LA FESTA DEL LAVORO,
o dei lavoratori è una festività che viene celebrata il 1° Maggio di ogni anno che intende ricordare l'impegno del movimento sindacale ed i traguardi raggiunti in campo economico e sociale dai lavoratori.
L'origine della festa risale ad una manifestazione organizzata negli Stati Uniti dai Cavalieri del Lavoro (Knights of Labor, associazione fondata nel 1869) a New York il 5 settembre 1882. Due anni dopo, nel 1884, in un'analoga manifestazione i Cavalieri del Lavoro approvarono una risoluzione affinché l'evento avesse una cadenza annuale. Altre organizzazioni sindacali affiliate all'Internazionale dei lavoratori - vicine ai movimenti socialisti ed anarchici - suggerirono come data della festività il primo maggio.
In Italia la festività fu soppressa durante il ventennio fascista - che preferì festeggiare una autarchica festa del lavoro italiano il 21 aprile in coincidenza con il Natale di Roma - ma fu ripristinata subito dopo la fine del conflitto mondiale, nel 1945. Nel 1947 la ricorrenza venne funestata a Portella della Ginestra (PA) quando la banda di Salvatore Giuliano sparò su un corteo di circa duemila lavoratori in festa, uccidendone undici e ferendone una cinquantina.
I sindacati italiani CGIL, CISL e UIL organizzano annualmente a Roma un concerto per celebrare il primo maggio dall'anno 1991 a cui partecipano annualmente centinaia di migliaia di persone.
Quest'anno il comune di Leverano (LE), in concomitanza con la festa dei lavoratori, ha patrocinato la Giornata Mondiale contro RAZZISMO e OMOFOBIA. Manifestazione organizzata dall'associazione culturale "Hey That's Amore" di Galatone (LE), con musica e dibattiti.
Una nota di merito va sicuramente all'amministrazione ed al sindaco Durante per avere voluto questo evento mostrando un alto segno di civiltà, che vuole contribuire al superamento dei vecchi "steccati" culturali che vogliono i "diversi", immigrati ed omosessuali cittadini discriminati e di serie "B". Il primo maggio sia quindi un giorno di festa per tutti i lavoratori e lavoratrici, ma anche un giorno di cultura, di emancipazione, di tolleranza e di pace.
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Una fase costituente. E' questo che ci attende nei prossimi mesi. E' il momento di farsi promotori di una grande apertura e discussione politica che deve avere al centro della riflessione una reale fase di rinnovamento e cambiamento del panorama politico italiano.
Cambiamento significa innanzitutto rinnovamento della classe dirigente. E' ora di mandare a casa un ceto politico immobile da trent'anni.
Ed anche nel territorio bisogna superare quei califfati locali appiattiti sui loro privilegi, quando non sono collusi col malaffare.
Abbiamo voglia di una società libera e giusta che, metta il morso ai signori predatori di risorse pubbliche.
Immaginiamo gli ospedali accoglienti ed efficienti, la scuola autorevole e formativa, il lavoro ai giovani, alle donne, stipendi dignitosi, pensioni che consentano di arrivare a fine mese.
Immaginiamo anche gli studi dei medici convenzionati aperti , avvocati onesti con parcelle chiare, notai meno esosi.
Immaginiamo Le banche meno ladre, le compagnie di assicurazioni controllate, i petrolieri onesti.
Immaginiamo l'energia pulita, l'acqua pubblica a costi controllati, la casa ai più bisognosi.
Immaginiamo le città pulite e ordinate, tanto verde pubblico, trasporti pubblici ed efficienti, insomma immaginiamo un mondo a misura d'uomo e non a misura del profitto senza limiti.
Tutto ciò è possibile se sapremo aprire al nuovo che avanza, del quale, ne sono convinto si potrà rallentare ma non arrestare!
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Leverano, finalmente, sembra abbia inserito la quarta sul fronte dello sviluppo del territorio deliberando importanti iniziative tese ad infrastrutturare il comune con la creazione di una nuova zona artigianale e di un importante impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica. Queste due creazioni, interagiscono fra di loro per creare condizioni produttive e commerciali a costi più bassi rispetto gli standard attuali. Un modo giusto di amministrare con lungimiranza negli interessi delle categorie interessate. Per avere il senso dell'innovazione amministrativa, bisogna andare indietro nel tempo, quando si è fatta la prima zona artigianale a Leverano, che per la sua completa realizzazione ci son voluti ben 25 anni, per il "gioco" degli interessi particolari, perseguiti dai vari amministratori che non guardavano certamente allo sviluppo del territorio. Oggi, grazie alla consapevolezza dell'importanza dello sviluppo economico della collettività, ma anche alla sensibilità di questi amministratori sarà possibile realizzare in tempi brevissimi la seconda zona artigianale di Leverano dove si potranno insediare imprenditori che daranno sviluppo economico e occupazionale di cui si ha tanto bisogno. Certo non dobbiamo fermarci solo a quanto sopra, ma bisogna rilanciare subito nella direzione a noi più naturale, ovvero il turismo, che vede la dorsale Leverano-Porto Cesareo la più adatta ad ospitare alberghi, ristoranti, aree parcheggi per roulotte e quant'altro serve ad un turismo di massa, che tenga naturalmente conto dell'impatto ambientale, del risparmio energetico, della viabilità, della salvaguardia delle peculiarità originarie del territorio ecc. ecc. Avanti così a passi rapidi e senza tenere conto delle strumentalizzazioni che inevitabilmente ci saranno per via di quell'autolesionismo che caratterizza alcuni cittadini che per fortuna sono una esigua minoranza. Salvatore Miri
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LA società contemporanea è la somma di tutte le scelte che dagli albori dell'esistenza umana ad oggi sono state compiute.
Non c'è alcun dubbio che il risultato ottenuto è una crescita esponenziale che ha portato l'uomo davanti alla soglia del potere sulla vita e sulla morte intese così come le conosciamo oggi, ovvero, la materia animata. Penso alla decodificazione del genoma umano che ormai consente di creare la vita attraverso la manipolazione tecnologica.
Tutte queste "conquiste" hanno avuto un costo così alto che è impossibile quantificarlo e il "debito" che abbiamo ancora nei confronti della natura non è stato ancora pagato, basti pensare alle enormi quantità di rifiuti tossici sotterrati o ammarati in ogni parte del mondo, alle scorie nucleari radioattive che continueranno a mietere vittime per milioni di anni.
Non possiamo andare oltre coi vecchi sistemi, se non a costo di una propabile catastrofe che vedrà la scomparsa della specie umana su questo pianeta. E' necessario cambiare completamente la politica energetica, rivolgendoci alle fonti rinnovabili, pulite ed inesauribili.
IL SOLE, tiene in vita la Terra e col sole si potrà salvare l'umanità. Grazie alla tecnologia, in continua evoluzione, già oggi è possibile produrre energia in considerevole quantità grazie al fotovoltaico e ci stupisce la resistenza verso questa opportunità da parte di minoranze di cittadini che di fatto si schierano con coloro che non badano alle persone, ma solo al profitto.
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Inviato da: mimich
il 29/04/2010 alle 22:36
Inviato da: bi.lancia
il 07/09/2009 alle 17:55
Inviato da: amliv56
il 07/09/2009 alle 17:41