Creato da D_E_S_A_D_E il 17/09/2007

Sado Caustico

Ne ferisce piu la penna che la spada.

 

 

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Scontro di inciviltà

Post n°25 pubblicato il 28 Dicembre 2007 da D_E_S_A_D_E
 

"In quei libri o ci sono cose già presenti nel Corano, o ci sono cose che del Corano non fanno parte: se sono presenti nel Corano sono inutili, se non sono presenti allora sono dannose, quindi in ogni caso vanno distrutte". Queste sono le parole con le quali, secondo una leggenda, tra il 634 e il 644 il Califfo Omar ordinò al suo generale Amr ibn al As la distruzione di ciò che rimaneva della Biblioteca di Alessandria. Cosa c'entra tutto ciò con l'omicidio di Benazir Buttho? Semplice, l'assassinio della prima donna che abbia mai governato una nazione musulmana, come l'incendio della più grande biblioteca mai esistita nell'antichità, trovano le loro radici nella ignoranza e nella inciviltà di chi non riesce ad accettare il confronto tra le idee e che per imporre il proprio pensiero conosce solo le vie della violenza e della sopraffazione, in una parola: della tirannia.

Come religione l'Islam si affermò in un periodo di profondi disagi e mutamenti, subito dopo la guerra Bizantino Persiana, dalla quale entrambi i colossi uscirono a pezzi. Non a caso le Sure del Corano furono dettate a Maometto dall'Arcangelo Gabriele, l'Angelo con la spada, in Medio Oriente il disordine e il disorientamento dilagavano, c'era bisogno di qualcosa di forte e sicuro a cui aggrapparsi. Per questo motivo l'Islam contiene al suo interno disposizioni pesantemente sanzionatorie, che però andrebbero lette alla luce del periodo in cui furono scritte, le parole dovrebbero essere inquadrate nella loro cornice storica, cosa che invece dimenticano di fare gli intolleranti e gli estremisti, ma sopratutto gli ignoranti. Interpretare presuppone sapere, conoscere, ma gli adepti delle ideologie più estremiste sono per la maggior parte rozzi ed incolti, a volte persino analfabeti, e ciò nonostante si arrogano il diritto di insegnare in scuole coraniche, come quelle dei Talebani, dalle quali non possono che uscire altri rozzi ed ignoranti, plagiati alla violenza e alla intolleranza, sulla base di una religione che non esiste, perchè l'Islam è invece una religione di amore e tolleranza.

L'Islam è inoltre una religione basata sulla logica, una logica inattaccabile, e ogni obbligo, ogni proibizione, ogni regola ha una sua spiegazione perfettamente plausibile che ne imporrebbe pertanto l'interpretazione alla luce degli eventi e dei fatti. Ad esempio: uno dei motivi per i quali il maiale è un animale impuro, sta  nel semplice fatto che la sua carne si conserva bene al fresco, ma di fresco in Arabia non ce n'è, mentre al caldo marcisce con estrema facilità e porta malattie terribili e mortali. Da qui la proibizione del maiale. Altro esempio: la poligamia non è una barbarie, è si concessa agli uomini, ma solo perchè, come ho già detto, la guerra era stata lunga e sanguinosa, c'erano molte più donne che uomini, e le donne non sposate erano destinate alla povertà o alla prostituzione. Da qui il permesso agli uomini di sposare più donne, ma solo se riuscivano a dimostrare alle famiglie di poterle mantenere. Per questo motivo gli uomini portavano doni alle famiglie delle donne che sposavano, non compravano le mogli, dimostravano di avere i mezzi necessari al loro sostentamento. Basterebbe approfondire ogni motivazione logica che ha portato alla regola, e la regola diventerebbe più umana e meno disumana.

Anche nel mondo cristiano, mille anni fa, dilagarano ideologie violente e intolleranti, i nostri Crociati partivano per la Terrasanta pronunicando le parole "uccidere un infedele non è peccato ma è la via al Paradiso". Fortunatamente però i tempi sono cambiati, il progresso e la storia hanno posto rimedio agli errori e agli orrori. Gli ignoranti dell'Islam invece sono fermi a 1500 anni fa, incuranti del corso della storia e dei tempi. Sono dinosauri che si aggirano nella storia contemporanea, e gli effetti si vedono.

Tempo fa Einstein disse: "non son con quali armi si combatterà la terza guerra mondiale ma sono certo che la quarta guerra mondiale si combatterà con pietre e bastoni". Io non ho nè le certezze nè le incertezze del genio della fisica ma di una cosa sono sicuro: la terza guerra mondiale è già iniziata ed è una guerra di religione. Basta dare uno sguardo al mappamondo e ci si accorge che in Estremo Oriente, in Medio Oriente, In Africa e persino in Europa, si combattono conflitti che oppongono un Islam disumanizzato, frutto di una lettura e parziale e totalitaria del Corano, a tutte le altre religioni, in primo luogo le confessioni Cristiane. Ma sempre guardando il mappamondo ci si accorge che i conflitti dilagano dove la piaga dell'ignoranza è endemica. Non si pensi però che l’ignoranza sia una peculiarità delle nazioni povere o retrograde, l’ignoranza è di casa anche e soprattutto in Occidente, in special modo negli Stati Uniti, che da sempre sono pessimi lettori della storia, e che si arrogano il diritto di avere un ruolo attivo senza avere le basi di cultura necessarie.

L’Islam è una religione che si presta a troppe interpretazioni, è soggetta ad essere distorta, non ha un vero e proprio clero, ha quindi necessità di essere mitigata e spiegata dalla parola di chi non può essere contraddetto. Da sempre, storicamente, questo ruolo mitigatore è stato appannaggio della dinastia Ashemita, esclusivamente composta dai discendenti diretti del Profeta Maometto. Quando un Ashemita parla non c’è Mullah o Ayatollah che tenga, è il verbo del Profeta che scende, e va ascoltato. Non a caso le nazioni arabe meno percorse da fermenti integralisti sono il Marocco e la Giordania, le due uniche nazioni arabe ancora rette da dinastie di pura stirpe Ashemita. L’Islam non ha una iconografia, ma ha bisogno di esempi viventi, uomini da seguire, il cui valore intrinseco vada oltre le parole e oltre le razze e persino oltre le religioni. Allora che senso ha avuto voler esportare la democrazia in luoghi impregnati da una religione che con la democrazia non ha nulla a che fare?

Gli Stati Uniti hanno voluto esportare la democrazia in Iraq e in Afghanistan, per avere il loro tornaconto economico. Politica miope e ignorante, meglio avrebbero fatto e restaurare i vecchi monarchi Ashemiti, che dapprima con pugno di ferro e poi con illuminata comprensione avrebbero posto le condizioni per la pace e magari avrebbero esportato, loro si, un messaggio unificatore del mondo islamico. L’ignoranza e l’inciviltà non si combattono con le bombe ma con i libri, la cultura e la tolleranza non si esportano come le automobili e i computers ma si insegnano, ed infine dal democrazia non va imposta, ma va testimoniata. Non so cosa altro dire, da qui non pretendo di poter cambiare qualcosa, e francamente nemmeno lo vorrei, di pallottole in vita mia ne ho già schivate fin troppe da giovane. L’unico scopo che mi prefiggo è fornire ai malcapitati lettori una chiave di lettura diversa di ciò che avviene nel mondo e augurarvi che il 2008 porti consiglio a qualche grande della terra, perchè le cose cambino sul serio.

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Commenti al Post:
orkideabianka
orkideabianka il 06/01/08 alle 17:26 via WEB
...posso dire solo...complimenti..e non m riferisco solo a questo post..
 
 
D_E_S_A_D_E
D_E_S_A_D_E il 07/01/08 alle 12:28 via WEB
Grazie, e torna quando vuoi. Un fiore.
 
ondadgl5
ondadgl5 il 06/01/08 alle 17:29 via WEB
PER QUANTO SIA IN PERFETTO ACCORDO SU CIò CHE HAI SCRITTO..CREDO CHE L'AUGURIO CHE TU HA FATTO SIA MOLTO DIFFICILE DA REALIZZARZI..E' LO STESSO CHE SI FA OGNI ANNO..ED IL CONSIGLIO ED IL CAMBIAMENTO..RESTANO NEI SOGNI..
 
 
D_E_S_A_D_E
D_E_S_A_D_E il 07/01/08 alle 12:28 via WEB
Sai... almeno nel mondo occidentale, i "grandi della terra" in definitiva sono uomini, che fanno un cammino e che siedono su certe poltrone perchè siamo noi elettori che glielo consentiamo. Usiamo il nostro potere, pretendiamo risultati e le cose cambieranno. Un fiore.
 
DocGull
DocGull il 07/01/08 alle 11:49 via WEB
L'Islam sta passando un terribile momento della sua storia, dobbiamo essere pronti ad affrontarlo senza eccessi e senza sottovaltuare un oggettiva questione, il pericolo c'è, va affrontato con la ragione e purtroppo, in certe circostanze, anche con la forza, un saluto.
 
 
D_E_S_A_D_E
D_E_S_A_D_E il 07/01/08 alle 12:25 via WEB
Sono perfettamente d'accordo con te. Il dialogo non deve mai prescindere dalla forza. E' si necessario cercare il dialogo ad ogni costo, ma con la consapevolezza che il dialogo deve portare a risultati concreti, senza i quali l'impiego della forza diventa imprescindibile.
 
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