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CINATre leader protestanti cinesi giustiziati di nascosto e senza prove

Post n°21 pubblicato il 29 Novembre 2006 da Legaitalica

29 Novembre 2006
[asianews]

Xu Shuangfu, Li Maoxing e Wang Jun sono stati condannati a morte per omicidio. Uccisi in un carcere dell’Heilongjiang, senza avvertire i familiari o gli avvocati.
 
Pechino (AsiaNews) – I leader del gruppo protestante “Tre gradi di Servizio”, condannati a morte senza prove, sono stati giustiziati di nascosto la scorsa settimana. Lo denuncia la China Aid Association (Caa), un'organizzazione non governativa con base negli Stati Uniti che opera per la libertà religiosa in Cina.

I 3 cristiani - Xu Shuangfu (60 anni),  Li Maoxing (55) e Wang Jun (36) – sono stati uccisi in un carcere della provincia orientale dell’Heilongjiang: le autorità hanno chiamato i familiari solo dopo l’esecuzione, per far ritirare le ceneri.

Non sono stati avvertiti neanche i legali dei 3, che avevano presentato un secondo ricorso dopo la bocciatura del primo, avvenuta il 18 ottobre scorso.

Nel luglio del 2006, la Corte intermedia del popolo di Shuangyashan, nella provincia orientale dell’Heilongjiang, ha condannato a morte i 3 per omicidio: nel corso di quel procedimento, la polizia ha messo sotto accusa altre 17 persone.

Con la stessa accusa sono stati condannati, sempre alla pena capitale, anche Zhang Min (35 anni), Zhu Lixin (37) e Ben Zhonghai, ma la loro sentenza è stata sospesa. Il giudice ha poi condannato gli altri 11 a pene che variano dai 3 ai 15 anni di reclusione.

Secondo le accuse del governo, Xu – leader del gruppo protestante, con oltre 500mila aderenti in tutto il Paese – avrebbe ucciso insieme agli altri 16, tutti membri del suo gruppo, 20 funzionari del gruppo Lampo dell'Oriente. Inoltre, si sarebbe appropriato di 32 milioni di yuan [circa 3,2 milioni di euro ndr].

I membri del “Lampo dell’Oriente” si professano cristiani, ma molte comunità protestanti li considerano “una setta composta da criminali”. La fondatrice del gruppo, Zheng, sostiene di essere la reincarnazione di Gesù Cristo e molti dei suoi “fedeli” sono coinvolti in affari sospetti.

Per gli avvocati della difesa - Li Heping, dello Studio Gaobo Longhua di Pechino e Zhang Lihui, che lavora presso la sede della capitale dell’Ufficio legale Xingyun - le prove presentate dal governo non determinano in alcun modo la colpevolezza dei loro assistiti e le “confessioni” sono state estorte tramite tortura, una pratica che lo stesso governo cinese ha definito “diffusa” nelle sue carceri.

Pechino permette la pratica del  protestantesimo solo all’interno del Movimento delle tre autonomie (MTA), nato nel 1950 dopo la presa di potere di Mao e l’espulsione dei missionari stranieri e dei leader delle Chiese, anche cinesi. Le statistiche ufficiali dicono che in Cina vi sono 10 milioni di protestanti ufficiali, tutti uniti nel MTA.

I protestanti non ufficiali, che si radunano nelle “chiese domestiche” non registrate, sono stimati ad oltre 50 milioni. Nel corso dello scorso anno, il governo ha arrestato 1958 fra pastori e fedeli delle chiese protestanti non ufficiali.
 

 
 
 
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