Creato da Leskly il 21/06/2014

So Be It

Non chiedermi chi e dove sono, ma riportami, senza parole

 

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Post n°7 pubblicato il 29 Giugno 2014 da Leskly

 

 

 

 

 

E non esistono mani che ti sfiorano,

sfioriscano almeno le mani...mai.

E tutto questo cosi,

ma senza respiro, senza me, senza tutto.


                             Tu no,

                             non c'è un mondo di te, dopo tanto mare,

                                   ne l'acqua oramai, inevitabilmente.

 

 

 

 

 

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Commenti al Post:
E.gia.mattina
E.gia.mattina il 29/06/14 alle 22:22 via WEB
Siamo un mondo infinito in un mondo limitato.
 
 
Leskly
Leskly il 29/06/14 alle 22:43 via WEB
L'infinito ..è l'unica stagione dell'essere, il luogo "del per sempre", là, dietro quel vicolo, ..luogo del perpetuo inizio che in se contiene ciò che mai è nato in cuore di uomo. L'infinitamente piccolo, che ferma la vita su un palcoscenico silenzioso e ci costringe ad osservarla nella sua nullità o grandezza, con occhi asciutti. Nessuna eredità, nessun corpo di un amore, no, lui non c'entra, c'entra il nostro fragile trascorrerlo. Aspettavo una tua parola bianca dalla terra come neve M, una luce , grazie M. Un sorriso.. L.
 
   
E.gia.mattina
E.gia.mattina il 29/06/14 alle 23:18 via WEB
Ho il passo lento, eppure il mondo gira così veloce che mi da brividi. A volte la nausea. Non c 'è luogo più puro che in noi, dove solo noi stessi, lì , riusciamo a camminare ad occhi chiusi. A volte ci facciamo entrare gli altri, guidandoli, ma spesso vogliono loro esser ciechi. Ti leggo sempre. Buonanotte. M
 
     
Leskly
Leskly il 30/06/14 alle 10:38 via WEB
Sarebbe bello, quando uno apre la porta ed entra per guardare ed è come se il tempo lo guardasse da sempre. E non si chiede quando sono passati il sapore di terra e le nuvole davanti ai nostri anni. Ma fuori c'è troppo cielo per dire"domani" e allora pieghi la testa e guardi le cose come son venute dentro di te, come si son fissate, separate dalla propria armonia, come note volate via da uno spartito da eseguire in due. Allora in quel luogo puro rimane il silenzio degli occhi, lo strepitio delle mani accasciate, col niente davanti, senza aver niente dietro se non ricordi a fatica.Sogno, sogno dentro il sonno, luce di ciò che non c'è e voce di quello che c'era, nero bocciolo della notte che prometteva splendore, terra fatta di nuvola, nuvola fatta radice, sogno, prendimi pure sogno. Trattieniti ora M, adesso che torni, dentro di te, dentro il tuo odore di povera ma ricca, dove ogni debolezza e amore è stato offerto, la pietra aperta, la luce toccata. Trattieniti, con il passo lento dentro il cerchio dei tuoi occhi e più denso nascerà il mondo, la fuori, dentro te. Vedo l'arco dei tuoi occhi ora, gettati nudi quaggiù, ma nati dentro la bocca dell'amore e nell'amore resteranno. Buona giornata M, con un fiore lento e sorridente. L
 
     
E.gia.mattina
E.gia.mattina il 30/06/14 alle 11:04 via WEB
La speranza è l' ultima a morire ma quando muore lo fa davvero e senza grida e senza corpo. Rimane lì accasciata davanti ad un tempio in cui pregavo ed ero cieca. E l' ho lasciata andare quella speranza perché sapevo che i suoi occhi mi ingannavano ogni volta che gli donavo i miei. Io conosco la profondità dell' amore il sacrificio davanti a quell' altare che poi riserva le grazie, ma spesso è ciò che vorremmo ad essere la più grande delusione quando non è possibile riscindersi nell' altro e farne ragione di vita. Così lascio al momento il mio passo fermo senza voltarmi e senza avanzare. Senza prendere quelle catene morali e cercare di scioglierle. Immobile come solo una pietra, con tutte le sue sfaccettature, sa stare sulla terra che ha generato. Mi consumerò gli occhi per cercare la luce ...
 
     
Leskly
Leskly il 30/06/14 alle 11:50 via WEB
Quello... che farò io. E questa è autenticità. Lascia che salga lenta quella luce, di sera in sera, intima, come suprema filosofia. Tu sei oltre ogni io in questo momento, il non ancora detto essere che ti attende. Sei tu quello che senti ancora muto nella luce. Ma sarà accesa ogni baia, non restare in mezzo M, la baia son le parole tue sulle nostre labbra. Avanza, lenta, ora il vento turbina, gelido, ma leva il mantello, lasciati accarezzare da quella seppur poca luce e dalle brezze tiepide, senti gli uccelli che parlottano tra i suoi rami. Tutto ciò è natura. Fa idealmente rima con una "misura", di cui tu cerchi di rendere il senso. E sarà mattina, ogni giorno. Tu sai che ci sono miriadi di inizi, ma alla fine soltanto uno risalirà dagli spazi sotto le pietre, da quel buio che forse non è mai oscurità, perchè chi scava verso l'alto sa che qualcosa l'aspetta. Ricordalo M, sempre, ..e sarà mattina. Un abbraccio e grazie d'esserti fermata qui con la forza del tuo silenzio. Ciao M L
 
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