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TROPPE MULTE

Post n°469 pubblicato il 21 Novembre 2006 da fra.gas
 
Tag: BOLOGNA

immagine   TRAFFICO immagine

Troppe le multe da notificare immagine
Un milione di euro in più alle Poste

Non sono state sufficienti le cifre stanziate sul Bilancio 2006, visto il boom delle contravvenzioni per violazioni al codice della strade dopo l'introduzione delle telecamere Sirio, Rita e dai semafori Stars
immagine

TRAFFICO Bologna, 20 novembre 2006 - In attesa di maggiori incassi sulla sosta delle auto, il Comune di Bologna e' costretto a dare un milione di euro in piu' alle Poste per la consegna delle multe ai cittadini. Non sono infatti state sufficienti le cifre stanziate sul Bilancio 2006, visto il boom delle contravvenzioni per violazioni al codice della strade "moltiplicate" con l'introduzione delle telecamere Sirio, Rita e dai semafori Stars.

Con una determinazione dirigenziale della Polizia municipale, firmata dal comandante Romano Mignani e resa esecutiva il 15 novembre, Palazzo D'Accursio ritocca infatti il budget assegnato a Posteitaliane per il recapito delle multe a casa: un milione di euro in piu', visto che le somme stanziate sull'anno in corso "risultano insufficienti a far fronte al fabbisogno del contratto in essere".

Bologna

COMUNE E FINANZIARIACofferati aspetta la manovra
e non presenta il bilancio

Il sindaco ha annunciato di voler attendere le modifiche della manovra in Senato, che porterebbero ridurre fino a un terzo l'entità della manovra municipale

COMUNE E FINANZIARIA Bologna, 21 novembre 2006 - "Credo che il Governo dovrà prendere in seria considerazione l'ipotesi di spostare i termini della presentazione dei bilanci". Lo ha detto il sindaco di Bologna Sergio Cofferati annunciando l'intenzione di non varare per ora il bilancio comunale.

La decisione è stata ufficializzata stamane al termine della riunione della Giunta. Tecnicamente l'amministrazione emiliana andrà quindi all'esercizio provvisorio. La presentazione del bilancio avverrà a gennaio, il che consentirà di attendere la versione definitiva della Finanziaria che uscirà dal Senato.

Da alcuni emendamenti in discussione a Palazzo Madama, infatti, Bologna attende benefici che potrebbero ridurre fino a un terzo l'entita' della manovra municipale, che si aggira sui 26 milioni di euro.

LA SVOLTA

In arrivo la 'Grande Bologna'
Sarà una città metropolitana

Il Governo darà un apposito ddl nell'ambito del nuovo Codice delle autonomie. L'annuncio ufficiale dal sottosegretario all'Interno Alessandro Pajno. L'iter potrebbe concludersi entro un anno e il super-ente includerà l'intera provincia

Bologna, 20 novembre 2006 - Bologna torna nei piani del Governo come una delle città metropolitane che nasceranno con il nuovo Codice delle autonomie. "Il Governo farà un ddl per la costituzione di nove aree metropolitane fra cui è inclusa Bologna", ha infatti detto il sottosegretario all'Interno Alessandro Pajno, intervenuto a un convegno sul tema del decentramento amministrativo, ospitato nella sala consiliare del Comune.

L'ipotesi allo studio è quella di una Grande Bologna (Unione metropolitana) comprendente il capoluogo e il primo hinterland, così come vuole Palazzo D'Accursio, all'interno di super-ente che abbracci tutta l'attuale Provincia - Imola compresa - per le competenze più generali.

Sulle città matropolitane, ha spiegato ai cronisti l'esponente dell'esecuvivo Prodi, "c'è un'esperienza che risale alla legislazione del 1990 che non può essere ignorata". Si torna dunque (scartata l'ipotesi di un club ristretto di città in auge quest'estate, alle nove aree metropolitane), in cui Bologna figura assieme a Torino, Milano, Genova, Venezia, Firenze, Napoli, Palermo. A queste si aggiunge Roma con l'ordinamento speciale di Capitale della Repubblica.

Il Governo dovrebbe inserire questa scelta in un prossimo ddl delega sugli enti locali, il cui iter potrebbe concludersi nell'arco di un anno circa. "Sono molto soddisfatto -immagine dice il senatore Ds ed ex sindaco Walter Vitali - è stata accolta un'istanza che facemmo nelle commissioni congiunte di Camera e Senato, di cui fui relatore".

Una mobilitazione cominciata qualche mese fa, quando sembrò profilarsi l'esclusione di Bologna dalle città metropolitane. Ma ora bisognerà vedere "quale sarà la finanza" del nuovo ente. Una volta che ci sara' la legge, saranno intanto gli enti locali a fare la proposta di organizzazione.

LAVORI IN CORSO

Tangenziale: cantieri fino al 30 novembre

L'intervento per la realizzazione della terza corsia sull'A14 comporterà la chiusura notturna del tratto compreso tra lo svincolo 7 Bis strada statale 64 per Ferrara e lo svincolo 8 Fiera-Viale Europa

LAVORI IN CORSO Bologna, 20 novembre 2006 - I lavori sulla Tangenziale di Bologna proseguiranno fino alla fine di novembre, per 11 notti consecutive, sabato e domenica comprese, fino a giovedì 30 novembre.

In particolare i lavori, connessi alla riqualificazione della Tangenziale ed alla realizzazione della Terza Corsia Dinamica in A14, comportano la chiusura notturna, dalle ore 22 alle 6, del tratto compreso tra lo svincolo 7 Bis «strada statale 64 per Ferrara» e lo svincolo 8 «Fiera-Viale Europa», in entrambe le carreggiate.

Come di consueto, sulla viabilità cittadina verrà indicato l'itinerario alternativo da seguire. Il programma di lavori è stato comunicato al Compartimento della Polizia Stradale, all'Anas, al Comune ed alla Provincia di Bologna, alla Polizia Municipale ed ai Carabinieri, ai Vigili del Fuoco, a Bologna Fiere e all'aeroporto Marconi. La notizia verrà riportata sui pannelli a messaggio variabile.

IL CASO

Consulenza di Pavarini sotto esame
'Report' fa le pulci alla giunta

Il programma della giornalista immagine Milena Gabanelli indaga sulle consulenze esterne: quella di Pavarini, costata 100mila euro, avrebbe soltanto evidenziato 'grosse lacune' rispetto al mondo giovanile limitandosi a sottolineare che serve più 'collaborazione tra Comune, polizia ed altri enti'

Bologna, 20 novembre 2006 - Un "originale suggerimento" , quello di riformare il corpo di polizia municipale e di far collaborare vigili e forze dell'ordine, "da 100 mila euro. I bolognesi ringraziano assieme a Pavarini", Milena Gabanelli, la giornalista conduttrice di Report,immagine il programma giornalistico di Rai Tre, riassume cosi' quello che ritiene senso, scopo e impatto della consulenza affidata da Palazzo D'Accursio a Massimo Pavarini, finita nella puntata di ieri sera sui costi della politica in varie zone d'Italia.

immagine



Il servizio su Bologna segue l'intervista all'assessore regionale,immagine Luigi Gilli, sulla "rottamazione" di alcuni dirigenti da parte della Regione, e si apre ricordando che, tra i primi atti da sindaco, Cofferati promise di valorizzare le professionalita' interne all'amministrazione. E Cofferati stesso conferma che e' stato tenuto fede all'impegno: "L'amministrazione precedente spendeva 5,5 milioni di euro in consulenze. Noi siamo a 4 milioni e ridurremo ancora di piu'". immagine

Pochi istanti e appare in video l'ex assessore al Bilancio Gianluca Galletti (oggi consigliere comunale Ltb e deputato Udc) che ribatte: "Non e' vero, ha continuato a prendere gente da fuori" e fa l'esempio del suo staff. La palla ripassa così al sindaco che chiarisce che i suoi collaboratori di Palazzo D'Accursio hanno vissuto la stagione della campagna elettorale e si e' "valutato la loro professionalita'" dopodiche' "sono state confermati".

Report fa l'esempio del costo di uno di loro: 600 mila euro per Massimo Gibelli fino alla fine del mandato amministrativo. Il contratto all'uomo che segue storicamente la comunicazione del sindaco va fino al termine del mandato. Poi le telecamere di Report si spostano su piazza Verdi, sulle facce arrabbiate dei residenti che non dormono di notte e polemizzano con i ragazzi. immagine

A fare da "ciceroni" personaggi come Giuseppe Sisti di "Stop al Degrado" e Otello Ciavatti, del comitato Piazza Verdi e dintorni. E si arriva cosi' a Pavarini e a una domanda: cosa scrisse nel dossier per il Comune? L'ex superconsulente del sindaco ricorda di aver indicato alcune "lacune piu' grosse" della citta' rispetto al mondo giovanile e in particolare "l'atrofizzazione dell'offerta per i giovani" che finisce per restringersi al solo "mercato". Mancando centri giovanili, i ragazzi si riversano nelle vie dei pub e in piazza Verdi. Galletti si inserisce e ricorda: quella consulenza e' costata "1.500 euro al giorno...".

immagine Pavarini non fa fatica a dire di aver incassato 42 mila euro netti e di aver tratto, dal suo punto di vista, "dei benefici" da quella consulenza. Commento di un residente: "Una baracca di soldi spesi male".

Poi tocca a Cofferati indicare il senso di quel dossier: Pavarini ha "segnalato alcuni problemi dell'organizzazione interna del Comune e alcuni limiti delle strutture" dell'amministrazione, tra cui l'organizzazione della Polizia municipale. C'e' poi un aspetto, segnalato da Pavarini, che Cofferati ha deciso di raccogliere con forza: "Credo molto alla collaborazione tra Comune, Polizie di stato e altri enti, come l'Universita', perche' il lavoro fatto assieme e' piu' efficace". Gabanelli chiosa: un originale suggerimento da 100 mila euro.

immagine
Chiesa di Bologna
Il Vicario Episcopale per la Cultura e la Comunicazione
 

Con la breve riflessione allegata a questo messaggio, mi permetto di invitarLa ad un seminar
un pomeriggio di riflessione e dialogo sul tema:
«Linguaggio e realtà: approcci tecnico-scientifici 
o/e congetturali», presso l’Istituto Veritatis Splendor (via Riva di Reno 57 – Bologna),
sabato 25 novembre p.v. dalle 15 alle 19.

L’invito è rivolto evidentemente a tutte le persone interessate e la partecipazione è aperta e gratuita. Il seminar è offerto con particolare attenzione ai docenti di materie scientifiche e umanistiche delle scuole medie superiori e dell’università, agli studenti universitari, ai cultori
delle materie scientifiche e umanistiche, agli operatori culturali maggiormente interessati ad
un tema oggi così rilevante, per iniziare a ricercare insieme il senso dell’unità della conoscenza umana nell’attuale problematica situazione di divaricazione tra indagine scientifica e sapere umanistico.

Il pomeriggio di riflessione e dialogo si svolgerà secondo il seguente programma:

 

ore 15,00          accoglienza e presentazione del lavoro (Mons. Lino Goriup, vicario episcopale 
per la cultura e la comunicazione nell’Arcidiocesi di Bologna e vicepresidente del Comitato Direttivo dell’Istituto Veritatis Splendor);

ore 15,15          brevi relazioni introduttive al dialogo:

     -         prof. Mario Compiani (fisico, Università di Camerino);

     -         dott. Daniele Benini (psicologo, Bologna);

     -         prof. Maurizio Malaguti (filosofo, Università di Bologna);

ore 16,15          breve intervallo

ore 16,30          dialogo libero

ore 18,30           .conclusioni e prospettive di eventuali ulteriori incontri

 

Attendendo con fiducia la partecipazione di molti amici e amiche per rendere lo scambio più ricco e fecondo, La saluto con cordialità augurandoLe ogni bene.

 

In Gesù vivo

 

Mons. Lino Goriup

immagine Indagine scientifica e sapere umanistico sembrano, nel contesto culturale odierno e ormai da molto tempo, non potersi più incontrare e dialogare in maniera costruttiva dentro un orizzonte comune di ricerca della verità. Le “due culture”, quella scientifica e quella umanistica, offrono i loro contributi di ricerca e sviluppano processi didattici, nelle scuole medie superiori e nelle università, senza interazione e forse senza neppure la possibilità di una qualunque forma di scambio; paiono correre su percorsi paralleli che non riescono a incontrarsi. Il metodo scientifico applicato nell’attività di ogni singola disciplina, con la sua metodica ricerca dell’esattezza nell’interrogazione della realtà in tutte le sue manifestazioni, ha raggiunto risultati di una positività difficilmente trascurabile; eppure l’epistemologia moderna e contemporanea nonché la condizione concreta della ricerca scientifica pongono, all’interno stesso dell’attività degli scienziati, seri interrogativi sul “senso” della stessa. Le discipline umanistiche, i saperi umani che si interrogano per propria natura sul “senso” della realtà, appaiono agli occhi degli scienziati privi di quel rigore che solo garantirebbe ad ogni acquisizione di conoscenza la certezza di verosimiglianza e quindi di comunicabilità oltre che di verificabilità. L’assenza quasi totale di dialogo e di scambio, il rischio di una reciproca mancanza di stima, l’insufficienza della collaborazione nella ricerca, rischia di allontanare sempre di più le “due culture”, con ricadute nefaste sia nell’ambito dell’indagine che in quello della didattica; scienza e cultura umanistica, l’una senza l’altra, rischiano di rinchiudere in un pericoloso “specialismo” e in una forma di “schizofrenia culturale” le giovani menti di coloro che si avvicinano negli anni dell’adolescenza ai fondamenti del sapere. Tale divaricazione si prolunga poi nella formazione universitaria rendendo le giovani generazioni culturalmente più povere e incapaci di confronto con il diverso da sé. Molti sono i problemi metodologici e di contenuto che andranno posti nel momento in cui le “due culture”, da tempo non comunicanti, decideranno di incontrarsi: la verità e il suo statuto, la questione del soggetto e dei fondamenti delle singole discipline, ecc. Ma prima di affrontare i singoli aspetti problematici, è importante ritrovare il senso dell’urgenza dell’incontro e dello scambio tra le “due culture”. La testimonianza di papa Benedetto XVI e i suoi ricordi di docente universitario sono un utile richiamo ed un prezioso suggerimento: «Ci si incontrava prima e dopo la lezione nelle stanze dei docenti. I contatti con gli storici, i filosofi, i filologi e naturalmente anche tra le due facoltà teologiche erano molto stretti. Una volta in ogni semestre c’era un cosiddetto dies academicus, in cui professori di tutte le facoltà si presentavano davanti agli studenti dell’intera università, rendendo così possibile un’esperienza di universitas – l’esperienza, cioè, del fatto che noi, nonostante tutte le specializzazioni, che a volte ci rendono incapaci di comunicare tra di noi, formiamo un tutto e lavoriamo nel tutto dell’unica ragione con le sue varie dimensioni, stando così insieme anche nella comune responsabilità per il retto uso della ragione – questo fatto diventava esperienza viva.» (Benedetto XVI, Discorso all’Università di Regensburg, 12 settembre 2006).

bologna@domenicocella.it

 
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