Creato da: ilredegliuomini il 02/11/2005
Grazie a Dio penso, quindi sono!

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

Ultime visite al Blog

assibolognanadia_273marittiellaughettodgl12alizzi.rosarioSalpugorniomarcopanarese.mpursula80filmblu71toorresadidi2009Z.Venredazione_blogprigionieracosmicaSdoppiamoCupido
 

Ultimi commenti

RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

 
« Paradise...Torino... »

Una canzone Bolognese...

Post n°56 pubblicato il 22 Novembre 2005 da ilredegliuomini
Foto di ilredegliuomini

Che bello essere nati in luoghi dove si respirava aria di musica.
Io devo essere una mosca bianca, essendo da sempre amante della musica e delle parole di Edoardo Bennato.
Pensate, la mia maestra d'asilo era la mamma di Gaetano Curreri, il leader degli Stadio e sua sorella la mia insegnante di catechismo.
Mia madre fece le magistrali e come "compagno" di classe aveva Francesco Guccini.
Vasco Rossi aveva un negozio di dischi nel mio paese, abbinato ad una radio locale di allora, quante volte ci siamo incontrati prima di "Alba Chiara".
Lo stesso Augusto Dall'Olio mi regalo' un pomeriggio incredibile quando ci venne a trovare mentre provavamo i suoi pezzi con il complessino dei Nuvolari.
Con Luciano Ligabue organizzavamo i tornei di calcio a scuola, e una sera a Correggio facemmo una notturna musicale da ricordarla per tutta la vita (a forza di suonare sulla mia 12 corde ruppi più di 8 corde arrivando un po' zoppo a mattina).
Per concludere Silvia Mezzanotte, cantante meravigliosa, già solista dei Matia Bazar che un giorno si prese la briga di insegnarmi la Lambada.
Che bello essere nati in luoghi dove si respirava aria di musica.

Sono andata via perchè rimanere sempre a Faenza non è che mi interessasse troppo.

Non puoi sempre rifugiarti nella foresta o sulla spiaggia del mare, l'ombra si scioglie ti fa disperare.

Ero una ragazza un po' nervosa ma intelligente, anche se di calcio non capivo niente, forse sarà per questo che non  mi sono sposata.

Ma io guardavo il mondo piangendo, perchè ero contenta, perchè ero contenta, perchè ero contenta.

Ieri la città si vedeva a malapena. Oggi la città si vede tutta intera.

Ieri il mare si scuoteva da fare pena. Oggi il mare ha la barba tutta nera.

Gli elaboratori hanno per sorte di aiutare l'uomo a vincere la morte.

Infatti se il vento dell'inquinamento tende a salire, l'aiutano a morire, e aiutano anche l'amministrazione e il patrimonio forestale in distruzione.

Verrò, verrò è fuori discussione, perchè qualcosa deve pure accadere.

In giro c'è molta rivoluzione, tu sbagli sempre tutto ma soprattutto non mi dai attenzione.

Non vedi tu non vedi, come il mondo sembra brutto, ma posso incontrarti, posso vederti, posso rivederti, un giorno della settimana, anche se abiti in una città lontana.

L'uomo, l'uomo, l'uomo, l'uomo si serve degli elaboratori per migliorare il mondo in cui si vive. Percentuali di particelle solide presenti nell'atmosfera, tutti i dati raccolti sono trasmessi all'elaboratore.

Sapremo quante volte fare l'amore, o quante volte i fiumi in Italia traboccano.

Ma i cittadini di Philadelpia, vivono sotto un cielo pulito.

Io ti segno a dito, e tu segna pure me sono felice!

Che bello essere nati in luoghi dove si respirava aria di musica.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963