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PORCUPINE TREE - DEADWING

Post n°16 pubblicato il 20 Agosto 2005 da Darkthrone85
 

Eccomi qui a recensire l’ultimo disco dei Porcupine Tree, uscito da qualche mese, e vi dico subito che è un capolavoro di progressive metal, è si,  direi proprio metal, non più rock, visto che si sente parecchio l’influenza reciproca Wilson – Akerfeldt (cantate – chitarrista degli Opeth) infatti se Wilson  ha dato molto più progressive e linfa vitale compositiva agli svedesi, da Akerfeldt, ne ricava una maggiore parte metallica, ovviamente, ed essendo presente come ospite nel cd tutto questo non può che essere rimarcato . comunque vengo direttamente alle varie canzoni, allora, apre tutto Deadwing, canzone ovviamente title-track dell’album, veramente spettacolare dall’inizio alla fine, molto sperimentale nel mezzo con dei fantastici assoli di chitarra firmati Wilson e Akerfeldt, grandiosa anche la batteria e tutti gli altri strumenti con un Barbieri sugli scudi a produrre un numero incredibile di suoni magici dalle sue tastiere strabilianti, poi attacca subito dopo la chitarrona sempre di Wilson, più metallica che mai con “Shallow” un’altra canzone davvero fantastica, ottima ritmica, sugli scudi il batterista che inventa, fa e disfa, alla faccia di chi diceva che Gavin Harrison non sarebbe stato all’altezza di Maitland, poi c’è “Lazarus”  canzone assolutamente splendida e adatta anche come canzone radiofonica, veramente bella più pop – oriented, ma comunque una grandissima canzone e molto emozionante, ci potremmo fermare tranquillamente qui e l’album sarebbe già fantastico così, però ce ne sono ancora tante di canzoni stupende, come ad esempio “Halo” con un grandissimo giro di basso di Colin Edwin, tutta una canzone incentrata sulla figura di Dio, davvero ben fatta… poi “Arriving Somwhere But Not Here”  anche questa, una song strepitosa.. parte con un grande intro creato da Mr. Barbieri, poi grandiosa chitarra acustica imbracciata da Wilson e canzone che parte, davvero una bellissima canzone, in perfetto stile porcupine tree… poi verso metà grandioso l’assolo di Steven Wilson, andando avanti la canzone si fa sempre più metallica, proprio vero e proprio prog-metal, poi c’è “Mellotron Scratch” altra canzone strepitosa, orientata verso sonorità più simili al singolone Lazarus, ma comunque sempre riconducibili ai Porcupine, poi c’è “Open Car” questa canzone,dal forte impatto, sembra quasi metal, e poi diventa progressive  nel chorus, poi c’è “The Start Of Something Beautiful” una canzone che vede subito protagonisti il duo Edwin – Barbieri e Harrison, e poi Steven che si inserisce perfettamente con la voce nel mezzo di questo splendido simposio ritmico, poi c’è l’ultima “Glass Arm Shattering”  canzone che inizia con il fruscio tipico del vinile, suono davvero azzeccato, poi… si capisce subito che si tratta di una song de porcupine tree, stile vecchi dischi, quelli più progressive, infatti ad alcuni tratti ricorda The Sky Moves Sideways”, ottima conclusione di un disco che io ritengo un capolavoro assoluto, da consigliare a tutti gli amanti della buona musica come ogni disco della seminale band Inglese.

Darkthrone85

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