Creato da: hrothaharijaz il 27/12/2006
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Post N° 12

Post n°12 pubblicato il 17 Febbraio 2007 da hrothaharijaz

Devo notare, con grande tristezza, che a leggermi siete veramente in pochi. Mi e' stato detto, da una di Voi, che i racconti sono troppo lunghi e scoraggerebbero il potenziale lettore fin dall'inizio. Cosa posso farci, scriverli piu' corti? farne il riassunto?

Io comunque continuo a scrivere egualmente, magari col tempo...troverete il tempo, perche' penso si tratti solo di questo, troppo presi dalla frenesia del correre quotidiano.

Il racconto di oggi e' scritto su commissione, su un fatto veramente accaduto, senza morti e con lieto fine. I protagonisti, ma chi altri se non loro, i miei amici cani.

           PICCOLA STORIA D'AMORE DI UN CUORE IMMENSAMENTE GRANDE

E cosi', per colpa di quella barboncina nera, pur anche bella ma tanto antipatica, al pari della sua vezzosa padroncina, mi trovo qui, solo, impaurito e terrorizzato a vagare per le campagne di Codevilla.

Per una stupidata, per una disattenzione mi ritrovo ad avere perso tutto: papa' Fausto e i miei sette compagni di cascina, sei cani, Flic e Floc, Nevio. Lilla, Orazio e Cornelia e il gatto Bartolomeo che era solito dividere con me la cuccia e il cibo.

Mi trovavo, come tutti i giorni, sull'auto con papa' Fausto che non si muoveva mai senza portarmi con se e, come era sua abitudine, quando scendeva dalla macchina per qualche commissione o per bere un bianchino con gli amici. mi lasciava solo sull'auto, "a fare la guardia", come soleva ripetermi.

Anche quella mattina era andata cosi', ero rimasto solo sull'auto, col finestrino abbassatoperche' faceva molto caldo quando, mentre stavo per prendere sonno, il mio naso viene solleticato da uno stimolo che conoscevo molto bene e che gli umani chiamano "di cagnetta in calore". Che definizione impropria e scolorita, per me era allo stesso tempo i colori dell'arcobaleno, il profumo del paradiso e l'aroma del giardino delle delizie. Svegliatomi all'istante, mi alzo sulle zampette posteriori e con quelle anteriori appoggiate al finestrino aperto chi ti vedo? lei, la barboncina nera che sculetta al guinzaglio di un'altrettanto sculettante padroncina.

Non ci credono gli umani che noi cani ci comprendiamo col nostro abbaiare, coi nostri ululati e uggiolii e col nostro incedere: la barboncina, che si era accorta della mia presenza, altro non mi stava dicendo:" Lo so che sei lì, te la faccio annusare ma non te la dò, sei troppo zotico, un cane campagnolo, mentre io sono di razza e aristocratica, per di più": Proprio io, Zago, spinone di quattro anni, che potevo contare un numero sterminato di cagnoline rese da me felici, non potevo certo assistere a quella presa in giro senza reagire e, con un balzo, salto fuori dall'auto e, lancia in resta, mi metto all'inseguimento di quella smorfiosetta.

L'inseguimento durò poco, due curve e un tratto di strada sterrata, quando la mia amata scomparve, con la sua padroncina, dietro il cancelletto verde di una villetta.

Non dandomi per vinto rimasi almeno un'oretta davanti al cancello ad aspettare e quando, sconsolato, feci ritorno sui miei passi,dell'auto di papà Fausto non era rimasta traccia.

In pochi minuti venni assalito dall'ansia e ben presto questa si tramuto' in terrore.; gli occhi mi si velarono di lacrime e i pensieri più lugubri occuparono il mio, fino ad allora, spensierato cervello.

Incominciai a girare in tondo annusando a destra e a sinistra, ma dell'odore di papà Fausto nemmeno l'ombra. Permaneva invece quello della barboncina, causa di tutte le mie disgrazie.

Avevo sete, una sete tremenda e gia' scendevano le prime ombre della sera. A quell'ora in cascina, venivano riempite le nostre ciotole e, festanti, con le code proiettate verso il cielo, cenavamo tutti quanti insieme.

Scese la notte, cercai riparo tra i cespugli, ma non riuscii di certo a dormire. Le punture delle zanzare e i rumori più disparati me lo impedivano.

Al mattino, più stanco della sera prima, mi incamminai per un viottolo; dovetti scappare perchè inseguito da un cane più grosso di me e che non aveva intenzioni pacifiche.

Anche le persone che incontravo non avevano un buon odore, mi sembravano ostili, non si accorgevano di me o, addirittura, mi gridavano:" Vai via cagnaccio".

Attraversando una strada sentii il rumore di una frenata; per poco non finii sotto le sue ruote.

Finalmente una fontanella e un po' di sollievo per la mia gola riarsa dalla sete.

Mi avvicinai a due bambini che giocavano e uggiolai:" Mi sono perso, non avete visto passare di qui papà Fausto?" Per tutta risposta un sasso mi sfioro' il naso accompagnato da un :" Pussa via, bestiaccia":

La seconda notte la passai in un fosso; come era diverso il paesaggio rispetto alla mia cascina.

Quella notte versai calde lacrime e i miei guaiti erano indirizzati ai miei compagni di gioco:" Flic e Floc dove siete", "Bartolomeo perche' non vieni qui ad accuciarti e scaldarmi un po??" e soprattutto:"Papà Fausto, dove sei, non abbandonarmi, sono ancora vivo".

Il mattino successivo raggiunsi Voghera e, all'improvviso, sentii uscire dalla porta di un bar un odore buono, un odore di persona per bene, come quello che aveva papà Fausto. Mi avvicinai con circospezione e la vidi, dietro il bancone, affacendata con piatti, tazzine e bicchieri. Era lei ad emanare quel buon odore.

Piu' la guardavo e più pensavo a Pallina, la mia vecchia mamma.

Un guaito per attirare la sua attenzione, un suo sguardo e fu subito amore:" Ma cosa fai qui?, Ti sei perso?, Hai fame? Vuoi un po' d'acqua?.In men che non si dica avevo davanti al mio naso una ciotola d'acqua fresca e un piatto con dentro ogni ben di dio da mangiare.

Dopo due giorni di terrore avvertii un senso di rilassamento e di pace: Riassaporai i piaceri di una casa e di una famiglia. Quella signora cicciottella, Patrizia ho sentito che la chiamavano, intuivo che non mi avrebbe abbandonato; mi accarezzava in continuazione, mi porgeva dell'altro cibo e, per quella giornata, mi tenne, anche se legato sotto un ombrellone, vicino a lei. Io non la perdevo d'occhio mentre andava avanti e indietro con piatti e vassoi:

Solo verso sera, quando chiusero il bar, provai ancora un senso di paura: Si trattava di decidere dove avrei passato la notte. Mamma Patrizia mi voleva portare a casa sua ma Sara, la sua bambina, si opponeva perche' aveva paura che io litigassi col suo gatto.Io avevo cominciato a guaire:" Guarda Sara che io con i gatti vado d'accordo, dormo nella cuccia con Bartolomeo e non l'ho mai morsicato, nemmeno quando fa' le puzzette". Ma cosa volete farci, noi cani comprendiamo il linguaggio degli umani ma, sembra, che loro non comprendano il nostro.

Fatto sta che passai la notte rinchiuso in uno sgabuzzino del bar; pero' ero tranquillo perche' mamma Patrizia mi aveva promesso che il giorno dopo sarebbe tornata e, con quella faccia, come potevo dubitarne:

Il giorno dopo, infatti, torno' e fu ancora grande festa.

I due giorni successivi furono pieni di novita'. Per prima cosa devo dire che il mio piatto era sempre pieno di prelibatezze; avanti di quel passo mi sarei trovato anch'io cicciottello come mamma Patrizia.

Vedevo tanta gente che entrava e usciva dal bar; c'era chi mi guardava appena, chi si fermava a farmi i complimenti, ad ognuno non veniva risparmiata la mia storia. Mi sentivo un cane importante.

Ogni tanto arrivava Roberta che usciva da una porta vicina al bar e mi portava a spasso per i miei bisogni: Anche lei aveva un buon odore; non era la figlia di Patrizia, ma di un'altra signora che per mestiere vendeva quei pestilenziali cosi che di tanto in tanto papà Fausto metteva in bocca e, dopo averli accesi, facevano un fumo che mi faceva tossire e lacrimare gli occhi per un bel pezzo.

In quei giorni avevo intuito che Patrizia si dava da fare per ritrovare papà fausto; aveva addirittura scritto ad un giornale e inviato una mia fotografia.

Verso la tarda mattinata di quel venerdi' captai che qualcosa di nuovo era successo; mamma Patrizia aveva assunto in volto un colore rosso acceso e, quando parlava, le sentivo tremare la voce. Che differenza fra gli umani e noi, loro balbettano, noi agitiamo la coda o, al massimo, lasciamo andare qualche goccia di pipì.

Dopo una mezzoretta compresi il motivo di quel "ciapa, ciapa"; aveva telefonato papà Fausto che, dopo aver letto il giornale, comunicava che presto sarebbe giunto a riprendermi.

Non immaginate la felicita' che ho provato in quei momenti; se Roberta non mi avesse portato a fare un giretto, la pipì l'avrei lasciata andare tutta sotto l'ombrellone.

Da quel momento i minuti cominciarono a sembrarmi ore e le ore giorni. Non ebbi più il coraggio di toccare acqua e cibo.

Finalmente vidi arrivare l'auto e da essa scendere papà Fausto che, come mi vide allargo' le braccia e gridò:" Zago". Gli volai in braccio e lo leccai tutto sulla faccia ma, quando mi voltai e vidi mamma Patrizia, comprersi come fosse triste, intuendo che mi avrebbe perso. Saltando dalle braccia di papà Fausto volai addosso a mamma Patrizia e, leccandole il viso, uggiolai:" Cara mamma, sei stata tu a salvarmi, non ti scorderò per tutta la vita".

E' notte, abbiamo fatto tardi perche' in cascina si e' festeggiato il mio ritorno; ho dovuto raccontare ai miei amici la storia della mia avventura fino allo sfinimento.

Prima di dormire devo recitare le preghiere della sera, come mi ha insegnato mamma Pallina, fin da piccolo. Questa sere e le prossime saranno più lunghe perche', oltre a ringraziare Gesù per tutte le cose belle che ho e le persone buone che mi circondano, devo ringraziarlo per avermi fatto incontrare una mamma dal cuore così grande come Patrizia. "Caro Gesù mantienila sempre bella, giovane e in salute e, come l'ho sentita spesso lamentarsi, pur non comprendendone bene il motivo, con quindici chili in meno".

 
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Commenti al Post:
dream3r86
dream3r86 il 20/02/07 alle 12:44 via WEB
Beh...in effetti i racconti non sono cortissimi ma non credo che siano nemmeno tanto lunghi da inibire ogni potenziale lettore fin dall'inizio. Hai ragione quando dici che la mancanza di tempo spesso ci impedisce di cogliere il significato delle cose. Anche io scrivo sul mio blog e non mi lamento, qualcuno mi legge e ho una buona media di visite, nonostante i miei racconti non siano belli come i tuoi... in bocca al lupo Ge
(Rispondi)
 
 
hrothaharijaz
hrothaharijaz il 20/02/07 alle 20:34 via WEB
ho dato una scorsa veloce anche al tuo di blog. Vedi, chi di spada colpisce di spada perisce. La mancanza di tempo, ma non per futili motivi, un lavoro impegnativo ( quello del medico) e impegni extrafamiliari (una persona cara che stiamo perdendo e cerchiamo di lasciare andare in modo dignitoso) mi tengono lontano da cose piu' amene. Cmq ti metto nei preferiti e ci risentiremo, spero, presto. Un caro saluto Hrothaharijaz.
(Rispondi)
 
 
 
dream3r86
dream3r86 il 21/02/07 alle 12:11 via WEB
grazie mille per la tua gentilezza!!! Ti auguro che presto le cose si rosolveranno. un caro saluto Ge ps inserisco anche io il tuo blog tra gli amici
(Rispondi)
 
atisha0
atisha0 il 20/02/07 alle 14:02 via WEB
urca! :-)))) già finito? .. un saluto ed un complimento al tuo blog... ;-)
(Rispondi)
 
 
hrothaharijaz
hrothaharijaz il 20/02/07 alle 20:17 via WEB
grazie, sei molto gentile. Allora proseguo per questa strada? Un caro saluto. Hrothaharijaz.
(Rispondi)
 
cocacola80
cocacola80 il 22/02/07 alle 10:00 via WEB
Grazie per il passaggio sul mio blog....un bacione e buona giornata!
(Rispondi)
 
bettyshort
bettyshort il 25/02/07 alle 22:46 via WEB
Complimenti sinceri
(Rispondi)
 
gabry.99
gabry.99 il 26/02/07 alle 17:43 via WEB
Forse perkè sono abituata ai tuoi racconti....nn li reputo affatto lunghi..anzi..a volte finiscono pure troppo presto! smiley! Molto bella questa storia..poi mi spieghi perkè è ...su commissione. Un fatto realmente accaduto? Mi auguro di rileggerti quanto prima.....
(Rispondi)
 
gabry.99
gabry.99 il 26/02/07 alle 17:47 via WEB
//timido .... ops... si ho letto adesso...un fatto realmente accaduto.... nella fretta di leggere il racconto....non avevo letto l'antefatto...
(Rispondi)
 
atisha0
atisha0 il 28/02/07 alle 08:13 via WEB
pochi ma buoni.. :-)))
(Rispondi)
 
blosky1974
blosky1974 il 03/03/07 alle 20:25 via WEB
continua così che sei grande, i tuoi racconti sono bellissimi. bravo un abbraccio blosky
(Rispondi)
 
 
hrothaharijaz
hrothaharijaz il 03/03/07 alle 22:35 via WEB
Troppa grazia Blosky; cmq cercherò di fare del mio meglio.A presto Hrothaharijaz
(Rispondi)
 
annalia_2
annalia_2 il 08/05/07 alle 21:37 via WEB
felice serata
(Rispondi)
 
 
hrothaharijaz
hrothaharijaz il 08/05/07 alle 23:44 via WEB
grazie, anche a te. Fiorenzo
(Rispondi)
 
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