Tra gli autori dannati è sicuramente il meno dannato e affascinante, eppure è quello il papà della nuova generazione di scrittori che ha osato far incontrare la sceneggiatura e la letteratura. E chi ha letto Sunset Limited o Figlio di Dio sa bene di cosa parlo, come lo sanno bene gli sceneggiatori di The Road (film tratto dal romanzo di Cormac) e Sunset Limited (anch'esso tratto dal testo teatrale) che altro non hanno dovuto fare che trascrivere le parole dell'autore così com'erano. Cormac Mc Carthy scrive per il cinema della sua mente, per la nostra mente e cos'altro è la nostra immaginazione se non uno schermo in cui proiettare, con la nostra regia, una sceneggiatura?
Il testo di Sunset Limited presenta solamente due personaggi, dei quali non si conoscono i nomi (vengono identificati come "Bianco" e "Nero", in riferimento al colore della loro pelle). Il "Nero" è un ex-carcerato cristiano evangelico, mentre il "Bianco" è un professore ateo. Tutta l'azione si svolge nel modesto appartamento del "Nero", situato a New York, dove i due personaggi si recano dopo il loro primo incontro. Dal dialogo fra "Bianco" e "Nero" scopriamo che si erano incontrati per la prima volta poche ore prima in una stazione, dove il "Nero" aveva evitato che il "Bianco" si suicidasse buttandosi sotto un treno di passaggio. I due personaggi cominciano quindi a dibattere sul significato della sofferenza umana, sull'esistenza di Dio e sul suicidio.
A volte ci lascia perplessi, è vero, a volte la tira per lunghe, ma il motivo sta nella voglia di non lasciare niente inconcluso, anche nei minimi dettagli.
Da leggere.
Mike La Volpe
Inviato da: gimbo600
il 09/01/2013 alle 01:34
Inviato da: pgmma
il 06/05/2012 alle 10:00