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Kuwait City - Desert Storm 2

Post n°32 pubblicato il 06 Novembre 2005 da ilredegliuomini

...i ricordi mi iniziarono a ritornare in mente, non so se questo accadde prima di arrivare a terra, oppure fu un sogno che iniziò dopo che a terrà svenni, a causa dell'urto violento contro un masso.

Il primo colore che vidi era il giallo, il giallo di una maglietta attillata, portata con una gonna molto corta che aveva come accessorio delle bretelline sottili e aderenti. Queste mettevano ancora più in risalto le sue forme. Quella sera di metà settembre alla festa in paese, Alba Chiara era la più bella. Mamma mia quando l'ho vista che tonfo al cuore, non l'avevo mai vista cosi. Per lei quella sera cantai sul palco dove si esibivano tutti i gruppi locali. Le dedicai "Guarda la'". Ricordo l'emozione, tutti la guardavano e lei era solo per me, le parole della canzone erano per lei e quella sera era come se ci fossimo solo noi due. Era biondo anche il colore dei suoi capelli, sempre lunghi, sempre curati, sempre bellissimi. Alba Chiara non aveva il timore di bagnarli con la pioggia, non aveva paura di lasciarli al vento, lei sapeva che sarebbero sempre ritornati stupendi, ma erano stupendi anche bagnati dalla pioggia, ed erano stupendi anche mossi dal vento.

Il secondo colore che vidi fu l'azzurro dei suoi occhi, quell'azzurro che per me la faceva diventare la regina quando quell'estate nuotavamo nelle acque dell'Egeo. Eravamo entrati in acqua da quel piccolo piroscafo di turisti, piroscafo che non si curò di noi e si spostò verso riva di almeno un chilometro. Io e Alba Chiara ci guardammo e senza parlare iniziammo a nuotare e felici di essere insieme raggiungemmo la nave. Si, Alba Chiara è l'unica donna che conosco che potrebbe immergersi con me e nuotare con le orche, penso proprio di si. Azzurri erano anche i colori della nostra camera da letto, quanti ricordi che ho in questo momento, e quanto mi manchi Alba Chiara.

Questa guerra finirà e io ritornerò, si ritornerò.

 
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