Livin' on my own

I love Stradivari


Per chi non lo sapesse, Antonio Stradivari è considerato il più grande maestro nella costruzione di violini e in genere di archi (intesi come strumenti musicali) di tutta la storia dell'umanità. Pare che questo primato derivi dalla sua grandissima abilià nel lavorare il legno trattandolo con procedimenti a tutt'oggi ancora sconosciuti. Insomma, Antonio Stradivari è il più importante MASTRO LIUTAIO dall'alba dei tempi ad ora.Ma non è di lui che parliamo oggi. No. Questa è stata una piccola premessa culturale (che non fa mai male) per introdurci all'argomento all'ordine del giorno. Ovvero la lavorazione del legno. Di un particolare tipo di legno. Quello pubico.Si, perchè più passa il tempo, più mi rendo conto che il proliferare della "FIGA DI LEGNO" è un dramma sociale secondo solo alla grande depressione degli anni '30. Io vivo a Milano, una zona fortemente colpita da questa piaga. Ora, cercherò di spiegare un filino meglio l'analogia FIGA DI LEGNO = VIOLINO. Dunque... MMMMmmm... MMMmmm... Ecco:
Direi che il potere dell'immagine è esplicativo più di mille parole. Ora, il fatto che molte delle cosiddette "FIGHE DI LEGNO" non abbiano affatto le forme sinuose di un violino, ma piuttosto delle linee leggiadre che ricordino vagamente una lattina di coca cola ha poco a che vedere con l'argomento trattato.Il concetto di figa di legno nasce, al contrario di come possano pensare tutti, non dalla mancata apertura di gambe degli esemplari colpiti da tale malattia, ma dalla mancata apertura mentale riguardo i semplici comportamenti nei rapporti umani. Ciò che irrita di queste losche figure che si sentono sempre al centro dell'attenzione è che da un semplice scambio di parole si possa rischiare addirittura di essere additati come "il classico marpione che ci vuole provare", facendole comportare in modo disgustoso e assolutamente irritante con tutti, anche con alcuni ignari passanti.. Vado a spiegare con un esempio pratico.Ora, voi tutti ben sapete e conoscete le mie idee pro femminili, inutile star qui a ribadire quel che è già trito, però se, come mi è capitato oggi, mi capita di vedermi arrivare in sala pesi tre tizie vestite con: toppino striminzito, tacco-show, mini-jeans-hot pants, trucco appena fatto e capelli scolpiti a colpi di martello da un parrucchiere sciroccato.Bene, oltre ad essere clamorosamente fuori posto, appena entrate hanno fatto prendere un colpo secco a tre palestrati-tutti-ormoni, un vecchietto con un piede nella fossa, due istruttori e a un paio di nullafacenti; chili di pesi caduti a terra causa sbarellamento totale degli utilizzanti che si sono distratti per dare una guardatina; commenti idioti che si sprecavano. E qui ci sta un messaggio per il palestrato: invece invece di sparar minkiate, prima di aprir bocca riflettere bene, perchè dichiarare: "IO ME LE TROMBEREI TUTTE E TRE VOLENDO", francamente fa un po' ridere. Al massimo si può totalizzare un "3" sul proprio score personale considerando come punti validi i due tentativi e la successiva rinuncia.Che poi una voglia fare la Bratz è una cosa perfettamente legittima, che rischi la vita per fare un po' di audience calandosi conciata in questo modo in quella specie di mare di ormoni inferociti un po' meno.Bella sarai anche la più figa del mondo, ma non tutte sono superaddestrate come la nostra beneamata (reverenza) princess Sissi a tenere a bada gli "strabordanti maschioni" (altra specie deplorevole su cui abbiamo già abbondantemente trattato) che, in genere, popolano le palestre. Il consiglio è comunque quella di tirarsa un filino meno, anche perchè qualunque legno, oltre una certa tensione si rompe.A me tutto questo sembra una roba trista, qualcosa del tipo "se non trovo il modo di arrivare a villa certosa, abbasso il target e provo con villa steroide. Ma tornando alla legnitudine,legnaioleria, legnaggine: poniamo il caso che una bratz si getti nel guizzo di muscoli che è l'abbraccio di un palestrato. cara la mia Stradivaria, se aspiri a farti suonare da uno coi deltoidi talmente ipertrofici che non riesce ad applaudire mi sa che finisci in soffitta rimpiazzata dalla wii.In ogni caso, meglio un destino da soffitta per te, che un futuro da apprendisti liutai presso la rinomata scuola di bricolage "Mastro Stradivari" per noi,continuando a sperare che, prima o poi, un colpo di lima qui, un'inchiodata la, una mano di colla qua, tu decida di mollarla.