Creato da lonewolf67 il 17/01/2005

Verso Remeron

pensieri...

TAG

 

 

 

 

 

IN PUNTA DI DITA...

ULTIME VISITE AL BLOG

Medioman23lonewolf67cassetta2Silentvoidice_glanceFlaneur69LUCA_TESTA76the_namelessllnserviceOldhighlanderPenikufesindominipater0costel93flubopo
 

 

crazy

Post n°203 pubblicato il 05 Settembre 2016 da lonewolf67

Your magic

white rabbit

your white room

straight jacket...

 

 

 

 
 
 

Niente

Post n°202 pubblicato il 31 Agosto 2016 da lonewolf67

perché a volte un "niente" é tutto quello di cui avevo bisogno :) 

 

YOU MAKE ME SMILE
to MM 

 
 
 

Perdersi

Post n°201 pubblicato il 31 Luglio 2016 da lonewolf67
 

"non può bastare perdere se stessi
 per ritrovare gli spazi aperti del passato"

autocitazione. E chissà, forse avevo ragione. O forse no. 
 Confusione, tanta. Desideri e dubbi. E paure. Di me, di loro, del poi. 
 Del vuoto che potrebbe venire.

 Boh.  

 
 
 

Colonna sonora

Post n°200 pubblicato il 18 Luglio 2016 da lonewolf67

 
 
 

Ritorno. O no.

Post n°199 pubblicato il 18 Luglio 2016 da lonewolf67
 

Ed eccoci, di nuovo. 

Sembra così strano, tornare tanto tempo dopo. Rileggerò i miei post, per ritrovare quella me che non c'è più. Un nuovo cambiamento, una nuova vita. Forse gli stessi pensieri con un vestito nuovo, chissà. 

Per ora, ben ritrovati. 

 

 
 
 

Follia

Post n°198 pubblicato il 26 Ottobre 2013 da lonewolf67

Trovo questa parola, follia, associata al mio viso... e mi trovo a chiedermi se sono così trasparente, o se questa persona ha uno sguardo così attento... (o magari chissà, ha sparato a caso e fatto centro, vedi mai...) ma così è; se mi fermo a pensare lo so, che sto annaspando per restare a galla, che sono come certi uccelli acquatici che sembrano scivolare sull'acqua ma in realtà, sotto, le zampe remano forsennate... e sto così, a vivere e lasciar vedere una normalità fasulla che faccia star tranquilli e non crei disagi; una normalità di doveri ed obblighi... ma sento, distintamente, la mente scivolare nell'abisso già conosciuto di una depressione feroce, che non mi lascerebbe scampo, che distruggerebbe tutto, di nuovo, lasciandomi, dopo, con macerie alle mie spalle ed uno sguardo nuovo verso il domani.

 
 
 

CHI mangi oggi?

Post n°197 pubblicato il 11 Novembre 2012 da lonewolf67

... this beatiful creature must die...
a death for no reason
and death for no reason

IS MURDER 

 
 
 

"Festeggiamo la fine"

Post n°191 pubblicato il 12 Dicembre 2010 da lonewolf67

 
 
 

Lettera di Edgar Kupfer-Koberwit

Post n°188 pubblicato il 21 Novembre 2010 da lonewolf67

Traduzione di una lettera di Edgar Kupfer- Koberwitz che nel campo di concentramento di Dachau passò tra crudeltà di ogni genere, mentre la morte ghermiva i prigionieri del campo giorno dopo giorno.

Caro amico,

mi chiedi perché non mangio carne e ti domandi per quale ragione mi comporto così. Forse pensi che ho fatto un voto o una penitenza che mi priva di tutti i piaceri gloriosi del mangiar carne. Pensi a bistecche gustose, pesci saporiti, prosciutti profumati, salse e mille altre meraviglie che deliziano gli umani palati; certamente ricordi la delicatezza del pollo arrostito.

Vedi, io rifiuto tutti questi piaceri e tu pensi che solamente una penitenza, o un voto solenne, o un grande sacrificio possa indurmi a negare questo modo di godere la vita e che mi costringa ad una rinuncia.

 Sei sorpreso, chiedi: - Ma perché e per quale motivo?

Te lo chiedi con intensa curiosità e pensi di poter indovinare la risposta.

Ma se io ora cerco di spiegarti la vera ragione in una frase concisa, tu rimarrai nuovamente sorpreso vedendo quanto sei lontano dal vero motivo.

 Ascolta: io rifiuto di mangiare animali perché non posso nutrirmi con la sofferenza e con la morte di altre creature.

 Rifiuto di farlo perché ho sofferto tanto dolorosamente che le sofferenze degli altri mi riportano alle mie stesse sofferenze.

 So che cos'è la felicità e so che cos'è la persecuzione. Se nessuno mi perseguita, perché dovrei perseguitare altri esseri o far si che vengano perseguitati?

So che cos'è la libertà e so che cos'è la prigionia. So che cos'è la protezione e che cos'è la sofferenza. So che cos'è il rispetto e so che cos'è uccidere. Se nessuno mi fa del male, perché dovrei fare del male ad altre creature o permettere che facciano loro del male?

Se nessuno vuole uccidermi, perché dovrei uccidere altre creature o permettere che vengano ferite o uccise per il mio piacere o per convenienza?

Non è naturale che io non infligga ad altre creature ciò che io spero non venga inflitto a me? Non sarebbe estremamente ingiusto fare questo per il motivo di un piacere fisico a spese della sofferenza altrui e dell' altrui morte?

Queste creature sono più piccole e più indifese di me, ma puoi tu immaginare un uomo ragionevole con nobili sentimenti che volesse basare su questa sofferenza la rivendicazione o il diritto di abusare del più debole e del più piccolo? Non credi che sia proprio il dovere del più grande, del più forte, del superiore di proteggere le creature più deboli invece di perseguitarle e di ucciderle?

Noblesse oblige. Ed io voglio comportarmi nobilmente.

 Ricordo l'epoca orribile dell'inquisizione e mi dispiace dire che il tempo dei tribunali per gli eretici non è passato, che giorno per giorno gli uomini cucinano in acque bollenti altre creature che sono state date impotenti nelle mani dei loro carnefici.

 Sono inorridito dall'idea che uomini simili siano civili, non rudi barbari, non dei primitivi. Ma nonostante tutto essi sono soltanto primitivamente civilizzati, primitivamente adagiati nel loro ambiente culturale.

 Sproloquiando, sorridendo, proponendo grandi idee e facendo bei discorsi, l'europeo medio commette ogni sorta di crudeltà e non perché sia costretto, ma perché vuole fare ciò. Non perché manchi della facoltà di riflettere e di rendersi conto delle orribili cose che sta facendo. Oh no! Soltanto non vuole vedere i fatti, altrimenti ne sarebbe infastidito e disturbato nei suoi piaceri.

 So che la gente considera certi atti connessi al macellare come inevitabili. Ma c’è realmente questa necessità? La tesi può essere contestata. Forse esiste un genere di necessità per le persone che non hanno sviluppato ancora una piena e conscia personalità. Io non faccio loro delle prediche, scrivo a te questa lettera, ad un individuo responsabile che controlla razionalmente i suoi impulsi, che si sente conscio - internamente ed esteriormente - dei suoi atti, che sa che la nostra Corte Suprema è nella nostra coscienza e che non vi è ricorso in appello.

 "E’ necessario che un uomo responsabile sia indotto a macellare?".

In caso affermativo, ogni individuo dovrebbe avere il coraggio di farlo con le sue stesse mani. È un genere miserabile di codardia quello di pagare altra gente per fare questo lavoro macchiato di sangue dal quale l'uomo normale si ritrae inorridito e sgomento. Questa gente é pagata per questo lavoro e gli altri acquistano da loro le parti desiderate dell'animale ucciso possibilmente preparato in modo da non ricordare l'animale, il fatto che è stato ucciso.

 Io penso che gli uomini saranno uccisi e torturati fino a quando gli animali saranno uccisi e torturati e che fino allora ci saranno guerre, poiché l'addestramento e il perfezionamento dell'uccidere deve essere fatto moralmente e tecnicamente su esseri piccoli. Penso che ci saranno prigioni finché gli animali saranno tenuti in gabbia. Poiché per tenere in gabbia i prigionieri bisogna addestrarsi e perfezionarsi moralmente e tecnicamente su piccoli esseri.

 Non vedo alcuna ragione di sentirci oltraggiati per i grandi e per i piccoli atti di violenza e crudeltà commessi dagli altri.

Ma penso che sia arrivato il momento di sentirci oltraggiati dai grandi e piccoli atti di violenza e crudeltà che noi stessi commettiamo. Ed essendo molto più facile vincere le piccole battaglie, penso che dovremmo cercare di spezzare prima i nostri legami con le piccole violenze e crudeltà per superarle una volta per sempre.

Poi verrà il giorno che sarà facile per noi combattere anche le crudeltà più grandi.

 Ma noi tutti siamo addormentati in abitudini e attitudini ereditate, che ci aiutano ad ingoiare le nostre crudeltà senza sentirne l'amaro. Non ho alcuna intenzione di accusare persone o situazioni. Ma penso che sia mio dovere stimolare la mia coscienza nelle piccole cose, migliorare me stesso ed essere meno egoista, per essere poi in grado di agire in coerenza nei problemi più importanti.

 Il punto è questo: io voglio vivere in un mondo migliore dove una più alta legge conceda più felicità a tutti.

 

Edgar Kupfer-Koberwitz, vegano

 

 
 
 

SONO STUFAAAAAAA

Post n°186 pubblicato il 08 Novembre 2010 da lonewolf67

Sono stufa del mal di schiena!!!!!!!!!

A parte questo, leggo su FB che, oltre a ciò che poi succederà a quelle povere anime che finiranno nelle loro LURIDE mani, i vivisettori chiedono (e probabilmente ottengono, anzi, sicuramente) che gli animali, nello specifico i cani, vengano consegnati con già le corde vocali recise...... eccerto, se no si lamentano, guaiscono.... vuoi mettere, poveri "scienziati"?

Ho tanta di quella rabbia dentro che, se mai mi capitasse di conoscerne uno, sicuramente poi mia figlia dovrebbe portarmi le arance............... (e magari anche una torta veg con la lima dentro ;o)

ODIO il genere umano. Beh, insomma, 'na buona parte

 
 
 
Successivi »
 

 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963