Creato da Leskly il 21/06/2014

So Be It

Non chiedermi chi e dove sono, ma riportami, senza parole

 

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Post n°13 pubblicato il 04 Luglio 2014 da Leskly

 

 


 

 

 

 


 

..é un fiore che tende la vita,  la misura del tempo?

..Cosa respira? è tardi per una mano che retrocede nel  pianto?


Ecco. Oggi.  Salgo oltre la lacrima del nulla e guardo la mia vita.

..Io ero un altro e mi guardavo morire

da quel lontano dove la luce ci chiude come nodi. 

Mi sembra niente quel che non so dire, quel che mi riesce ora..

sò soltanto un fiore, come un'altra, un'altra vita.


                                  Non fatemi dormire,

dentro me ci sono ancora case calde.

                                  Ma riportatemi, senza parole.




                                

 

 

 
 
 

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Post n°12 pubblicato il 02 Luglio 2014 da Leskly

 

 

 

Conosce il cieco la dolcezza primitiva d'essere interamente notte?


  Guardo lontano, tra me e il mio corpo.

  Solo le labbra vicine al respiro e curve d'amore,

  la perfetta consistenza del mio sangue

  che attraversa ogni singolo millimetro di me,

  senza svegliarmi.

                                                                  Si sogna tutto il resto.

 

 

 

 

 

 
 
 

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Post n°11 pubblicato il 02 Luglio 2014 da Leskly

 

 








La luce. La luce poi.
"In quale punto è una donna possibile?
Accadrà anche più dentro al sogno dove il nessun posto è destinazione?"


Non son io che parlo eppure sono io.
Recitare Leskly per tutta la vita.
Leskly sono io. Cioè nessuno senza me, anche quando la notte è notte.

Anche qui, nello stallo del mio corpo in fuga
scorgo allontanarsi la discesa.
Amore.  Lo sapevo, era l'amore il nome che d'un tratto mi premeva,
lo struggente riposo della resa, che lascia obliqui, di pezza e sale.

                                                                 Si nasce perchè anima.
                                                                      La luce,     la luce poi..

                                             Come se noi non fossimo.

 


 

 

 
 
 

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Post n°10 pubblicato il 01 Luglio 2014 da Leskly

 

 

 

 

 

 

 

                                             Si è fragili perchè si è visti tutti gli occhi della lingua?

Ma siamo stati li, nel respiro che fa vivere.

  Piccole lacrime e gigli di purezza
  scendono a fermare quel pensiero
  che oramai è legato all'umana debolezza.



                 Vorrei non aver  sentito
                     e con questo farti riacquistare l innocenza…

                                                                                 Ma ti vedo,  e quanta vita nel tuo farcela appena..






 
 
 

Absence

Post n°9 pubblicato il 30 Giugno 2014 da Leskly

 

 

 

 

 

 

 

 


L'implacabile volto che spacca le trame a metà.

Non c'è parola che suoni diversa. Non c'è.


Sospiri, prese di fiato, labbra su un sax coperto di pelle,

Je sais que tu me tueras.   Si, l'ultimo atto.


Porto ancora gli anni inattesi,

            trequarti di luna mancante, il verso.

                                             "Anche la tua pelle soave"

                                                           "Si, anche quella".

 

 

 

 
 
 

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Post n°8 pubblicato il 30 Giugno 2014 da Leskly

 

 

 

 

 

C'è un mondo di te là fuori ora, la tua casa.

Quale sapienza di cose ultime conosce il diritto di essere e dire?


  Ecco: fai nuove tutte le cose, il principio e la fine,

  conta i passi, le sillabe, e la pausa che le separa dall'anima.

                       Un passo alla volta piccola, nel clamore segreto in cui ritornano.

 

 

 

 

 
 
 

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Post n°7 pubblicato il 29 Giugno 2014 da Leskly

 

 

 

 

 

E non esistono mani che ti sfiorano,

sfioriscano almeno le mani...mai.

E tutto questo cosi,

ma senza respiro, senza me, senza tutto.


                             Tu no,

                             non c'è un mondo di te, dopo tanto mare,

                                   ne l'acqua oramai, inevitabilmente.

 

 

 

 

 

 
 
 

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Post n°6 pubblicato il 29 Giugno 2014 da Leskly

 

 

 

 

 

   Tu, che leggi il non ancora detto,..qui. .

   TU,   restami come sei,  leggimi l'anima,  rendimi l'umiltà di un corpo lento

   o la sostanza di un silenzio vero.

Tu,  vai al vicolo, dietro quei campi elisi e gira al fiore della solitudine.

Due passi distanti, un uomo.

      Un uomo confitto in questo tempo:

         innamorato d'infinito,

                                                          e schiacciato dall'immensa finitudine.

 

 

 
 
 

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Post n°5 pubblicato il 29 Giugno 2014 da Leskly

 

 

 



Son venuto a mani vuote anche stasera,

stringendo mè fra mani e piedi

e queste parole insieme fuori corso.


Vaghi rumori nudità profumi vento capricci di velluto e le vertigini del fiato.

                                                                       Sei tu?

Io non so qual'è la tua pelle o la mia mentre entro ed esco dal tuo corpo

e mi riempi di dolcezza.

Occhi negli occhi. Un breve attimo. Poi tutto è finito.

Vado via, cieco, sul bordo delle cose,

misurando il peso che mi resta nella pelle

e la forma fragile che dice "Io" e morendo conosce l'assoluto che non ha pietà.

Vado via, a cercar me stesso, dove il rumore della mia memoria stagna forte,

sottile, inconsumato.

 

 

 

 

 

 
 
 

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Post n°4 pubblicato il 27 Giugno 2014 da Leskly





                     

Esco da me ora, come da se la rosa,
ed è cosi che ritorna
un lungo bacio senza luce.

Sono io che tremo o tu con la mano vera
che stringi il mio silenzio?

Sono soltanto un uomo,
ed ho troppa poca pelle per coprirmi il volto.







 

              
 
 
 

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Post n°3 pubblicato il 25 Giugno 2014 da Leskly

 

 

 

 

So chi ero prima d'esser te.

Se mi volto ora

non sò dove mi porta il tempo senza me che non avrò.

Forse   

dove non si misura un battito del cuore ad esser nostra cosa.

                                                                       Dove muori in ciò che l'amore ti richiede.

 

 

 

 

 

 

 
 
 

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Post n°1 pubblicato il 25 Giugno 2014 da Leskly






Dovevo, adesso lo ricordo.
E come trema questo corpo che conosci
col soffio nei capelli e quel poi che rimane fermo,
senza però morire, senza lo sguardo.

Dovevo, adesso lo ricordo,
sparire con la pioggia e invece son nel fondo della stanza,
con un viso che sconosco e lo schiaffo sulla pelle.
Ero io il mio luogo dentro te. E manca la vita
                                      nel respiro che mi cade addosso.










 
 
 
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