Creato da: a.benassi il 10/08/2006
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La lunga via dell'acqua marcia

Post n°4 pubblicato il 10 Agosto 2006 da a.benassi
Foto di a.benassi


Il nuovo fronte delle esplorazioni nell'altopiano di Gorga è ormai
chiaro che passa attraverso i sifoni dell'Ouso di Passo Pratiglio,
altrimenti noto come Muscutriglio. Dopo il superamento del sifone di
fondo di q. -299 a luglio dell'anno scorso, una serie di tre fortunate
punte ci ha portato velocemente ad una quota da verificare di circa
-580. Se pensavamo di aver trovato posti bagnati nel collettore di
Campo di Caccia, ci siamo dovuti prontamente ricredere: il Pratiglio le
batte tutte. Dallo spogliatoio di q. -245 dove inizia il vecchio
meandro delle murge, (esplorato nel 1996 dallo speleo club roma) la
muta in neoprene da 5mm diventa la tua amica per la pelle. Se dopo aver
abbassato la soglia del sifone, evitando così il simpatico passaggio
del boccaglio, pensavamo che ricambiarsi sarebbe stata solo questione
di qualche pozzo, ormai siamo abbastanza convinti che dovunque sia
arriveremo al fondo vestiti di neoprene. La punta del 21-23 luglio in
questo senso ha segnato il passaggio al sistema della doppia muta;
completa sotto, più canotta in neoprene da 3mm sopra, a chiusura
ermetica della prima, quasi elastico da buatta, per evitare il
passaggio d'acqua e trasformare il tutto in qualcosa di semi-stagno.
ovviamente sopra la tuta, ed a chiusura guanti sempre in neoprene.
Vestiti in questa maniera il posto diventa quasi frequentabile, e le 20
ore circa della punta passano abbastanza bene. Anche se ancora
stimata, l'attuale profondità fa del Pratiglio la terza grotta della
regione per profondità, con ottime possibilità di migliorare. E'
infatti ormai chiaro che le nostre vecchie teorie su un suo
collegamento con il sistema Fato-Campo di Caccia, sono da escludere. Il
Pratiglio è a questo punto un sistema a se. La quota d'ingresso a 1353
ci da un potenziale enorme, considerato che in ampie aree attorno a
Pian della Croce la falda si trova a quote inferiori a 300. (cfr.
Abisso del Faggeto, Alien, pozzo delle Bombe). Praticamente dopo il
breve tratto meandreggiante fino al vecchio fondo, l'andamento ritorna
prettamente verticale, con brevi salti intervallati da pozzi profondi
fino a 30 metri. Non sembra esserci praticamente spostamento in
pianta, il che ci porta a pensarci ben al di sotto di Pian della Croce.
Una rapida osservazione delle sezioni geologiche della zona sembra
confermare che oltre questa quota non sono noti particolari livelli di
discontinuità, cambi litologici o altro su cui impostare un livello di
falda. A questo punto la parola torna alle corde, tante, intorno alla
prima settimana di settembre.

 
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