"Io non li ricordo né torturati, né uccisi: li ricordo vivi!
Ogni volta che mi metto il fazzoletto sento il loro abbraccio affettuoso. In Plaza de Mayo, nella nostra piazza, ogni giovedì si riproduce il vero e unico miracolo della resurrezione: noi incontriamo i nostri figli.
Noi non vogliamo le loro ossa. I nostri figli sono desaparesidos per sempre perché la desapariciòn forzata è un crimine contro l’umanità che non va mai in prescrizione e noi vogliamo che gli assassini paghino per quello che hanno fatto.
Noi non vogliamo tombe su cui piangere, perché non c’è tomba che possa rinchiudere un rivoluzionario.
I nostri figli non sono cadaveri…sono sogni, utopia, speranza…sono quello che furono, che pensarono, che cantarono, che scrissero, che soffrirono.
Non si può seppellire tutto questo!"