Un blog creato da L_irrequieto il 04/12/2007

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SULLE INTERCETTAZIONI

Post n°42 pubblicato il 03 Marzo 2009 da L_irrequieto

 
 
 

(Non) seguite quella macchina

Post n°41 pubblicato il 05 Febbraio 2009 da L_irrequieto

"Segua quella macchina" è la classica frase da film poliziesco; generalmente si segue una macchina perchè a bordo c'è qualcuno "sospetto" sul quale si sta indagando; se si sapesse dove il "sospetto" fosse diretto, che bisogno ci sarebbe di seguirlo? Ora, ve l'immaginate che per legge non si possa seguire nessuno che si deve incontrare con un magistrato, con un rappresentante dei servizi segreti, con un parlamentare, un'alta carica istituzionale in generale?

Domanda banalissima: ma se devo seguire un "sospetto" per sapere dove va, come faccio a sapere con certezza che non incontrerà nessuno che abbia a che fare coi sopracitati ambienti?

L'affaire Genchi però, ci porta anche a conoscenza di buone notizie, 5 milioni di italiani sono stati "spiati" da Genchi, un italiano su 10 è stato oggetto delle attenzioni di Genchi e quindi "spiati"; e io che pensavo fossimo tenuti tutti sotto'occhio (e non solo); vero è che meno di due annetti fa c'erano oltre 70 milioni di sim attive in Italia e ceh chi deve fare qualche marachella ha in genere più sim attive, basti pensare che i ragazzini delle medie ne hanno due ma per contro, mia nonna non ne ha nemmeno una.

Certo che in mezzo alla confusione degli eventi, qualche giornale non aiuta certo a capire le cose; evidentemente ci sarà qualche linea editoriale un pò confusa ma, se non si riesce a cambiare linea editoriale, che si cambi almeno il tipo di carta.

 
 
 

LO GIURO!

Post n°40 pubblicato il 27 Gennaio 2009 da L_irrequieto

        

Giuro di essere fedele alla Repubblica Italiana, di osservarne la Costituzione e le Leggi e di adempiere con disciplina ed onore tutti i doveri del mio Stato per la difesa della Patria e la salvaguardia delle libere istituzioni.

 
 
 

Post N° 39

Post n°39 pubblicato il 21 Dicembre 2008 da L_irrequieto

IL FURTO DELL'ARTICOLO 36

Oggi voglio tornare sull'articolo 36 della Costituzione ed in particolare sulla parte iniziale ("Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa.....") la cui importanza per il cittadino è vitale ma che la maggio parte dei cittadini stessi sconosce o ha dimenticato.

Va ricordato che nella gerarchia delle fonti del diritto, la Costituzione è al vertice e tutto il resto non può prescinderne, siano essi decreti legge, contratti collettivi o altro tanto più nel momento in cui la classe dirigente del Paese può essere condizionata da conflitti d'interesse o da condizionamenti da parte di lobby e/o da "contributi" di privati ai partiti ed ai politici; a ciò poi va aggiunto il drammatico livello di corruzione da cui è afflitta la predetta classe dirigente ed un sistema elettorale che impedisce ai cittadini elettori di scegliere la persona a cui dare il proprio voto e questo naturalmente in un contesto di idolatria del libero mercato e della competitività; tale sistema sostanzialmente delegittima le stesse istituzioni e naturalmente le stesse leggi emanate che in certi casi possono ironicamente portare a pensare a delle vere e proprie "marchette legislative"  (M.gls.?). Peccato che poi gli effetti ricadano sui cittadini e finita l'ironia, cominciano i problemi.

Condivido pienamente il pensiero di Jean-Paul Fitoussi quando asserisce che esiste "un rapporto diretto, e  anche statisticamente significativo, fra reddito pro capite e livello dei diritti e della libertà politica" (La democrazia ed il mercato); la riprova ne è quanto accaduto ed accade tutt'ora nel Mezzogiorno d'Italia ed è proprio un siciliano, Leonardo Sciascia, che sinteticamente esprime benissimo il concetto affermando che "la sicurezza del potere si basa sull'insicurezza del cittadino".

Fa specie come la classe dirigente italiana possa trasversalmente ignorare (in buona e/o in malafede) questo come altri cardini della Costituzione e della stessa Democrazia italiana ed in più abbia la presunzione di voler riscrivere la stessa Costituzione italiana, scritta da uomini la cui caratura media era ben altra e ben più alta e nella quale vi sono principi essenziali di cui ignorano o non tengono conto.

Il cittadino non ha bisogno delle elemosine che governanti e politicanti della domenica promettono ed elargiscono con i soldi dei cittadini stessi; ai cittadini devono essere riconosciuti i loro diritti e chi riconosce i diritti costituzionalmente garantiti dei cittadini fa semplicemente il proprio dovere e nulla di più.

Purtroppo i cittadini ed i lavoratori in particolare sono stati convinti da un vero e proprio "cartello mediatico" trasversale, di essere diventati poveri ma in realtà sono dei derubati e tra essere poveri ed essere derubati vi è una profonda, radicale differenza; chi è povero si deprime e molti per vivere scendono ai più svariati compromessi accettando anche pesanti umiliazioni da parte del potere e da chi lo rappresenta; chi è derubato ed è consapevole di essere derubato potrebbe cerfcare di riottenere quanto gli è dovuto e pretendere giustizia, pretendere la giusta pena per chi lo ha derubato mettendo così in crisi l'intero sistema di potere.

 
 
 

Post N° 38

Post n°38 pubblicato il 12 Dicembre 2008 da L_irrequieto

ANCHE I COCCODRILLI PIANGONO!
(...a pancia piena)
Ricordo ancora il discorso di Fausto Bertinotti quando venne nominato Presidente della Camera ed il riferimento ai lavoratori, agli operai: toccante. Ricordo anche chi ha votato l'indulto; quì potete trovare una difesa a spada tratta delle Legge pseudo Biagi nei confronti di chi accusava tale riforma di causare più incidenti sul lavoro, no comment; quello che mi interessa è che "il reato di omicidio colposo da infortunio sul lavoro era ricompreso nell’indulto"; già, perchè nell'indulto rientravano i processi legati alle morti bianche ed alle malattie professionali come i "morti da amianto: 3 mila soltanto per gli stabilimenti Eternit."
Domanda: perchè è stata presentata quella porcata? Perchè l'opposizione l'ha votato? Perchè la sinistra l'ha votato? Oltre alla mancata punizione dei colpevoli si deve aggiungere che il concetto di sicurezza è strettamente legato a quello di deterrenza e cioè a provvedimenti dello Stato che evitino il ripetersi degli stessi reati. Morale della favola, far crepare i lavoratori, farli ammalare, farli soffrire, umiliarli perchè non hanno nemmeno i soldi per curarsi e poi farli crepare, è molto meno oneroso di farli lavorare in sicurezza; anzi, se si può fare la cresta sulla sicurezza, tanto meglio.
La Thyssen di Torino era molto meno sicura degli stabilimenti in Germania, come mai secondo voi? Oltre alla mancata giustizia, le morti bianche sono diminuite o sono aumentate? E le malattie professionali?
Le persone che lo hanno votato  sono tutte un pò colpevoli, hanno contribuito nel loro "piccolo" a mandare la classe operaia non all'inferno ma più semplicemente all'altro mondo; hanno tutti un pò le mani sporche di sangue e con quel sangue sporcano tutto ciò che toccano: penne, denaro, le mani dei sostenitori, degli amici e dei parenti ed i regali di Natale per i bambini.
Ma via, non si poteva mettere in crisi il Governo Prodi, non si poteva favorire Berlusconi & C (non una volta sola, di più!!!). Via, il conflitto d'interessi, che argomentazioni retrogradi!
La gente crepa, certi galantuomini a prendere per il culo e tanti altri ben lieti di farsi prendere per il culo perchè l'importante è essere "anti", antiberlusconiani, antifascisti, anti non so cosa e la gente crepa, il Paese sta implodento e via dicendo.
Io sono "nero", forse lo sono perchè il rosso (forse il rosso come lo intendono in troppi) mi sta veramente stretto, mi fa proprio soffocare; se volete colpire, prego, accomodatevi, colpite pure alle spalle perchè fino a quando avrò la capacità di intendere e di volere, non potrà mai starmi "antipatico" (figurarsi se posso odiarlo) qualcuno solo perchè è "rosso".

 
 
 
 
 
 
 
 
 

La sicurezza del potere si fonda sull'insicurezza dei cittadini

Leonardo Sciascia

 

Esiste “un rapporto diretto, e anche statisticamente significativo, fra reddito pro capite e livello dei diritti e della libertà politica.”
Jean-Paul Fitoussi - “La democrazia ed il mercato”

Costituzione della Repubblica Italiana
Art. 36.


"Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa..."


Forse, l’articolo 36 della Costituzione era stato pensato e scritto per evitare che redditi e salari da fame portassero ad una regressione della libertà politica e quindi della democrazia.

 
 
 
 
 
 
 

PREMESSE

OLIGARCHIA ITALIA

QUEI DEPUTATI IGNORANTI

(E SCELTI MALE)

“La colpa è di Fini. Non di Fini Giuseppe, Forza Italia, professione dirigente, convinto che il Darfur sia un frenetico stile di vita. Di Fini Gianfranco (An), e poi di Casini Pierferdi (Udc), Fassino Piero (Ds), Rutelli Francesco (Dl) e ovviamente di Berlusconi Silvio e Prodi Romano; più alcuni altri. Perché — ammissione di Goffredo Bettini, senatore Ds molto potente a Roma—la composizione di questo Parlamento è stata decisa da una ventina di persone. La riforma elettorale-proporzionale- berlusconiana ha aiutato parecchio; anzi è stata una tentazione. In cui i leader sono caduti stilando le liste; e molto peccando in omissione di selezione di personale politico decente. O almeno che segua il telegiornale. O anche che legga i giornali e qualche libro, guardi i tiggì, e pazienza se ogni tanto si fa una canna, o peggio….”

Tratto da::«Darfur? Sono cose fatte in fretta» - Corriere della Sera, 12 Ottobre 2006

 
 
 
 
 
 
 

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