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Post n°23 pubblicato il 06 Novembre 2008 da L_irrequieto
CAPITANI CORAGGIOSI Colaninno: «Potremmo assumere anche piloti Ryanair» Durante la recente visita al nuovo stabilimento della Piaggio di Vinh Phuc (Vietnam) l’entusiasmo deve aver forse preso la mano a Roberto Colaninno che oltre a dimenticare i cassintegrati dell’Aprilia (controllata dalla Piaggio) ha minacciato il ricorso a piloti di Ryan Air per sostituire i piloti “ribelli”. Forse Colaninno, ha scambiato gli irlandesi per i vietnamiti e magari mentre pensa ad importare i contratti vietnamiti in Italia consapevole di non trovare sostanzialmente nessuna resistenza politica a ciò. Anche il buon Ichino attacca chi vorrebbe imporre dazi per contrastare “l’invasione da est” esortando a rendere più flessibile e competitivo il mercato del lavoro; naturalmente in Cina ci sono i dazi nei confronti di almeno una parte dei prodotti occidentali. Sarebbe opportuno però, che qualcuno ricordasse a Colaninno che passare dai comandi di un aereo ad un altro non è la stessa cosa di passare di passare da uno scooter all’altro, anche se di pari cilindrata. Ryan Air ha i Boeing 737 mentre Alitalia ha gli MD80/82 e gli Airbus 319,320 e 321; questo per restare nel medio raggio. Non si scherza con certe cose, certi atteggiamenti riportano alla mente il disastro dell'ATR 72 della Tuninter precipitato perché avevano messo l'indicatore di carburante dell'ATR 42; certo, è anche vero che quando cade un aereo in Italia la colpa è sempre dei piloti ( e quando c'è un incidente ferroviario è sempre dei ferrovieri, etc. etc.). Va poi ricordato che Ryan Air in occasione di una delle tante crisi della compagnia di bandiera, si era resa prontamente disponibile ad assumere eventuali piloti Alitalia in esubero “offrendo stipendi superiori” (Quotidiano Nazionale 12 settembre 2004. pag. 21) il che, la dice lunga sia sulla storia degli stipendi in Alitalia, sia sulla qualità del fattore umano presente in Alitalia malgrado si siano avvicendati taluni manager sulle cui qualità è meglio censurarsi. Ma forse Colaninno vuole affittare aerei ed equipaggi come la Ryan Air faceva con gli aerei e gli equipaggi della Tarom Rumena (gli aerei erano bianchi e vi veniva applicata solo la scritta Ryan Air)? Forse sta prendendo contatti con qualche compagnia vietnamita? Ma si, cassintegrati in Italia, lavoro ai vietnamiti, utili alti e tasse basse; ci manca solo un Lucano! Così mentre i capitani coraggiosi dettano legge ed ultimatum, altri lavorano anche in condizioni estreme e sotto l’enorme pressione di una campagna di disinformazja condotta trasversalmente in grande stile: nell’etere, in edicola e sul web (anche se qui si combatte); i piloti e tutti gli altri dipendenti devono rinunciare ai loro privilegi ed ai loro stipendi alti. A Proposito, sapete quanto guadagna una “escort” (accompagnatrice)? Per un week end (48 ore) sono appena 3.000 euro*; gli stipendi dei piloti però vanno paragonati alle colf; certo, mica si può confrontare la responsabilità di una escort con quella di un pilota. Certo rispetto ad un pilota, quello della escort può essere un lavoro molto onorevole. *Basta scrivere la parole “costi escort” su google e ne compaiono di tutti i colori; è il segreto di Pulcinella. Hanno trasformato l’Italia in un “paese che batte” derubandolo delle sue ricchezze, delle sue aziende, delle sue risorse e pulendosi il culo con l’articolo 36 della Costituzione.
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La sicurezza del potere si fonda sull'insicurezza dei cittadini
Leonardo Sciascia
Esiste “un rapporto diretto, e anche statisticamente significativo, fra reddito pro capite e livello dei diritti e della libertà politica.”
Jean-Paul Fitoussi - “La democrazia ed il mercato”
Costituzione della Repubblica Italiana
Art. 36.
"Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa..."
Forse, l’articolo 36 della Costituzione era stato pensato e scritto per evitare che redditi e salari da fame portassero ad una regressione della libertà politica e quindi della democrazia.
PREMESSE
OLIGARCHIA ITALIA
QUEI DEPUTATI IGNORANTI
(E SCELTI MALE)
“La colpa è di Fini. Non di Fini Giuseppe, Forza Italia, professione dirigente, convinto che il Darfur sia un frenetico stile di vita. Di Fini Gianfranco (An), e poi di Casini Pierferdi (Udc), Fassino Piero (Ds), Rutelli Francesco (Dl) e ovviamente di Berlusconi Silvio e Prodi Romano; più alcuni altri. Perché — ammissione di Goffredo Bettini, senatore Ds molto potente a Roma—la composizione di questo Parlamento è stata decisa da una ventina di persone. La riforma elettorale-proporzionale- berlusconiana ha aiutato parecchio; anzi è stata una tentazione. In cui i leader sono caduti stilando le liste; e molto peccando in omissione di selezione di personale politico decente. O almeno che segua il telegiornale. O anche che legga i giornali e qualche libro, guardi i tiggì, e pazienza se ogni tanto si fa una canna, o peggio….”
Tratto da::«Darfur? Sono cose fatte in fretta» - Corriere della Sera, 12 Ottobre 2006
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