Luca Penna Blog Site

A volte, viviamo talmente immersi nella frenesia, che neanche ci accorgiamo delle meraviglie che la natura ci offre quotidianamente.

Talvolta siamo talmente presi dalle nostre "faccende", che non ci accorgiamo di ciò che accade aldilà della punta del nostro naso.

Stamattina, inaspettatamente, mi sono goduto uno spettacolo che in pochi hanno la fortuna di apprezzare. Non per il fatto che sia una cosa impossibile da fare, ma per il semplice fatto che a volte per godere di certe "situazioni", dobbiamo essere predisposti all'evento.

Stamane, nonostante sia Giugno inoltrato, il cielo era coperto di cupe nubi. Immagino che se la tecnologia non ci avesse "dotato" del calendario, probabilmente avrei pensato di essere in autunno inoltrato.

Verso le otto (del mattino, ndr), è iniziato a piovere. Sempre più forte. Sembrava quasi che la pioggia, con l'insistenza con la quale batteva sulle finestre, volesse chiamarmi.

La mia mente è entrata come sotto ipnosi, nella condizione tipica di un freddo giorno d'inverno, nel quale ci si mette seduti difronte alla finestra, magari con una tazza di tè fumante, a guardare il cielo scaricare sulla terra litri e litri di pioggia.

Lo scorrere del tempo, faceva presagire che la giornata sarebbe trascorsa tra carambole degne di un circense per non bagnarsi per andare a lavoro.. o per uscire a prendere le sigarette.

Ma è proprio quando meno te l'aspetti, che la natura ti da dimostrazione della sua bellezza ed imprevedibilità. Il calore di un raggio di sole , ha bagnato il mio viso.

E via via la magia dell'imprevedibilità ha completato il suo corso trasformando, anche se per pochi minuti, una giornata piovosa e cupa in una giornata stridente di gioia ed allegria.

Sono bastati quei pochi minuti di sole, per dare vigore nuovo ed entusiasmo alla mia giornata.

E con questo ritrovato ed insperato entusiasmo, mi appresto ad affrontare con il sorriso sulle labbra un nuovo giorno su questo pianeta chiamato Terra.

LP