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La gente, il teatro e la pseudoarte

Post n°15 pubblicato il 16 Novembre 2006 da Vlad1680
 
Tag: Arte, Teatro

E' da tanto che mi chiedo perché la gente si allontana sempre di più dal teatro e da tutte quelle forme di arte "impegnate" (passatemi il termine)
Le risposte che mi sono dato, rientravano sempre all'interno dei luoghi comuni... Le persone non hanno voglia di impegnarsi mentalmente... La gente non si sforza di capire... La gente vuole ridere e basta...

Ebbene mi sbagliavo! Ieri sera sono riuscito a capire il perché...

Sono stato invitato da un amico ad andare a vedere uno spettacolo nel quale recitava. Parliamo di un attore giovane (circa 30 anni) ma professionista da un po', col quale ho lavorato in più di un'occasione e che ritengo persona seria e di valore... quindi non uno stronzo qualsiasi!
Lo spettacolo rappresentato è stato "La lezione" di Ionesco... ma più che rappresentato, dovrei dire distrutto!
Devo ammettere che già di mio non amo i testi di teatro dell'assurdo, preferisco le storie che abbiano un significato più "evidente" (passatemi il termine anche in questo caso, stasera sono molto stanco... ;-D), ma ciò non toglie che non possa apprezzare anche cose di questo genere. Ho cercato di mantenermi obiettivo, e obiettivamente ho assistito ad uno spettacolo di circa un'ora, dove gli attori sono rimasti seduti attorno ad un tavolo, in pratica senza alcun movimento e recitando un testo senza un senso facile da cogliere, per almeno mezz'ora.
Gli attori, fortunatamente, erano tutti di ottimo livello, ma alla chiusura del sipario (oltre ad aver tirato un respiro di sollievo), mi sono chiesto: il regista in quella famosa mezz'ora, a che stava pensando? Era distratto perché si preparava a contare il numero di suicidi che ci sarebbero stati in sala?

Sono uscito da lì arrabbiato, e penso che se avessi pagato lo sarei stato ancora di più...

Io amo il teatro, anche quello non facile da capire alla prima botta... ma quando è troppo è troppo!
E' questo che allontana la gente... la scarsa qualità delle cose che vengono presentate (anche dai cosiddetti "grandi professionisti"), la difficoltà a comprendere alcune opere (quelle che puoi capire solo se hai letto quel tale libro, pubblicato in 500 copie, soltanto in polacco...), e l'arroganza di questi pseudoartisti che ti deridono e ti guardano con disprezzo se dici "Non si è capito niente".

E' vero che l'arte deve emozionare e che tecnicamente anche la noia è un'emozione... ma non credo che sia quella giusta che un'opera debba suscitare!

La gente non tornerà mai al teatro, se questa parola diventa sempre più sinonimo di "palla"!

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Commenti al Post:
laura_303
laura_303 il 16/11/06 alle 12:06 via WEB
cosa ne pensi di quanti, penso ad un regista teatrale di infimo livello che ebbi modo di conoscere ma credo appartenga ad una categoria assai nutrita, che sollazzano il proprio ego inserendo citazioni di vita personale, per di più insignificanti, in contesti inadeguati a contenerli, ma questo potrebbe essere apprezzabile se il risultato fosse lo spaesamento e non la voglia irresistibile di ridere, e poi si compiacciono chiedendo commenti a quanti, pur non avendo capito nulla, gli risponderanno...Geniale...perchè diversamente si sentirebbero ignoranti e indegni?
(Rispondi)
 
Vlad1680
Vlad1680 il 16/11/06 alle 14:30 via WEB
Penso che a volte (la maggior parte delle volte) è difficile dire la verità, soprattutto se questa è "Non ho capito"... si ha sempre la paura di fare la figura del cretino, nei confronti di chi presume di saperne di più. E' una questione di insicurezza, contro la quale mi scontro spesso anch'io... la sto superando però, pensando che alla fine l'arte è comunicazione di qualcosa, che sia un messaggio o un'emozione... se non ti è arrivato niente, neanche il significato, allora è l'artista che in qualche modo ha fallito.
(Rispondi)
palcoscenica
palcoscenica il 16/11/06 alle 15:34 via WEB
quello che dici è giusto... ma se noi ci fermassimo solo alle prime esperienze, non potremmo mai sapere se ce ne sono altre migliori o peggiori.A teatro si va anche per giudicare, e se noi non siamo disposti a vedere ogni forma di spettacolo,anche se recitata male,e a farci anche due "palle" così,come potremmo farlo??
(Rispondi)
 
Vlad1680
Vlad1680 il 16/11/06 alle 15:53 via WEB
E' vero, ma ti invito a riflettere su una cosa... quante persone ci sono che non vanno a teatro perché convinte (già come pregiudizio) di farsi due "palle" così? Se poi quelle persone le fai venire una volta e le fai annoiare, sarà ancora più difficile che ritornino in seguito. Sicuramente hai ragione quando dici che se non siamo disposti a rischiare non potremmo mai giudicare, ma penso che sia un dovere degli artisti quello di iniziare per prima cosa ad attirare le persone, e piano piano "educarle" a vedere spettacoli più difficili... ma anche più belli! ;-)
(Rispondi)
 
 
palcoscenica
palcoscenica il 21/11/06 alle 14:29 via WEB
e come si fa per attirare le persone secondo te??
(Rispondi)
 
 
 
Vlad1680
Vlad1680 il 21/11/06 alle 16:08 via WEB
Emozionando. Credo che sia il modo migliore di colpire la gente e attirarla a te, alla tua opera. Se porti una persona a teatro, la fai morir dal ridere, oppure la fai piangere, o la spaventi a morte, quella persona tornerà e lo farà con piacere, con la speranza di emozionarsi ancora una volta. Bisogna andare avanti per piccoli passi... se i programmi più seguiti sono i reality e altri generi di spazzatura, significa che le persone in generale non sono abituate a pensare a quello che vedono, ma a vederlo e basta: portare in scena spettacoli più "leggeri" (non stupidi) aiuterebbe. Si comincia così, poi si va sul complesso... che ne pensi?
(Rispondi) (Vedi gli altri 4 commenti )
 
 
 
palcoscenica
palcoscenica il 22/11/06 alle 12:56 via WEB
è giusto.. ma nn è detto che portare in scena spettacoli "leggeri" aiuti la gente ad andare a teatro, anke perchè è molto più difficile far ridere che piangere.. può darsi che la gente, proprio per vedere qualcosa di leggero, prenda un gran "grankio",invece se magari vede qualcosa di più "impegnativo", può essere che ne rimanga molto più contenta. Cn questo nn voglio dire che bisogna fare solo spettacoli pesanti, anzi, ma nn bisogna dare tutta la colpa a loro se la gente nn va a teatro. E poi nn è colpa delle opere, ma degli attori, sn loro ke nn sono in grado di metterle in scena...nn ti pare?
(Rispondi)
 
 
 
Vlad1680
Vlad1680 il 22/11/06 alle 20:19 via WEB
Mi sono spiegato male: per spettacolo "leggero" non intendo solo commedie brillanti o comiche. Anche un dramma può essere "leggero" se mantiene il ritmo in scena e alta l'attenzione del pubblico. Uno spettacolo di De Filippo, tipo "Le Voci di Dentro" non è per nulla comico, ma è un testo "leggero". Sono d'accordissimo con te quando dici che non è colpa delle opere, ma degli attori... solo che assegnerei la maggior parte delle colpe ai registi. Ultimamente vedo tanti attori di buon livello, ma pochissimi registi capaci.
(Rispondi)
 
 
 
palcoscenica
palcoscenica il 22/11/06 alle 21:43 via WEB
verissimo, oggi nn ci sn più i registi di una volta.. purtroppo oggi nn è niente più cm una volta...tutti diventano famosi o attori senza aver fatto niente...per esempio..ma Manuela Arcuri, bellissima quanto vuoi, ma sa recitare? no.. eppure la gente la adora.. bha!!!
(Rispondi)
 
 
 
Vlad1680
Vlad1680 il 22/11/06 alle 22:21 via WEB
Manuela Arcuri non l'adora nessuno (tranne quelli che vorrebbero portarsela a letto, naturalmente! ;-D)... la gente non và a vederla perché gli piace, và a vederla perché la vede in continuazione in tv, sui cartelloni pubblicitari, nei videoclip, e vuole vederla da vicino, in carne e ossa. Forse perché le persone credono che i "divi" della tv, siano delle divinità vere e proprie... non so che dirti.
(Rispondi)
Grazia_Lasciva
Grazia_Lasciva il 16/11/06 alle 21:17 via WEB
Al teatro popolare delle origini, è a quello che ci si deve riaffacciare, se si vuole che la gente torni ad andare a teatro. Il teatro deve stupire, educare, bisogna creare interazione simpatetica o questa forma d'arte s'impoverirà e resterà un giorno soltanto un dolce, ma obsoleto ricordo.
(Rispondi)
 
Vlad1680
Vlad1680 il 16/11/06 alle 21:52 via WEB
Sono d'accordo, infatti benvenuti tutti coloro che riescono a lasciare il pubblico a bocca aperta... stupire è la cosa più importante, ma anche la più difficile se lo si vuole fare senza trascendere nella volgarità. Come al solito, mia cara, è un piacere leggere le parole che scegli per esprimere i concetti, anche i più semplici.
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