GENTLEMEN'S AGREEMENT:
Anno nuovo, grafica nuova, ma tutto il resto è rimasto sostanzialmente immodificato. Ricordo a tutti che, sebbene il mio nickname non prometta nulla di buono, questo non è un blog dedicato al bdsm e/o a nessuno degli argomenti ad esso più o meno attinenti. Qui esprimo liberamente solo mie personalissime opinioni sugli argomenti più disparati e, mi spiace, ma qui non vedrete mai tette e culi femminili (o maschili - giusto per essere politically correct). Per colpa di qualcuno non si fa più credito a nessuno, ergo, per colpa di qualcuno, che ha usato il mio blog per cercare una facile e vigliacca rivincita, gli interventi degli utenti sono ora moderati dal sottoscritto, spiacente. Anche qui valgono le stesse regole per la lista nera che ho enunciato nel mio profilo, per cui... occhio.
Questa è una cosa che tutti dovrebbero conoscere, per cui la lascio qui .
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Post n°16 pubblicato il 28 Ottobre 2007 da D_E_S_A_D_E
Mio padre nel 1947 partì per il Sudamerica come tanti altri italiani in cerca di fortuna. Figlio poverissimo della campagna italiana, ebbe due fortune e due ricchezze. La prima fortuna: essere nato nel 1925, quindi troppo giovane per combattere all'inizio della seconda guerra mondiale. Seconda fortuna: quando ebbe l'età giusta fu richiamato per combattere, ma fu richiamato da una Marina senza più navi e senza più nafta. Fu quindi rimandato a casa perchè già lavorava in una fabbrica di interesse militare. Prima ricchezza: lavorando acquisì la specializzazione di tornitore. Seconda ricchezza: aveva uno zio proprietario di un'officina che lo aspettava in Argentina. Quindi racimolò i soldi del biglietto e via, partenza da Genova, viaggio in terza classe, avete presente Titanic di De Gregori? Si ma lui arrivò, rimase parecchi anni e poi tornò a cercarsi una moglie dei paesi suoi, e portò con sè il suo bagaglio di sudati soldi (pochi) e di ricordi (troppi) sfoderati ad ogni occasione, senza magari pensare se certe storie le avesse già raccontate cento altre volte. Una di quelle storie però colpì più di tutte la mia fantasia di bambino, una storia che per me aveva dell'incredibile. Laggiù in Sudamerica, mi raccontava lui, avevano talmente tanto grano che lo bruciavano nelle locomotive al posto del carbone. Io sono sempre stato inappetente, per farmi mangiare mia madre doveva inventarsi ogni giorno qualcosa e uno dei trucchi che usava più spesso era il ricatto morale: "In Africa i bambini muoiono di fame", mi diceva spazientita, anzi me lo urlava, più o meno tre o quatro volte alla settimana. Io già a quei tempi ero un bastardello che non te lo dico, e imparai quasi subito a dirgli: "allora prendi questa schifezza e mandagliela". Però che i bambini in Africa morissero di fame lo sapevo anche io e quindi per me pensare che qualcuno bruciasse il grano, con cui si fa il pane, per farci camminare le locomotive, sembrava uno spreco incredibile. Gli anni passano, sessanta per l'esattezza, ma la storia mica cambia. In Africa i bambini continuano a morire, e le locomotive continuano ad andare a grano (quasi). Prima che qualcuno mi prenda per matto sarà il caso che io mi spieghi. Ormai tutti sappiamo, dai giornali, dalle TV e dall'esperienza comune che comprare pasta e pane sta diventando sempre più caro, e ogni giorno partono el denunce, le inchieste, e in TV ci spaccano i maroni accusando questo o quello di speculare o di rubare, ma nessuno ci vuol dire la verità. E allora come al solito ve la dico io. Qualche speculatore c'è, anche qualche ladro c'è, siamo italiani, non ci meravigliamo per questo, dovremmo semmai meravigliarci del contrario. Ciò nonostante i motivi dei rincari sono altri, anzi un altro motivo, uno solo. Quale? Semplice: le locomotive che vanno a grano, ma più che le locomotive le macchine. Il fatto è che a livello mondiale i cereali stanno diventando sempre più rari. Perchè ? Perchè il petrolio costa 90 dollari al barile, e non prendetemi per matto. Con i cereali si fa il biocarburante, ma per fare un litro di biocarburante di cereali ce ne vogliono tanti, tantissimi. Allora nelle nazioni produttrici di cereali le piantagioni di grano vengono sostituite da piantagioni di mais, più produttive, quindi il grano per alimentazione sta letteralmente scomparendo e oplà, ecco spiegato l'aumento dei prezzi. E questo è solo l'inizio, non è una minaccia, è una promessa e come al solito attendo smentite. Siamo alle solite, noi italiani beoti, governati da politicanti beoti, siamo come sempre cornuti e mazziati: caro il petrolio, caro il grano, magari cominceranno a fare benzina anche con il vino e sarà veramente la fine. Altro che polenta la carne dei poveri, tra un pò nemmeno la polenta potremo mangiare, perchè mais per polenta non ce ne sarà più. Contenti? Sicuramente no, ma almeno sapete come stanno le cose. Certo il sapere non ci riempirà la pancia e le tasche ma con chi vogliamo prendercela? Ognuno ha quello che si merita, e tutto questo ce lo meritiamo, perchè certe persone a comandare ce le abbiamo messe noi. Ci aspettano tempi durissimi, ma sono sicuro che alle prossime elezioni andremo comunque a votare come abbiamo sempre fatto. Come tanti pecoroni, guardando solo agli interessi immediati e senza pensare a nient'altro. Beh io mille metri quadri di giardino ce li ho e tre o quattro di sacchi di grano ce li tiro fuori, per me bastano, per cui io potrò votare a chi mi offrirà di più. Ma voi... voi che abitate in quegli sterminati condomini, voi che avete si e no due vasi sul davanzale, forse fareste meglio a usarlo diversamente il vostro voto, perchè chi va in giro in bicicletta, mangia poco e vota sempre uguale... o è cinese o non capisce una cippa lippa. Avvisati... |
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Mi fa un pieno di pane?
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