Leverano

Si è tenuta a Leverano un'assemblea pubblica per dibattere della seconda zona artigianale che sarà realizzata per volontà dell'amministrazione comunale guidata dal sindaco Cosimo Durante.

Sicuramente un fatto di notevole importanza democratica che non avrebbe avuto altro rilievo se non per una novità storica: nel manifesto che invitava i cittadini alla partecipazione, i loghi dei partiti che indicevano tale assemblea.

L'evento storico era rappresentato dalla presenza del partito della Rifondazione Comunista insieme al PDL, che ha lasciato stupefatti non pochi cittadini, i quali si sono chiesti subito, cosa c'entra il PRC con il PDL? C'è lo siamo chiesto pure noi dell'Italia dei Valori.

Come era facile prevedere l'assemblea si è rivelata inconsistente sotto il profilo politico-amministrativo e ricchissima sotto il profilo dell'invettiva contro il "nemico" d'abbattere, che in questo caso è rappresentato dal sindaco e dalla giunta in carica.

A questo scopo è emerso l'ex sindaco di Leverano Gino D'Elia, il quale ha teorizzato scenari machiavellici sulla circonvallazione, sulla seconda zona artigianale e sul parco comunale di Padula Cupa.

Queste tre infrastrutture, sono molto importanti per un comune come il nostro, che guarda allo sviluppo del territorio e delle sue aziende, al miglioramento della viabilità e sopratutto alla vivibilità. I copromotori di questa assemblea lo sanno benissimo e non avendo argomenti politici credibili mettono insieme esperienze politiche storiche opposte, ed usano la demagogia per ingannare i propri elettori.

Lealtà è quello che auspichiamo fra tutte le forze politiche, in fondo si tratta di mettersi al servizio della collettività.

Salvatore Miri