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« I Cuori di Luce    (favola)I Cuori di luce........3 »

I cuori di luce ....2

Post n°67 pubblicato il 23 Febbraio 2007 da GIOGIU06

C’era Hans, un bimbo tedesco, il cui nonno era stato un soldato nelle ss.

La luce aveva colto Hans  nella culla di vimini in cui la mamma Ingrid lo aveva adagiato. Così Hans, fin dalla prima notte del suo essere sulla terra, aveva potuto vagare fra le stelle.

A cavallo del suo fascio di luce aveva incontrato il suo alter ego. Egli era un capitano d’industria, affaticato da mille problemi e difficoltà. Insieme si erano riposati su di un cono di luce e il bimbo era stato cullato dalle braccia dell’uomo che l’indomani si era svegliato sereno e pronto ad affrontare i numerosi problemi della sua azienda.

 

C’era Mary, nata da una relazione tra un uomo bianco e una donna di colore. Mary volò su una stella fin dalla prima notte e conobbe la sua alter ego Pauline.

Pauline era una donna che anelava a un mondo di pace.

Mary si accoccolò vicino a Pauline e la donna da subito provò un gran senso di pace.

 

C’era Mustafà nato da una coppia di emigrati dall’est. Gente dignitosa che a fatica era riuscita a sistemarsi in occidente. Lavorando con costanza essi ora vivevano sereni e avevano coronato il loro sogno di avere un bimbo.

Mustafà, cavalcando il suo fascio di luce andò a conoscere Pierre, un artigiano che scolpiva il legno e lavorava anche diciotto ore al giorno. Pierre ascoltava la radio mentre lavorava e a volte interveniva nelle trasmissioni che mettevano in onda gli ascoltatori.

Mustafà gli tese le braccine e Pierre che era di pelle scura, perché molti anni prima era venuto in Europa dal Libano, fu felice e una grande serenità lo avvolse, lui che non aveva mai avuto figli.

 

C’era Igor, un trapezista che, dopo il lavoro nel piccolo circo che dirigeva, quella sera era andato a letto presto nella sua roulotte.

Poca gente quella sera era andata allo spettacolo e le entrate quindi erano state scarse. Come fare a dare da mangiare a tutti i suoi circensi e agli animali?

Il sonno infine lo colse e si ritrovò appeso a una fune luminosa che piroettava nell’aria insieme a Liu, un bimbo cinese che gli si stringeva la petto.

Igor si sentì improvvisamente felice e pensò che l’indomani avrebbe fatto lo spettacolo all’aperto, così forse la gente del paese sarebbe uscita dalle case e sarebbe accorsa a vederlo. L’indomani nella piazza del paese splendeva il sole e Igor fece il suo spettacolo all’aperto e ben presto Buc, il San Bernardo del circo, fu soddisfatto, perché il gran cesto che gli avevano dato in consegna, fu colmo di monete.

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