesse frasi sono stampate sul grande cartellone che fa da cornice al palco allestito nella piazza. "L'Italia crescerà al 3% se ci saranno iniziative nuove a sostegno della produttività e solidarietà, perché le due questioni stanno insieme", ha spiegato il segretario generale della Cisl, "Nel memorandum sulle pensioni - ha continuato Bonanni - ci impegniamo a garantire soluzioni soddisfacenti per i pensionati, perché il paese ha bisogno di un segnale chiaro e forte per portare avanti una politica di solidarietà". Secondo il segretario della Cisl "a fianco della questione annosa della previdenza vi è la questione della rivalutazione delle pensioni: chiediamo al governo di attuare tutto ciò che serve per far sì che si recuperi nel paniere Istat tutte le necessità, e penso a sanità e beni di consumo, per il mondo dei pensionati. Sono necessità che non possono essere più ignorate". Bonanni infine ha polemizzato con il sindaco di Venezia Massimo Cacciari, Finanziaria No degli stati generali dell'artigianato e del commercio. Lunedí 30.10.2006 14:48 Lunedì sarà il grande giorno.
Clemente Mastella, ministro alla Giustizia Napoli, baionette e marionette Ma allora perché a Napoli non mettiamo le mine antiuomo? Perché non un raid aereo? Perché non i mezzi corazzati per le strade, chiedendo a un urbanista di riprodurre atmosfere irachene, ché va tanto di moda?
La risolutezza simulata di Mastella, tra l'altro, è l'implicita delegittimazione di tutte le autorità pubbliche partenopee. Sarebbe infatti l'inettitudine di questore, prefetto, sindaco e procura (di cui Mastella dovrebbe chiedere le dimissioni) a imporre la chiamata dell'esercito. Ma il ricorso all'"arma segreta" è soprattutto la rinuncia della politica che, per non lambiccarsi attorno alle cause che alimentano la criminalità, preferisce invocare semplicisticamente l'intervento muscolare di chi per mestiere non va tanto per il sottile. Ma lo sanno tutti che non funziona, anche gli avventori dei bar. Violenza / E' allarme nel Sud. Mastella favorevole all'esercito a Napoli ![]() Continua la violenza in Campania. Un'altra vittima a Porta San Gennaro: è morto un pregiudicato legato al clan Misso, Vincenzo Prestigiacomno, 33 anni. Il killer ha sparato tra la gente: una passante, una giovane donna ucraina Fraga Tudor di 32 anni, è rimasta ferita di striscio ad una gamba mentre in un bar stava bevendo un caffé. E' ricoverata nell'ospedale "Incurabili" ma non è in gravi condizioni. A Poggiomarino, vicino Pompei, era stato ferito gravemente a coltellate un 19enne. Michele Iervolino, 21 anni, incensurato ha colpito più volte con un coltello all'addome e al torace Fabio Raiola, il 19enne con cui aveva avuto il diverbio. La vittima è ora ricoverata all'ospedale di Scafati (Salerno) in rianimazione con prognosi riservata. I carabinieri hanno accertato la responsabilità di Iervolino e l'hanno arrestato, ritrovando il coltello nascosto in un pozzetto dell'Enel in via Manzoni. Intanto si dibatte sull'esercito a Napoli. "E' una ipotesi che bisogna considerare, perché bisogna fronteggiare la percezione di insicurezza e di paura che c'è in molti strati della popolazione". Lo dice a Napoli il ministro della Giustizia, Clemente Mastella, che sottolinea di non essere contrario ad un invio dell'esercito non solo per fronteggiare l'emergenza rifiuti, come ipotizzato dal capo della protezione civile Guido Bertolaso ieri ("che fa bene", dice Mastella), ma anche per consentire alle forze dell'ordine di essere maggiormente presenti in zone a rischio. Il 4° Reggimento Carri in partenza per Napoli "Non ho scontrosità né ritrosia laddove ci fosse una ipotesi dell'esercito a presidio di alcune strutture, liberando il terreno in modo tale che agenti di polizia e carabinieri possano fare i loro compiti con maggiore scioltezza", ribadisce il Guardasigilli sottolineando che eventualmente si potrebbe utilizzare prima le forze armate sull'emergenza rifiuti e in seguito sull'emergenza criminalità. La presenza dell'esercito sarebbe a suo giudizio di affiancamento alle forze dell'ordine "per un periodo straordinario ed eccezionale, con compiti normali a garanzia di alcune strutture, in modo da dare possibilità di maggiore presenza alle forze dell'ordine in zone piu' a rischio". Poi aggiunge che la situazione a Napoli sul fronte della criminalità organizzata è e non "era drammatica e rimane drammatica". E "a chi aveva addebitato l'indulto come mostro" manda a dire: "Mi pare che la spietatezza dei fatti di questi giorni sgombri il terreno da analisi frettolose e fatte in modo imprevidente". A suo giudizio ritenere che l'indulto fosse il responsabile dei mali di Napoli "è una sciocchezza incredibile". E a chi gli chiede se la politica puòavere delle responsabilità il Guardasigilli risponde: "Possiamo avere tutti colpe e responsabilità non scaglio pietre, non sono abituato a fare cose di questo genere". Anche a Bari la violenza esplode. Era un calciatore del Bari "Primavera", il giovane ucciso ieri sera al quartiere San Paolo in un agguato nei pressi della sua abitazione. Giovanni Montani, 18 anni, nipote di uno degli esponenti storico della criminalità organizzata del capoluogo, era incensurato e non avrebbe avuto legami con la malavita. Il ragazzo, attaccante della squadra biancorossa, era nella sua auto quando è stato affiancato, all'incrocio fra via Perugia e viale Puglia, dai killer giunti forse a bordo di una moto e che hanno sparato almeno due colpi cal.9 colpendolo al torace e al gluteo. Giovanni Montani ha perso il controllo della vettura, finendo contro il marciapiede di un giardinetto, ed è stato subito trasportato al vicino ospedale "San Paolo" dove è giunto ormai morto. Si ignora chi lo abbia soccorso, perché il ragazzo è stato abbandonato davanti il pronto soccorso. La polizia ha effettuato numerose perquisizioni nella nottata ed ascoltato alcune persone e familiari della vittima. Sul posto è intervenuto il magistrato di turno, Marcello Quercia. Le indagini sono coordinate dalla squadra mobile. La vittima era cugino di Salvatore Montani, anche lui di 18 anni, ucciso il 10 giugno scorso, sempre al quartiere San Paolo, dal titolare di un negozio di articoli per animali. Salvatore, figlio di Andrea, attualmente detenuto e considerato il "boss" del quartiere San Paolo, avrebbe preteso dal commerciante un cucciolo di razza, prima con un forte sconto, poi dopo una violenta lite, non avrebbe voluto nemmeno versare un euro. Il negoziante, esasperato, sparò con una pistola illegalmente detenuta,
Brasile Lavoro ko: Occupazione in calo nelle grandi imprese italiane: ad agosto persi 4mila posti (0,2% rispetto allo stesso mese del 2005). Per l’Istat, scendono anche le retribuzioni: -1,3%. Halloween d’oro Sono dieci milioni gli italiani che si preparano a festeggiare al grido di “Dolcetto o scherzetto”. Rinviato a giudizio l'ex premier per le presunte dichiarazioni reticenti fatte dal suo legale in due processi milanesi. Bonaiuti: "Un colpo basso" Mediaset, processo per Mills e Berlusconi "Corruzione in atti giudiziari" Il processo partirà il 13 marzo a Milano. Pesa l'incognita della Cassazione dove la difesa del Cavaliere ha presentato istanza di ricusazione del gup Paparella ![]() MILANO - Silvio Berlusconi è stato rinviato a giudizio, con l'accusa di concorso in corruzione in atti giudiziari, per la vicenda delle presunte dichiarazioni reticenti fatte dall'avvocato inglese David Mills in due processi milanesi. La decisione è stata presa dal gup Fabio Paparella che, con la stessa accusa, ha mandato a giudizio anche Mills. I due verranno processati, a partire dal 13 marzo prossimo, dai giudici della Decima sezione penale del Tribunale di Milano. ![]() ![]() ![]() David Mills In particolare, secondo l'accusa, Berlusconi avrebbe 'comprato', pagando 600mila dollari, la falsa testimonianza del legale inglese per essere favorito nel processo All Iberian e in quello sulle presunte tangenti alla Guardia di Finanza. Si tratta di un'inchiesta stralcio rispetto al filone principale relativo alle presunte irregolarità nella compravendita dei diritti televisivi da parte di Mediaset. Secondo il legale di Silvio Berlusconi, Nicolò Ghedini, il rinvio a giudizio del Cavaliere è "tutto come da copione, una decisione annunciata". L'avvocato storico dell'ex premier contesta il fatto che il gup non abbia aspettato la decisione della Corte di Cassazione su un ricorso su un'istanza presentata dalle difese nella quale si chiedeva la ricusazione del giudice perché si era già espresso in altri procedimenti che riguardavano il leader di Forza Italia. "Il gup ha deciso di non aspettare la decisione della Cassazione come gli ha chiesto il pm ma si è contraddetto dal momento che, in precedenza, aveva affermato che avrebbe atteso la pronuncia della Suprema Corte". ![]() (30 ottobre 2006)
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