Creato da D_E_S_A_D_E il 17/09/2007

Sado Caustico

Ne ferisce piu la penna che la spada.

 

Ultimi Commenti

D_E_S_A_D_E
D_E_S_A_D_E il 18/10/07 alle 13:51 via WEB
Biondissima amica mia dagli occhi azzuri, il mio testamento biologico, nei modi e nelle condizioni che ho spiegato sopra, non sarebbe e non è un atto di egoismo, sarebbe ed è invece solo un atto di amore verso la vita prima di tutto e verso i miei cari, verso la mia famiglia. Amo troppo la vita per poter vegetare, amo troppo i miei cari per saperli quotidianamente sofferenti per le mie condizioni. Non sopporterei mai di essere un peso per loro, mai.
 
D_E_S_A_D_E
D_E_S_A_D_E il 18/10/07 alle 13:45 via WEB
Ahem... ok, Baudelaire per scrivere queste cose doveva prima riempirsi di Assenzio fin quasi a svenirne. Ma qui noi siamo tutti sobri, spero lo stesso di te, non sapresti quindi scrivere qualcosa di tuo senza delegare ad altri? Grazie.
 
Quiprendiglischiaffi
Quiprendiglischiaffi il 18/10/07 alle 13:08 via WEB
Al lettore... La stoltezza, l'errore, il peccato, l'avarizia, abitano i nostri spiriti e agitano i nostri corpi; noi alimentiamo amabili rimorsi come i mendicanti nutrono i loro insetti. Testardi i peccati, vili i pentimenti; ci pagano lautamente le nostre confessioni e sul sentiero melmoso ritorniamo lieti, convinti d'aver lavato con lagrime miserevoli tutte le nostre macchie. È Satana Trismegisto che culla a lungo sul cuscino del male il nostro spirito stregato, svaporando, dotto chimico, il ricco metallo della nostra volontà. Il Diavolo regge i fili che ci muovono! Gli oggetti ripugnanti ci affascinano; ogni giorno discendiamo d'un passo verso l'Inferno, senza provare orrore, attraversando tenebre mefitiche. Come un vizioso povero che bacia e tetta il seno martoriato d'un'antica puttana, noi al volo rubiamo un piacere clandestino e lo spremiamo con forza, quasi fosse una vecchia arancia. Se lo stupro, il veleno, il pugnale, l'incendio, non hanno ancora ricamato con le loro forme piacevoli il canovaccio banale dei nostri miseri destini, è perché non abbiamo, ahimé, un'anima sufficientemente ardita. Ma tra gli sciacalli, le cagne, le pantere le scimmie, gli scorpioni, i serpenti, gli avvoltoi i mostri guaiolanti, urlanti, grugnenti e striscianti nell'infame serraglio dei vostri vizi eccolo là il più brutto, il più immondo il più maligno! Non si scalmana con gran gesti e grida, ma farebbe facilmente rovina della terra e in uno sbadiglio ingoierebbe il mondo. Ha l'occhio gonfio di involontarie lacrime, e sogna patiboli fumando la sua pipa. E' la Noia quel raffinato mostro, tu lettore, lo conosci ... ipocrita lettore ... mio simile fratello!" Credo che Baudlaire abbia detto tutto.
 
BLOND7169
BLOND7169 il 18/10/07 alle 11:23 via WEB
Mio caro D_E_S_A_D_E questa è una questione molto spinosa, io sono della tua stessa opinione: la vita come la morte sono sacre , non sono d'accordo però quando dici che dovremmo sentirci autorizzati a togliercela quando sapremo che questa per certo non ci piacerà. Di per sé la morte non mi fa paura ho visto spesso la vita scivolare via dagli occhi delle persone anche a me molto care ed ho imparato a rispettarla per quello che la considero: un passaggio, una tappa della nostro cammino. La vera cosa che mi sconvolge l’anima è la sofferenza, quella che ti toglie il respiro quando la provi o la vedi a chi ti è vicino e ti porta ad odiare il bello della vita. Io penso che la vita sia comunque un dono e che ognuno di noi debba affrontare delle tappe necessarie per la nostra evoluzione. Personalmente sono favorevole al testamento biologico in caso di morte celebrale, per tutti gli altri casi.. bè sono combattuta: da un lato la paura della sofferenza e dal senso della non vita (che pur vita è) che mi porterebbe a invocare la morte, dall’altro il coraggio di affrontare le conseguenze dell’ evoluzione, il prezzo dell’attuale modernità, ma non per pura pazzia ma per un qualcosa che arricchisce e fortifica il mio spirito perché io penso che non si viva una sola volta e nella prossima vita vorrei essere migliore che in questa… un bacio.
 
D_E_S_A_D_E
D_E_S_A_D_E il 18/10/07 alle 01:36 via WEB
Amica mia, si, conosco la morte, l'ho conosciuta parecchie volte, l'ho guardata in faccia, la mia e purtroppo anche quella degli altri, non ne ho paura. Chi ha paura della morte muore mille volte al giorno, ma non è di questo che parlo io, siamo off topic. La morte è si sacra, ma anche la vita lo è, ma come e fai a chiamare vita quella che invece vita non è più? Prolungare la "non vita" di chi ha espresso il desiderio di no subire l'accanimento terapeutico è un'offesa alla sacralità della vita stessa. Io rivendico un solo diritto, al mio libero arbitrio, in tutto quello che però riguardi solo me stesso. Quindo vorrei potermi togliere la vita, se la mia vita fosse in procinto di diventare una non vita, e questo lo farei senza pensarci su un attimo, ma voglio che qualcuno termini la mia vita, se io non avessi potuto farlo da solo. E' buffo, il Vaticano fa appello al libero arbitrio in ogni attività umana, per loro siamo liberi di sceglire cosa essere e cosa fare, ma non siamo liberi di morire, o di lasciar morire chi lo desidera, e allora sono stanco di panzane, sono stanco dei loro insegnamenti sui quali ritornano ogni tanto dicendo "scusateci ci siamo sbagliati", come la cretinata del "limbo" che dopo duemila anni non esiste più. Io rivendico il mio diritto a fare di me stesso ciò che voglio. Tutto qui. Ogni giorno della mia vita, quando bevo, quando fumo, quando dormo tre ore per notte, quando non mi risparmio nessuno stravizio, mi ripeto sempre: si vive una volta sola, voglio crepare come dico io. Non pretendo nemmeno che tu la pensi come me, non è questo lo spirito del mio blog. Non andrai mai in lista nera per questo, i motivi sono altri e li sai.
 
CavallaNera
CavallaNera il 18/10/07 alle 00:28 via WEB
(A costo di tornare nella tua lista nera.) Hai mai guardato tu in faccia la Morte? Ti sei mai trovato nella situazione di aggrapparti con tutto te stesso alla vita, perchè quella sola sai di avere e non ci sarà una seconda possibilità? Ci sono morti lecite e morti illecite? E se ci sono...qual è l'una e qual è l'altra? La morte cerebrale è lecita (diamole la pastiglia è giusto così); la morte del corpo e non del cervello è illecita (non ti va di stare così? ammazzati!) La Morte è sacra come la Nascita...nessuno ha il diritto di intervenire.
 
angelo.senza.veli
angelo.senza.veli il 12/10/07 alle 00:38 via WEB
si sà che la soluzione più semplice c'è l'hanno sotto gli occhi è che fanno finta di non vederla,è inutile i nostri politici fanno solo chiacchiere e curano i loro interessi da buoni propietari di azienda... non servono a nulla, fosse per me farei una rivoluzione,altro che le quattro chiacchiere di Grillo, che è già scomparso...solo rumore. comunque ho letto il file,hai perfettamente ragione...ti auguro una buona serata...un sorriso
 
D_E_S_A_D_E
D_E_S_A_D_E il 11/10/07 alle 14:40 via WEB
La soluzione c'è ed è anche semplice. Giustissima però è la tua osservazione: non con questa classe politica.
 
fatinadc
fatinadc il 11/10/07 alle 14:01 via WEB
Il solo pensare di mettere in atto un'impresa del genere, con i politici che abbiamo, è improponibile. La classe politica dovrebbe snellire le proprie spese, eliminare gli sprechi e usare la meritocrazia fra i suoi dipendenti, utilizzare meglio i mezzi che ha a disposizione per controllare le aziende private, perchè diciamolo, gli imprenditori, non tutti ci mancerebbe ma, la maggior parte, fanno la cresta sugli stipendi dei propri lavoratori e sulle tasse. Pensare che si possa trovare una soluzione è pura utopia.
 
athena1973
athena1973 il 11/10/07 alle 13:40 via WEB
SANTE PAROLE! così quando andrò in pensione magari riuscirò a vederli in galera!
 

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