Creato da lunapiena_750 il 14/02/2011

Lunapiena_75

RIFLESSI DI LUNA... Ciao! Io sono Lunapiena_75. Sono una donna e vivo a Trieste, in Friuli Venezia Giulia. Sono del segno della Bilancia. Non sono che una semplice tavolozza piena di colori, pronti per essere utilizzati qua e là, su di te, su di me, su di noi, sul mondo intero... per rendere questa triste vita più viva e limpida di quel che appare!

 

 

LA STORIA DEL SOLE E DELLA LUNA...

Post n°42 pubblicato il 11 Settembre 2011 da lunapiena_750
Foto di lunapiena_750

Quando il Sole e la Luna si incontrarono per la prima volta, si innamorarono perdutamente e da quel momento cominciarono a vivere un grande Amore... Allora il mondo non esisteva ancora e il giorno che Dio decise di crearlo, gli donò il tocco finale... la bellezza! E decise anche che il Sole avrebbe illuminato il giorno e la Luna la notte, obbligandoli senza volerlo a vivere separati. I due si intristirono molto quando capirono che non si sarebbero mai più incontrati. La Luna diventava sempre più amareggiata malgrado la brillantezza che Dio le aveva donato. Lei soffriva di solitudine... Il Sole, a sua volta, aveva guadagnato un titolo di nobiltà "Re degli Astri", ma anche questo non lo rendeva felice...
Dio li chiamò e li disse: "non avete nessun motivo per essere tristi dopotutto avete una brillantezza che vi distingue l'uno dall'altra. Tu Luna, illuminerai le notti fredde e calde, incanterai gli innamorati e sarai molte volte motivo di poesia... Quanto a te Sole, sostenterai questo titolo perchè sei il più importante degli astri, illuminerai la Terra durante il giorno, fornirai calore agli esseri umani e la tua semplice presenza farà le persone felici... ".
La Luna si intristì molto per il suo terribile destino e trascorreva i giorni piangendo. Il Sole soffriva per la tristezza della Luna, ma non poteva lasciarsi andare perchè doveva darLe la forza di accettare il destino che Dio aveva deciso per loro. La sua preoccupazione era tanto grande che pensò di chiedere un favore a Dio: "Signore, aiuta la Luna, per favore, lei è più fragile di me, non sopporterà la solitudine". E Dio con la sua bontà creò le stelle per tenere compagnia alla Luna.
La Luna quando è molto triste ricorre all'aiuto delle stelle, che fanno di tutto per consolarla, ma quasi sempre non ci riescono. Tutt'oggi loro vivono così... separati.
Il Sole finge di essere felice, e la Luna non riesce a nascondere la Sua tristezza. Il Sole è ancora caldo di passione per la Luna e Lei vive ancora nell'oscurità della solitudine.
Il desiderio di Dio era che la Luna dovesse essere sempre piena e luminosa, ma lei non riusciva ad esaudirlo.. Perchè è una Donna e una Donna nella sua Vita ha delle fasi: quando è felice riesce ad essere piena e luminosa, ma quando è triste è calante, e quando è calante non è nemmeno possibile vedere la Sua brillantezza.
Luna e Sole seguono il loro destino, Lui solitario ma forte, Lei in compagnia delle Stelle ma debole.
Gli umani cercano in tutti i momenti di conquistarLa, come se questo fosse possibile. Ogni tanto alcuni uomini la raggiungono ma ritornano sempre soli, nessuno di loro è mai riuscito a portarLa fino alla Terra, nessuno di loro l'ha mai veramente conquistata, anche se pensavo di averlo fatto.
Dio ha deciso che nessun Amore in questo mondo fosse del tutto impossibile, neanche quello tra la Luna ed il Sole ed è stato allora che ha creato l'eclissi.
Oggi Sole e Luna vivono nell'attesa di questo istante, unico momento raro che li è stato concesso. Quando guarderemo il cielo e vedremo il Sole nascondere la Luna è perchè sdraiandosi su di Lei, incominciano ad amarsi.... La brillantezza della loro estasi è così grande che gli occhi umani non possono guardare l'eclissi... gli occhi potrebbero rimanere accecati... nel vedere tanto Amore.   LUNAPIENA_75

 
 
 

LA LEGGENDA DELLA LUNA PIENA...

Post n°41 pubblicato il 11 Settembre 2011 da lunapiena_750
Foto di lunapiena_750

In una calda notte di luglio di tanto tempo fa un lupo, seduto sulla cima di un monte, ululava a più non posso.
In cielo splendeva una sottile falce di luna che ogni tanto giocava a nascondersi dietro soffici trine di nuvole, o danzava tra esse, armoniosa e lieve.
Gli ululati del lupo erano lunghi, ripetuti, disperati. In breve arrivarono fino all’argentea regina della notte che, alquanto infastidita da tutto quel baccano, gli chiese: - Cos’hai da urlare tanto? Perché non la smetti almeno per un po’?- - Ho perso uno dei miei figli, il lupacchiotto più piccolo della mia cucciolata. Sono disperato… aiutami! – rispose il lupo. La luna, allora, cominciò lentamente a gonfiarsi. E si gonfio, si gonfiò, si gonfiò, fino a diventare una grossa, luminosissima palla.
- Guarda se riesci ora a ritrovare il tuo lupacchiotto – disse, dolcemente partecipe, al lupo in pena.
Il piccolo fu trovato, tremante di freddo e di paura, sull’orlo di un precipizio.
Con un gran balzo il padre afferrò il figlio, lo strinse forte forte a sé e, felice ed emozionato, ma non senza aver mille e mille volte ringraziato la luna. Poi sparì tra il folto della vegetazione.
Per premiare la bontà della luna, le fate dei boschi le fecero un bellissimo regalo: ogni trenta giorni può ridiventare tonda, grossa, luminosa, e i cuccioli del mondo intero, alzando nella notte gli occhi al cielo, possono ammirarla in tutto il suo splendore. I lupi lo sanno… e ululano festosi alla luna piena…     Lunapiena_75

 
 
 

LA FELICITA'...

Post n°40 pubblicato il 10 Settembre 2011 da lunapiena_750
Foto di lunapiena_750

In questo giorno della tua vita, Caro Amico, credo che Dio voglia che tu sappia...che non puoi aiutare un altro che non è disposto ad aiutare sé stesso/a.

Alla fine, tutte le anime devono percorrere il loro cammino – e il motivo per cui stanno percorrendo un particolare cammino potrebbe non essere chiaro a noi...o addirittura a  loro a livello di comune consapevolezza umana. Fa quello che puoi per aiutare gli altri, naturalmente.  Mostra amore e amorevolezza ogni qualvolta questo ti è possibile. Ma non impigliarti nella storia di qualcun altro al punto tale da cominciare a scriverla tu.  Mi spiego?

L’esistenza è un’occasione, esistere è  l’occasione! Non dire: “Domani farò, domani amerò, domani avrò un rapporto festoso con l’esistenza”. Perché domani? Il domani non arriva mai. Perché non ora? Perché rinviare? Rinviare è un trucco della mente; ti mantiene nella speranza, e nel frattempo l’opportunità sfuma. Noi tutti siamo come membra di un unico corpo e perciò, chi cerca di danneggiare o distruggere gli altri, è come se la mano destra cercasse di tagliare la mano sinistra per gelosia. Chi uccide il prossimo suo, uccide se stesso, chi deruba, froda se stesso. Chi ferisce il prossimo, mutila se stesso, perchè gli altri esistono in noi, come noi esistiamo in loro. Se la tua ricerca è sincera non è facile, è qualcosa di arduo, è difficile è doloroso, è una lunga sofferenza, perchè molte cose vanno distrutte, trascese, catene antiche devono essere spezzate. Non è facile e la sofferenza è inevitabile, perchè ogni volta che cambi schema,  contesto, tutto ciò che è vecchio va abbandonato. Ma tu hai investito ogni cosa in ciò che è vecchio . Dovrai per questo soffrire, il tuo ego implica tutto ciò che hai pensato sempre di te stesso , non è qualcosa che puoi gettare via facilmente, é quindi necessario avere il coraggio di osare.

Un discepolo chiese ad un Maestro illuminato: "Maestro come mai non sono ancora felice?" Perché sei ancora, e perché ancora stai rincorrendo la felicità. La felicità non può essere cercata, non si può andare alla ricerca della felicità. La felicità è un derivato, è una conseguenza naturale. Se ne fai uno scopo, non la troverai mai, ti sfuggirà sempre. Arriva silenziosamente, arriva come un sussurro, arriva come la tua ombra. Quando sei totalmente assorto in qualcosa e non pensi assolutamente alla felicità... eccola. Quando invece ci pensi, non c'è mai: è molto timida. Quando ti guardi attorno scompare; quando cominci a pensare: "Sono felice o no?", non lo sei. Un uomo felice non pensa mai alla felicità: è talmente felice, come potrebbe pensare alla felicità? Solo un uomo infelice pensa alla felicità e, pensandoci, diventa ancora più infelice. Ho sentito raccontare...  Un cane adulto vide un cucciolo che rincorreva la propria coda e gli chiese: "Perché stai correndo dietro alla tua coda?" E il cagnolino rispose: "Ho scoperto i segreti della filosofia, ho risolto i problemi dell'universo che nessun cane prima di me aveva affrontato nel modo giusto... ho imparato che la felicità è una cosa importante per un cane e che la felicità si trova nella mia coda. Ecco perché la sto rincorrendo, e quando l'avrò afferrata possederò la felicità". Il vecchio cane rispose: "Figliolo, anch'io ho considerato i problemi dell'universo, per quanto potevo, e mi sono fatto delle opinioni. Anch'io ho scoperto che la felicità è una bella cosa per un cane, e che la felicità è nella mia coda, ma ho anche notato che quando mi occupo delle mie cose... mi viene dietro, non ho bisogno di rincorrerla". Ascolta ciò che dice il vecchio cane. Esistono persone nelle nostre vite che ci rendono felici per il semplice caso di avere incrociato il nostro cammino. Alcuni percorrono il cammino al nostro fianco, vedono molte lune passare, gli altri li vediamo appena tra un passo e l’altro. Tutti li chiamiamo amici e ce ne sono di molti tipi. Talvolta ciascuna foglia di una albero rappresenta uno dei nostri amici. I primi che nascono sono il nostro amico Papà e la nostra amica Mamma, che ci mostrano cosa è la vita. Dopo vengono gli amici Fratelli, con i quali dividiamo il nostro spazio affinché possano fiorire con noi. Conosciamo tutta la famiglia delle foglie che rispettiamo e a cui auguriamo ogni bene. Ma, il destino presentiamo agli altri amici, i quali non sapevamo avrebbero incrociato il nostro cammino. Molti di loro li chiamiamo amici dell’anima, del cuore. Sono sinceri, sono veri. Sanno quando non stiamo bene, sanno cosa ci fa felici. E alle volte uno di questi amici dell’anima si installa nel nostro cuore e allora lo chiamiamo innamorato. Egli dà luce ai nostri occhi, musica alle nostre labbra, salti ai nostri piedi. Ma ci sono anche quegli amici di passaggio, talvolta una vacanza o un giorno o un’ora. Essi collocano un sorriso nel nostro viso per tutto il tempo che stiamo con loro. Non possiamo dimenticare gli amici distanti, quelli che stanno nelle punte dei rami e che quando il vento soffia appaiono sempre tra una foglia e l’altra. Il tempo passa, l’estate se ne va, l’autunno si avvicina e perdiamo alcune delle nostre foglie, alcune nascono l’estate dopo, e altre permangono per molte stagioni. Ma quello che ci lascia felici è che le foglie che sono cadute continuano a vivere con noi, alimentando le nostre radici con allegria. Sono ricordi di momenti meravigliosi di quando incrociarono il nostro cammino. Ti auguro foglia del mio albero, pace, amore….. oggi e sempre… semplicemente perché ogni persona che passa nella nostra vita è unica. Sempre lascia un poco di sé e prende un poco di noi. Ci saranno quelli che prendono molto, ma non ci sarà che non lascia niente. Questa è la maggior responsabilità della nostra vita e a prova evidente che due anime non si incontrano per caso…. Con l’amore tutto è possibile.  Lunapiena_75

 
 
 

LA FAVOLA DELL'AMORE...

Post n°39 pubblicato il 10 Settembre 2011 da lunapiena_750
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Una donna stava innaffiando il giardino della sua casa quando vide tre vecchietti carichi di anni e di esperienze che stavano di fronte al suo giardino.
Ella non li conosceva e disse:
“Non mi sembra di conoscervi, ma dovrete essere affamati.
Vi prego, entrate in casa così che mangiate qualcosa.”
Essi domandarono: ‘Non c’è l’uomo di casa?’
“No!” – rispose lei- “non è in casa”.
“In tal caso, non possiamo entrare” dissero.

All’imbrunire, quando il marito rincasò, ella gli raccontò tutto ciò che le era capitato.
“Allora, dì loro che son rientrato e, dunque, invitali pure ad entrare!”
La donna quindi uscì per invitare i tre uomini a casa.

“Non possiamo entrare tutti e tre insieme in una casa”… spiegarono i vecchietti.
“Perché?”… volle sapere lei.
Uno degli uomini indicò uno dei suoi amici e spiegò:
“Il suo nome è Ricchezza”.
Subito dopo indicò l’altro.
“Il suo nome è Successo ed io mi chiamo Amore.
Adesso và dentro e decidi con tuo marito quale di noi tre desiderate invitare a casa vostra.”

La donna entrò in casa e raccontò a suo marito tutto ciò che i tre uomini le avevano detto.
Lui si rallegrò e disse:
“Che bello! Se è così, allora invitiamo Ricchezza, che venga, e riempia la nostra casa!”
Sua moglie non era d’accordo:
“Caro, perché non invitiamo Successo?”
La figlia della coppia stava ascoltando dall’altra parte della casa ed entrò di corsa.
“Non sarebbe meglio far entrare Amore? Così la nostra famiglia sarebbe piena di amore.”
“Prendiamo in considerazione il consiglio di nostra figlia”… disse il marito alla moglie.
“Và fuori ed invita Amore perché sia nostro ospite.’

La moglie uscì e chiese loro:
“Chi di voi è Amore?
Che venga, per favore, e sia il nostro invitato”.

Amore si alzò dalla sedia e cominciò ad avanzare in direzione della casa.
Anche gli altri due si alzarono e lo seguirono.

Alquanto sorpresa, la signora chiese a Ricchezza e a Successo:
“Io ho invitato solo Amore: perché venite anche voi?”
 
I tre replicarono insieme:
“Se avessi invitato Ricchezza o Successo gli altri due sarebbero rimasti fuori,
ma giacché hai invitato Amore, dovunque egli vada, noi andiamo con lui”.

Laddove c’è amore, c’è anche ricchezza e successo. Lunapiena_75

 
 
 

QUEI CD MAI SCARTATI! Triste storiella....

Post n°38 pubblicato il 10 Settembre 2011 da lunapiena_750
Foto di lunapiena_750

C'era una volta un ragazzo nato con una grave malattia...una malattia di cui non si conosceva la cura... Aveva 17 anni, ma poteva morire in qualsiasi momento... Visse sempre in casa sua, con l'assistenza di sua madre... Stanco di stare in casa, decise di uscire almeno una volta... Chiese il permesso a sua madre. Lei accettò. Camminando nel suo quartiere vide diversi negozi. Passando per un negozio di musica, guardando dalla vetrina, notò la presenza di una tenera ragazza della sua età. Fu amore a prima vista. Aprì la porta ed entrò guardando nient'altro che la ragazza. Avvicinandosi a poco a poco, arrivò al bancone dove c'era la ragazza. Lei lo guardò e gli disse sorridente: "Posso aiutarti?" Nel frattempo egli pensava che era il sorriso più bello che avesse mai visto nella sua vita. Nello stesso istante sentì il desiderio di baciarla. Balbettando le disse: "Si, eeehhhmmm, uuuhhh...mi piacerebbe comprare un CD". Senza pensarci, prese il primo che vide e le diede i soldi. "Vuoi che te lo impacchetti?" Chiese la ragazza sorridendo di nuovo. Egli rispose di si annuendo; lei andò nel magazzino, tornò con il pacchetto e glielo consegnò. Lui lo prese ed uscì dal negozio. Tornò a casa e da quel giorno in poi andò al negozio ogni giorno per comprare un cd. Faceva fare il pacchetto sempre alla ragazza e poi tornava a casa per riporlo nell'armadio. Lui era molto timido per invitarla ad uscire e nonostante provasse non ci riusciva. Sua madre si interessò alla situazione e lo spronò a tentare, così egli il giorno seguente si armò di coraggio e si diresse al negozio. Come tutti i giorni comprò un altro cd e come sempre lei gli fece una confezione. Lui prese il cd e, in un momento in cui la ragazza era distratta, posò rapidamente un foglietto con il suo numero di telefono sul bancone; dopodichè uscì di corsa dal negozio. Il giorno dopo squillò il telefono e sua madre andò a rispondere: "Pronto?" Era la ragazza che chiedeva di suo figlio; la madre afflitta cominciò a piangere mentre diceva: "Non lo sai?...è morto ieri". Ci fu un silenzio prolungato interrotto dai lamenti della madre. Più tardi la madre entrò nella stanza del figlio per ricordarlo. Decise di iniziare dal guardare tra la sua roba. Aprì l'armadio. Con sorpresa si trovò di fronte ad una montagna di cd impacchettati: non ce ne era nemmeno uno aperto. Le procurò una curiosità vederne tanti che non resistette: ne prese uno e si sedette sul letto per guardarlo; facendo ciò, un biglietto uscì dal pacchettino di plastica… La madre lo raccolse per leggerlo, diceva: "Ciao!!!Sei bellissimo! Ti andrebbe di uscire con me?? TVB... Sofia." La madre emozionata ne aprì altri e trovò altri bigliettini:tutti dicevano la stessa cosa.

 Morale: Questa è la vita, non aspettare troppo per dire a qualcuno di speciale quello che senti. Dillo oggi stesso, domani potrebbe essere troppo tardi…     Lunapiena_75

 
 
 
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il 15/07/2013 alle 17:34
 
bella, mi piace tantissimissimo.
Inviato da: pammyluna
il 17/10/2011 alle 19:40
 
Che triste storia,mi č venuto un nodo alla gola.
Inviato da: pammyluna
il 17/10/2011 alle 19:33
 
che bella!mi piace.
Inviato da: pammyluna
il 17/10/2011 alle 19:29
 
storia molto commovente.. brava!!!
Inviato da: luca.bert70
il 04/10/2011 alle 14:38
 
 

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