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Post n°51 pubblicato il 04 Ottobre 2009 da L_irrequieto
La pagina pubblicataria che potete "ammirare" è de Il Giornale del 30 settembre 2009, anche se lo scudo fiscale non era ancora stato approvato, e già ci si muoveva per recuperare clienti. Dei 300 miliardi di euro che potrebbero rientrare in Italia, soltanto dai 2 ai 4 miliardi dovrebbero entrare nelle casse pubbliche mentre Il Sole 24 ore del 23 settembre recita testualmente: "sterilizzati i controlli anti-riclaggio. A proposito di condoni & c., vale la pena di ricordare la privatizzazione di GS Supermercati e successiva vendita ai francesi tramite società costituite in Lussemburgo: invece di 877 milioni di euro, il fisco italiano dovette chiudere la bocca con 29,8 milioni versati per il condono tombale del 2002. |
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La sicurezza del potere si fonda sull'insicurezza dei cittadini
Leonardo Sciascia
Esiste “un rapporto diretto, e anche statisticamente significativo, fra reddito pro capite e livello dei diritti e della libertà politica.”
Jean-Paul Fitoussi - “La democrazia ed il mercato”
Costituzione della Repubblica Italiana
Art. 36.
"Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa..."
Forse, l’articolo 36 della Costituzione era stato pensato e scritto per evitare che redditi e salari da fame portassero ad una regressione della libertà politica e quindi della democrazia.
PREMESSE
OLIGARCHIA ITALIA
QUEI DEPUTATI IGNORANTI
(E SCELTI MALE)
“La colpa è di Fini. Non di Fini Giuseppe, Forza Italia, professione dirigente, convinto che il Darfur sia un frenetico stile di vita. Di Fini Gianfranco (An), e poi di Casini Pierferdi (Udc), Fassino Piero (Ds), Rutelli Francesco (Dl) e ovviamente di Berlusconi Silvio e Prodi Romano; più alcuni altri. Perché — ammissione di Goffredo Bettini, senatore Ds molto potente a Roma—la composizione di questo Parlamento è stata decisa da una ventina di persone. La riforma elettorale-proporzionale- berlusconiana ha aiutato parecchio; anzi è stata una tentazione. In cui i leader sono caduti stilando le liste; e molto peccando in omissione di selezione di personale politico decente. O almeno che segua il telegiornale. O anche che legga i giornali e qualche libro, guardi i tiggì, e pazienza se ogni tanto si fa una canna, o peggio….”
Tratto da::«Darfur? Sono cose fatte in fretta» - Corriere della Sera, 12 Ottobre 2006
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