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Note di servizioQuesto Blog non è una testata giornalistica nè pretende di fornire notizie attendibili. Questo è un Blog di opinione e come tale è tutto opinabile: offre considerazioni personali che non hanno alcun intento diffamatorio nè tantomeno offensivo, ma anzi vorrebbero invitare al confronto d'idee nel modo più civile e rispettoso possibile. Qualora si possano verificare delle controversie, mi ritengo automaticamente disponibile ad eventuali modifiche e/o correzioni evitando inutili isterie melodrammatiche.. In ogni caso questo Blog esprime liberamente il proprio pensiero proprio come suggeriscono le prime tre righe dell’articolo 21 della Costituzione Italiana. Grazie per la collaborazione. |
Post n°142 pubblicato il 01 Febbraio 2015 da lele1981Bo
Mattarella sembra uscito da un vecchio album di figurine Panini, ma non quelle dei calciatori bensì dei top-player della prima repubblica: Fanfani ce l'ho, De Mita ce l'ho, Berlinguer ce l'ho, Almirante ce l'ho, Andretti mi manca.. Una specie di riesumazione da un passato vecchio e sepolto che quasi speravamo di aver dimenticato, quella politica fatta di grandi masse in contrapposizione e nello stesso tempo d’indimenticabili inciuci segreti all’interno, di personaggi ingessati, sempre ben vestiti, falsi e ipocriti nei loro sorrisi meschini, dei manichini vaganti che grazie ad una favella acculturata riuscivano ad ottenere tutto dalla retorica, il business della parola logorroica ed inconcludente, perché i fatti ad oggi non gli danno ragione. I fatti parlano di un’Italia in marciume pieno, con un debito creato proprio in quegli anni che come una tagliola ci strangola e c’impedisce di ripartire oggi, d’ingiustizie sociali in ogni dove e una criminalità organizzata che dirige direttamente dai posti di comando istituzionali. Mattarella è un DC doc. Ai ragazzini di vent’anni manco sanno cosa voglia dire, a scuola mica insegnano cos’è successo negli ultimi decenni; quando andavo io abbiamo finito al 1948, e stiamo parlando nel 2002, ehh la paura di strumentalizzare le masse! Meglio così no? Lasciamo che i giovani si facciano le proprie idee politiche un po’ a raglio, magari in casa con un vecchio comunista della prima ora o un fascistone d’annata che narra sulle ginocchia di quanto il Duce fece il bene per l’Italia e il mondo; poi scoprono che il mondo là fuori è cambiato, che darsi del compagno o del camerata ti guardano come uno scemo e allora è normale sentirli argomentare a stereotipi televisivi o fare semplicemente spallucce perché la politica non me ne frega un cazzo. E invece te ne deve fregare, caro mio. Ogni regola comportamentale qui viene decisa da lassù, comprese quelle economiche e sociali, quindi lasciarle in mano a gente che pensa solo al conto corrente proprio non mi sembra un grande passo evolutivo d’intelligenza, o no? Torniamo a Mattarella. Anzi no, torniamo a chi pensa che Mattarella sia quello giusto. La Storia lo giudicherà! Un po’ come il povero Napolitano che vaga in un’aura di mistica benevolenza e questo perché fare il Presidente della Repubblica non è poi così difficile, almeno se non vuoi grane.. Innanzitutto rappresentare il proprio Paese senza avere alcuna voce in capitolo in fatto di potere è un bellissimo ossimoro, un po’ come mandare in giro un rappresentante aziendale che però dentro in sede non conta una fava: non è una perdita di tempo per il cliente parlare con uno così? Perché generalmente il potere se ce l’ha non lo usa, e si chiama veto. Tre volte può rimandare indietro una legge se la ritiene incostituzionale e quante ne ha rimandate Napolitano? Quanti pastrocchi berlusconiani sono stati avallati con la sua firma? Esempio su tutti la legge elettorale Porcellum: era evidente che fosse una porcata, così come è drammatico che una Corte Costuzionale ci metta quel lustro per farla fuori, ma Napolitano, prima che potesse entrare in vigore, dov’era?? A che serve un Presidente della Repubblica che non garantisce il rispetto degli italiani? Bagni di folla per un uomo inutile insomma, bravo a parlare ma poco affine a fare, e non è il solo. Non sarà il solo se a decidere chi deve controllare i politicanti viene eletto dai politicanti stessi. Assurdità all’itagliana, l’ennesima. Prima del voto giro su Skytg e becco due giornalisti intenti a dare opinioni: uno era Riotta l’altro non lo so, l’avevo già visto ma non ricordo il nome. Finite le argomentazioni su ciò che Renzi vuole e Berlusconi no, si mettono in collegamento con uno dei Cinquestelle (giusto per par condicio), un tipo po’ sfigatello stilisticamente che in tutta sincerità dice un paio di semplici cose: - Che nell’elezione del Presidente loro non contano un cazzo, e che quindi se Renzi ha i numeri si elegga pure quello che vuole (direi che si chiama democrazia) - Che avevano chiesto una rosa di nomi di candidati al Renzi stesso ma che poi hanno dovuto fare da soli in modo che la rete (e quindi i cittadini) indicassero Imposimato come proprio candidato. - Che per onestà intellettuale sarebbero andati in fondo con ciò che gli hanno indicato i propri elettori, ovvero Imposimato. Il Giornalista in studio gli fa una domanda da Prima Repubblica: siete dei dilettanti, perché non siete andati a trattare? Sono rimasto di sasso. Quale concezione ha della politica costui? La politica come un gioco, una sfida calcistica di chi vince o chi perde, di inciuci segreti in stanze nascoste, di un dai una cosa me che domani io do una cosa a te… Strano, perché questa è la mia idea sulla politica: uno strumento di discussione aperta e rispettosa dove, in un proporre incessante di idee, si decidono le sorti della comunità, e quindi di noi stessi. Una bella responsabilità no? Decidere per tanti altri, e quello lì lo riduce ad un mero risiko… 70 anni (o quasi) di Repubblica ci hanno ridotto ad una mentalità di squallidi opportunisti, rei di essere compartecipi dello sfascio attuale. Ergo manca un cambio, anzi un avanzamento culturale importante. Ergo il problema non sono i politicanti, sono gli Elettori: troppi ignoranti, troppa gente che non ha voglia di informarsi, conoscere, imparare ecc, troppe persone che si agitano solo se viene toccato il proprio orticello (magari conquistato con del malaffare). La domanda a questo punto sorge spontanea: QUANTI ONESTI CI SONO IN ITALIA? E soprattutto, se uniti vincerebbero le elezioni?
Io dico di no.
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