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Paul...

Post n°75 pubblicato il 25 Novembre 2005 da ilredegliuomini
Foto di ilredegliuomini

... non è più giovanissimo.
Sui quarantatre, americano d'origine, è sbarcato cinque anni fa a Parigi dopo una vita avventurosa.
Il matrimonio con Rosa, padrona d'un albergo di terz'ordine, lo ha salvato dal naufragio, ma oggi che la donna, dopo averlo tradito, si è suicidata, il dolore e la solitudine minacciano di travolgerlo.
Casualmente, mentre va disperato per le strade di Parigi con indosso un vecchio cappotto sdrucito, incontra invece una ragazza giovanissima, d'origine chiaramente borghese, di aggressiva sensualità. I due sconosciuti si scambiano un'occhiata, e su due piedi si avvinghiano con foia animalesca in un appartamento vuoto che poi prenderanno in affitto.
È l'inizio di una storia d'amore per ogni verso eccezionale. Perché i due fanno il patto di non dirsi mai i propri nomi ne dirsi nulla del passato, perché Jeanne è intanto fidanzata con Tom, un giovane regista televisivo che sta girando un reportage proprio su di lei (è un modo per violentarla prima delle nozze), e finalmente perché ogni incontro segreto, in quelle stanze squallide, è percorso dalla romantica speranza di conoscersi e amarsi attraverso i più liberi e fantasiosi rapporti sessuali. (È qui, mostrando le reciproche confidenze, che il film raggiunge qualche momento imbarazzante, ma occorre insistere sulla carica lirica ed emotiva conferitagli da una regia che non tende allo scandalo bensì alla moderna, viva, nervosa analisi d'una passione in cui coesistono il più cupo sconforto per l'impossibilità di possedersi interi e la freschissima gioia di guardarsi nell'innocente trionfo della nudità; e per buona parte del film, naturalmente, Maria Schneider non nasconde nulla della sua avvenenza). Perché questo amore si sciupa e, simbolizzata da un topo morto trovato nel letto, marcisce la speranza di riempire coi baci le due solitudini di Jeanne e di Paul? Una delle ragioni del successo del film, insieme alla prova di un Brando straordinario e di una Schneider eccezionale per aderenza a un personaggio anche un poco perverso, sta nel rifiutarsi di dare risposte matematiche, rigidamente logiche, a interrogativi più pertinenti al vecchio cinema naturalista, dove ogni effetto aveva la sua causa, che non ai film dei giovani, attenti soprattutto ai comportamenti, alle atmosfere, alle tensioni psicologiche e figurative, alle risonanze. Sta di fatto che, a tre giorni dal matrimonio con Tom, la donna decide di finirla con Paul, e glielo dice in una sala da ballo dove si svolge una gara di tango. È il momento cruciale, dove la nausea e la passione raggiungono unite il massimo d'ambiguità.
Paul, che forse ha trovato nella giovinezza di Jeanne una ragione per sopravvivere dopo uno straziante addio alla salma della moglie, non è disposto a perderla. Ubriaco, la insegue mentre lei corre verso casa, ma quando la raggiunge trova la morte: Jeanne gli spara con la rivoltella che appartenne a suo padre, e a chi sopravverrà potrà dire senza mentire d'avere ucciso uno sconosciuto.

 
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