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« SULLE PRIVATIZZAZIONI E ...Messaggio #22 »

Post N° 21

Post n°21 pubblicato il 29 Ottobre 2008 da L_irrequieto

DISINFORMAZJA

 E

STRATEGIA DELLA TENSIONE

Non entro nel merito della pessima riforma della scuola che meriterebbe una disamina molto approfondita ma voglio portare l’attenzione su un altro aspetto molto importante della protesta;  la contrapposizione tra studenti di sinistra e di destra i quali, secondo quanto riportato da diversi media, sarebbero favorevoli alla riforma.

E’ bene puntualizzare che tutto ciò che intacca o peggio, attacca la sfera di influenza dello Stato sui servizi pubblici, difficilmente può essere ricondotto a “destra” e tanto più si parla di estrema destra, tanto più le posizioni sono nettamente contrastanti con il concetto di privatizzazioni che servono solo ad arricchire pseudo imprenditori capaci solo di guadagnare sui servizi ex pubblici ed incapaci di “creare” e di “rischiare” denaro proprio, come invece dovrebbe essere naturale per chi si volesse vantare dell’appellativo di imprenditore; in Italia troppi servizi ex pubblici invece si sono trasformati nell’albero della cuccagna per una ristretta cerchia di “soliti im-Prenditori”.

E’ vero che diversi elementi spacciandosi per centro-destra o destra hanno appoggiato la riforma;  è anche vero che nel passato c’è stata gente che si presentava come Napoleone Bonaparte; vi è certamente un gravissimo problema mediatico per cui vi è molta attenzione nei confronti del Napoleone di turno e poca per la verità dei fatti; i motivi che spingano a questa disinformazja possono essere diversi, dalla facile e comoda strumentalizzazione politica di cui hanno disperatamente bisogno ambienti sia della maggioranza che dell’opposizione ad un innalzamento della tensione (strategia della tensione per l’appunto) che permetta di procedere con metodi “sbrigativi” per non parlare del possibile timore presso certi poteri forti che ambienti di destra e di sinistra, possano trovare notevoli punti d’incontro su molte problematiche che toccano argomenti socio economici e che inevitabilmente toccherebbero anche le privatizzazioni, il mercato del lavoro ed altro ancora.

Ci sono certamente argomenti dove le distanze tra i due schieramenti politici sono notevoli ma la tutela dei servizi pubblici come la scuola sono alla base della cultura di destra ed è bene quindi non cadere nella trappola della disinformazja utilizzata ai fini di un pericolosissimo divide et impera grazie al quale da troppo tempo si sta facendo scempio della Costituzione Italiana, del Paese e del popolo che deve tornare ad essere sovrano.

Tra quanti possono essere realmente riconducibili ad idee di destra, troviamo CASAPOUND dal cui sito sono state estrapolate le seguenti dichiarazioni del responsabile nazionale di CASAPOUND ITALIA:

“Lo Stato non può manifestarsi solo quando deve picchiare i ragazzi che occupano"

"Apprendiamo con sconcerto le dichiarazioni di Silvio Berlusconi" dichiara Gianluca Iannone responsabile nazionale di CASAPOUND ITALIA, il movimento delle occupazioni di destra.

"Berlusconi dichiara che lo Stato farà lo Stato, ovvero interverrà con forza contro le occupazioni delle scuole: CASAPOUND ITALIA trova assolutamente sconcertante che lo Stato si manifesti solo quando bisogna colpire i ragazzini che occupano le scuole o quando bisogna salvare le Banche private che lucrano strozzando cittadini e imprese".

Prosegue Iannone "quando occorre salvare la compagnia di bandiera, quando occore tutelare le aziende italiane e i lavoratori italiani dalla concorrenza sleale della dittatura schiavista cinese, quando bisogna far fronte alla emergenza abitativa più spaventosa d'europa, quando bisogna colpire la piaga delle morti sul lavoro, lo Stato di cui parla Berlusconi non si manifesta, non interviene, non esiste."

"Lo Stato ormai si manifesta solo quando deve eseguire uno sfratto, quando chiede le tasse, quando deve lamentarsi di non aver fondi per assumere i precari e a quanto pare quando deve sgombrare gli studenti che chiedono solo una istruzione decente" conclude Iannone"
 

 

 

 

 

 

 

 

 
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La sicurezza del potere si fonda sull'insicurezza dei cittadini

Leonardo Sciascia

 

Esiste “un rapporto diretto, e anche statisticamente significativo, fra reddito pro capite e livello dei diritti e della libertà politica.”
Jean-Paul Fitoussi - “La democrazia ed il mercato”

Costituzione della Repubblica Italiana
Art. 36.


"Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa..."


Forse, l’articolo 36 della Costituzione era stato pensato e scritto per evitare che redditi e salari da fame portassero ad una regressione della libertà politica e quindi della democrazia.

 
 
 
 
 
 
 

PREMESSE

OLIGARCHIA ITALIA

QUEI DEPUTATI IGNORANTI

(E SCELTI MALE)

“La colpa è di Fini. Non di Fini Giuseppe, Forza Italia, professione dirigente, convinto che il Darfur sia un frenetico stile di vita. Di Fini Gianfranco (An), e poi di Casini Pierferdi (Udc), Fassino Piero (Ds), Rutelli Francesco (Dl) e ovviamente di Berlusconi Silvio e Prodi Romano; più alcuni altri. Perché — ammissione di Goffredo Bettini, senatore Ds molto potente a Roma—la composizione di questo Parlamento è stata decisa da una ventina di persone. La riforma elettorale-proporzionale- berlusconiana ha aiutato parecchio; anzi è stata una tentazione. In cui i leader sono caduti stilando le liste; e molto peccando in omissione di selezione di personale politico decente. O almeno che segua il telegiornale. O anche che legga i giornali e qualche libro, guardi i tiggì, e pazienza se ogni tanto si fa una canna, o peggio….”

Tratto da::«Darfur? Sono cose fatte in fretta» - Corriere della Sera, 12 Ottobre 2006

 
 
 
 
 
 
 

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