Creato da soleincielo83 il 12/01/2010

Luce di Dio

NON AVERE PAURA ,LA PAURA E' UN SENTIMENTO CHE NON PORTA ALLA VERITA'

 

« Ecco L'uomo08/04/2012 »

LA MORTE DI CRISTO E' PREAVVISO PROFETICO DI QUANTO EGLI COMPIRA' PER NOI E AVVERRA' IN QUESTI TEMPI OSCURI

Post n°64 pubblicato il 06 Aprile 2012 da soleincielo83

06/04/2012

“Era verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. Il velo del tempio si squarciò nel mezzo. Gesù, gridando a gran voce, disse: “Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito”. Detto questo emise lo spirito. (Lc. 23,44) visione. Vedo Gerusalemme dove vi è la folla che si agita e vedo il Golgota con tre croci, al cento emerge una croce molto più grande perché GESÙ è più grande di statura degli altri condannati per cui per mantenere il suo corpo quando hanno alzato la croce, questa doveva essere bilanciata nelle stesse misure del martire. Poi all’improvviso mentre vi è il sole di colpo questo viene oscurato e vedo che sul sole si proietta un disco scuro, che impedisce la luce, questo disco scuro però è intervallato da un colore rosso come il fuoco e anche il cielo in queste tenebre stranissime si tinge di questo rosso. Ho paura per tutto questo che sta succedendo, io mi rendo conto che per quegli uomini vedere uno spettacolo del genere ha determinato il panico perché io, pur avendo letto tantissime volte questa scena, vivo ora quella paura di un evento troppo grande che sta succedendo. La città ora è tutta avvolta dal buio, che è molto strano, un buio che mette paura, perché è un buio che avvisa di qualcosa di molto grande e tremendo che sta succedendo. La folla che era accalcata sulle vie del Golgota ora si riversa nella città e molti capiscono che è DIO che sta mandando un castigo, per cui si battono il petto per il dolore e per il pentimento per essere stati anche loro causa della morte del CRISTO. Ora mi trovo sotto la croce, vedo il corpo di CRISTO Che freme dal dolore, sono gli ultimi spasimi e sento dentro di me un dolore invincibile, perché sento il peso dei peccati che Lui sta espiando per me. IL Suo corpo non si riconosce, è troppo tumefatto e livido sia per le ferite, ma sia perché oramai la morte percorre dentro di LUI, infatti è lividore di morte. Mi soffermo sui suoi occhi, sono chiusi, ma intravedo una luce che mi fa capire che Egli non morirà, perché in Lui vi è lo Spirito di DIO, è in quello Spirito che anche il Suo corpo prederà vita. Mi ritrovo in ginocchio a pregare per Lui, insieme a MARIA Che è una maschera di pianto, molto composta e dignitosa, perché vedo solo solcare il Suo viso dalle lacrime ma non dice una parola, guarda solo il FIGLIO e capisco che vive nella Sua carne le stesse sofferenze perché Ella è in simbiosi con LUI per essere Agnella con l’Agnello immolato. Tutto intorno è buio e la terra trema, fa molta paura essere lì, ma se vi è paura dentro il cuore vi è come una gioia perché quella morte apre una porta che avvicina l’uomo a DIO. Anche coloro che Lo hanno crocifisso sono spaventati e cessano anche di ingiuriarLo, non capiscono cosa devono fare, se abbandonare il luogo o rimanere lì, ma io capisco che non è solo il terrore esterno che vivono, ma essi vivono il terrore interiore, perché essi davanti al Crocifisso stanno per decidere della loro sorte, perché sentono che devono scegliere o il buio della morte, del peccato o la vita che fa risorgere e mentre il loro spirito è sconvolto, il male aizza contro di loro la paura e li spinge a non credere ma ad ingiuriare ancora quell’Uomo per percuotere DIO. Vedo molti di loro che si piegano e tacciono, e pregano per i loro peccati, qui subentra la vittoria di CRISTO sul male in quegli uomini che hanno saputo credere e pentirsi. Ora vedo che queste tenebre avvolgono tutta la terra e non solo la città di Gerusalemme, questo è un fenomeno grandissimo perché sta a significare che questo segno non è riferito solo alla città di Gerusalemme, ma è riferito anche al mondo intero. Dall’ora sesta all’ora nona sono tre le ore di buio e non si può dire che è un’eclissi perché tutta la terra ne è coinvolta in questa oscurità e sento dentro di me che mi viene spiegato che queste tre ora hanno un significato molto più profondo e che raffigura l’oscurità che il mondo vivrà e sarà “l’ora delle tenebre”, ovvero “l’ora” durante la quale potranno agire liberamente gli uomini che odiano Dio, uomini al servizio del “principe”, colui che sta contaminando il mondo intero, dell’uomo della iniquità, ingiustizia, del figlio della perdizione. Ecco perché si è fatto buio sul mondo intero, per far capire nel tempo che questo buio sarebbe entrato nella storia dell’uomo, se si fosse abbandonata la retta via di DIO. Già il fenomeno è assolutamente strano perché un buio a mezzogiorno è il capovolgimento dell’ordine normale. Nel momento di massima luce si fa buio e non è una questione momentanea, spiegabile come una eclissi di sole, che durerebbe qualche minuto, qui invece dura tre ore, da mezzogiorno fino alle tre del pomeriggio. Tutta la terra precipita nel buio e la tenebra è l’immagine negativa, è l’assenza della luce, è ciò che precede la creazione della vita, è il non essere. Tutta la terra precipita in questa condizione di morte, sta finendo il mondo. Ma questa immagine cosi travolgente vuole mettere in evidenza la fine di un mondo corrotto dal peccato: la morte di Gesù distrugge il vecchio mondo. Ora sento un grido lancinante, un grido rantolato ma struggente di GESÙ, questo echeggia in questo buio, echeggia per portare la Sua vittoria sul male. Ai piedi della croce, gli uomini non capiscono cosa stia succedendo, il male li agita per questioni banali, vogliono dargli da bere, qualcuno dice di non dargliene, lo beffeggiano. Ancora una volta la terribile volontà dell’uomo si oppone alla misericordia di un DIO Che vorrebbe salvarli. Non hanno capito e vogliono ancora persistere nell’errore. Gesù vive fino all’ultimo l’unione profonda con il Padre e, nonostante la tragedia della sofferenza e della morte, questa unione rimane, è in quel grido che si sente l’unità completa del FIGLIO con IL PADRE. La grande voce che Gesù dà prima di emettere lo Spirito è la Sua ultima, definitiva, professione di fede. POI il silenzio cala attorno e si sente ancora di più la paura dentro. Ed ecco il velo del tempio si squarciò in due da cima a fondo, ora oltre al buio universale adesso vi sono altri fenomeni catastrofici. Il velo del tempio è un grande tessuto che chiude il santuario, cioè il Santo dei Santi, la parte più sacra e segreta del tempio di Gerusalemme. Mai nessuno entra oltre quel velo, se non il sommo sacerdote. Alla morte di Gesù quel grande tessuto che chiude la porta del Santo dei Santi “si squarcia”, il velo del tempio dall’alto al basso si è spezzato in due. Perché al momento della morte il velo si spezza? che significato può avere? Mi viene detto: “Tutto ciò ha una spiegazione perché tramite la morte il Cristo è passato attraverso il velo e l’ha frantumato, ha aperto una strada per l’uomo per cui Dio non è più separato dall’uomo.” Quel velo strappato segna la fine di una mentalità EBRAICA di un Dio separato dall’uomo che si nascondeva all’uomo, invece con il CRISTO Egli stesso permette che l’uomo entri nella porta che Egli ha aperto. Ora sento che la terra si scuote e questo scuotere non è solo inteso come terremoto, ma come quella mano di Dio che scuote l’uomo e lo risveglia dal suo torpore, quello scuotere porta terrore perché vi è la distruzione, ma vi deve essere perché il peccato, che ha chiuso il dialogo con DIO, ora viene vinto e si scuotono anche gli inferi, dove il male trema di fronte alla vittoria dell’Uomo DIO. Vedo in questo momento i sepolcri che sono aperti, questo è un particolare molto interessante, che spesso noi non capiamo come importanza spirituale, ma mi viene spiegato che con la morte di CRISTO si rompe quel sigillo della morte, Egli porta la resurrezione che è prefigurazione di ciò che avverrà quando l’uomo imperfetto vincerà per sempre il peccato e la morte non vi sarà più. Tutto l’episodio della passione di CRISTO in quelle tre ore di agonia e morte, prefigurano il tempo finale, un tempo prima di buio poi un tempo di resurrezione dove sarà l’uomo che vincerà su tutto. In quella morte di CRISTO, vi è anche la catastrofe intorno, ma oltre quello che di visibile può essere accaduto, vi è una cosa molto più grande che solo alla luce dello Spirito si può evidenziare, perché in quel momento in cui Egli spira, cioè rende il Suo spirito al PADRE, avviene il capovolgimento di tutto, ora l’uomo non è più diviso da DIO, vi è stata aperta una porta dove l’uomo può ritornare a DIO e rivestire la sua condizione di gloria. In questo momento la croce, la morte di CRISTO non devono essere visti come dolore, ma come compimento di tutto, come il capovolgimento di tutto ciò che il male aveva stabilito nell’uomo con il peccato. Se Dio entra nella vita e nella storia dell’uomo, non lascia le cose come prima, le cambia, le capovolge per i figli che sono nella verità, ma non per coloro che si ostinano a rimanere nel loro errore. La morte di Gesù, lo squarcio del velo, il terremoto che scuote la terra, l’apertura dei sepolcri sono segni di cambiamento. È questo l’intervento di Dio, che realizza il Suo progetto attraverso il Figlio, e già si intravede quella realizzazione che può venire tramite l’uomo, in quella vittoria contro il male. Come al tempo di Cristo la Sua morte ha scosso la terra, così sarà quando vi sarà la vittoria dell’uomo, tutta la terra sarà scossa, sarà un giorno che segna la fine di un mondo corrotto dal peccato, una fine del male nell’uomo e l’inizio di un nuovo mondo, caratterizzato dal cuore di carne, dalla comunione di DIO con l’UOMO. GESÙ DICE: Figli, in questo momento di silenzio dovete contemplare solo la possibilità del vostro cambiamento, perché la croce opera in voi un capovolgimento del vostro cuore, della vostra mente ed è un’effusione di grazia che può cambiarvi. Anche i morti sono risorti, le tombe sono rimaste vuote, ma qui voi dovete intravedere la vostra vita, che non può raffigurasi come sepolcro imbiancato, ma quelle tombe ora vengono aperte e quella imperfezione svanisce perché, vincendo il peccato, voi siete persone viventi, riconciliate con DIO e trasformate. Meditando la passione, dovete intravedere l’evento in voi, il cambiamento che segna la fine del potere delle tenebre, per istaurare il regno di gloria: l’alba nuova che sarà la vita dell’uomo nuovo che ha vinto il peccato e cancellato la morte per sempre. Dovete comprendere nella profondità tutta la Passione per non viverLa superficialmente, ma viverLa in comunione con ME perché voi siete una sola carne con ME e portate a compimento sulla terra la redenzione ultima. Quante volte questo giorno è stato vissuto ma non capito nella profondità, si è sempre vissuto questo giorno ricordando le tragiche ore della MIA agonia, e della MIA morte, ma non ci si è fermati a riflettere nella profondità, vedendo in tutti gli avvenimenti che vi è nascosto quel futuro di gloria che deve investire l’uomo. La Chiesa vive il venerdì santo proprio come ricordo, un racconto che evoca le gesta di Colui che è morto per voi. Quante volte avete letto le pagine della Passione, molte volte con cuore contrito, altre volte con cuore superficiale, ma sempre in questi giorni ci si sente però presi da una sensibilità verso di ME Che muoio per voi, però poi, finite le ore, tutto svanisce, perché quel ricordo non è vissuto con la profondità che DIO vuole che entri in voi. In questo momento sto scuotendo la vostra terra, sto aprendo i veli della verità che voi dovete sapere e vi immergo nella vostra luce non nel sepolcro ma nella grandezza di ciò che Io riservo per voi. È il terremoto spirituale che si fa sentire a voi, un terremoto che deve delimitare il peccato, che vi deve purificare per essere poi trasformati dallo Spirito Che vi porta la nuova vostra condizione. Sono giorni in cui DIO si presenta a voi con una nuova visuale, la Sua rivelazione che vi riempie e che vi fa detentori di una verità che solo lo Spirito vi ha portato. Ora il silenzio entra di nuovo per onorare la morte dell’Uomo DIO, il rispetto di DIO per il FIGLIO è la viva condizione di ciò che voi vivete, perché in voi questa Passione continua perché la passione spirituale purifica e porta poi alla vostra resurrezione. In voi IO vedo la carne del CRISTO, IO vedo in voi l’uomo resuscitato, aprite dunque le porte del vostro cuore e fate passare la Luce, la Vita che vi porterà a possedere la deità. Questo è ciò che oggi IO DIO desidero dire al vostro cuore, meditate figli in silenzio la Mia Parola, perché IO SONO DIO CHE TANTO VI HO AMATO, E IN VOI DESIDERO ATTUARE LA GRANDEZZA DELL’UOMO DIO. COSI SIA…AMEN..AMEN…

 
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champions_3
champions_3 il 07/04/12 alle 16:21 via WEB
O GESU' SEI IL NOSTRO AMEN! Introduzione: Nulla di questo mondo è certo. Spesso i bambini piccoli credono in cose in cui gli adulti, avendo più esperienza, non credono più. Per esempio, spesso un bambino si fida completamente di quello che dice una persona, mentre un adulto potrebbe riconocere che quella persona non è affidabile. Infatti, nulla di questo mondo è completamente affidabile e certo. le persone non oneste. Chiaramente esistono tante persone disoneste, che vivono per mezzo della menzogna. Tristemente, non ci si può fidare di tante persone nella vita. le persone oneste ma umane. Ci sono persone che sono molto più oneste delle altre, però, essendo pur sempre degli esseri umani, non sono capaci di mantenere sempre la loro parola. Sono ostacolate dall’essere veritiere da forze maggiore. Spesso, sono ostacolati dai problemi. Sappiamo tutti che certi problemi possono ostacolarci nella vita di tutti i giorni. Per esempio, quando la macchina si rompe, o quando c’è uno sciopero dei treni, uno non riesce ad arrivare quando aveva detto di arrivare. Ci sono situazioni in cui si è ostacolati dalle condizioni della salute. Per esempio, Mio padre aveva grossi problemi di salute, e non poteva sempre mantenere la parola. Forse l’ostacolo più grande è la morte. Ogni persona arriva a questo ostacolo. Tutti i progetti vengono bloccati dalla morte. Il mio vicino mi raccontò di il suo amico che gli mandò una cartolina, in cui aveva scritto “ci vediamo fra una settimana”. Però poi, prima di tornare a casa, morì. La persona più potente del mondo non può resistere quando gli tocca la morte. Blocca tutto. Quindi, noi esseri umani siamo ostacolati, dalle forze maggiori, a mantenere la nostra parola in ogni situazione. Gesù, il vero Amen. Invece, troviamo che Gesù Cristo è diverso da ogni persona mai vissuta. Gesù è completamente veritiero. Nella Bibbia, Gesù viene chiamato l’Amen di Dio. Apocalisse 3:14 «All’angelo della chiesa di Laodicea scrivi: Queste cose dice l’Amen, il testimone fedele e veritiero, il principio della creazione di Dio. Ricordiamo che la Bibbia parla di contemplare Gesù. Giovanni 6:40 Poiché questa è la volontà del Padre mio: che chiunque contempla il Figlio e crede in lui, abbia vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Allora, vorrei parlare alcuni minuti di cosa vuol dire che Gesù è l’Amen di Dio, in modo che possiamo tutti contemplarLo di più ogni giorno. Vediamo prima il significato della parola “Amen”. Amen viene dall’ebraico, e vuol dire “veritiero, certo, con certezza”. Si usa per confermare la certezza di qualcosa. Allora, Gesù è la certezza di ogni parola di Dio. Consideriamo questo. Gesù, come abbiamo visto precedentemente, è l’Amen di Dio per ogni promessa di Dio. Cioè, tutte le promesse di Dio verso di noi vengono adiempiute in Gesù Cristo. Tutto quello che Gesù è per noi, lo è con certezza. Possiamo fidarci completamente di Cristo, e non saremo mai delusi. Consideriamo allora in che modo Egli è l’Amen di Dio. Consideriamo prima come Gesù è l’Amen di Dio verso i peccatori. Per chi non riceve il perdono dei propri peccati, Gesù sarà il Giudice del mondo Giovanni 5:22 Inoltre, il Padre non giudica nessuno, ma ha affidato tutto il giudizio al Figlio, Atti 10:42 E ci ha comandato di annunziare al popolo e di testimoniare che egli è colui che è stato da Dio costituito giudice dei vivi e dei morti. Atti 17:31 perché ha fissato un giorno, nel quale giudicherà il mondo con giustizia per mezzo dell’uomo ch’egli ha stabilito, e ne ha dato sicura prova a tutti, risuscitandolo dai morti». Il Giudizio di Dio è una cosa certa, non vogliamo credere che vi sia una terza possibilità. Non c’è alcun dubbio che Gesù Cristo giudicherà il mondo. Possiamo annunciare questa verità. Salvatore Per il peccatore che si ravvede e crede con tutto il cuore in Cristo, Gesù Cristo è il Salvatore. Quando parliamo con i peccatori, possiamo offrire loro questa parola di conforto che Gesù Cristo dichiara, in S.Matteo 11:28 Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo, la parola di cristo e al passato, ma lo è anche al presente. Possiamo dichiarare, sulla base dell’autorità della Parola di Dio, che chi viene veramente a Cristo, Cristo dirà il suo “Amen” a quel peccatore. La promessa di Cristo diventerà una realtà nella vita di quella persona. Che bella notizia questa! Quando parliamo di Dio con le persone, dobbiamo annunciare il giudizio di Dio. Dobbiamo spiegare che ogni persona è un peccatore, ed è quindi sotto il giudizio di Dio, sotto la condanna eterna. Non possiamo mancare di annunciare questa notizia di verità. Però, possiamo anche annunciare una notizia meravigliosa: chiunque veramente viene a Gesù con tutto il proprio cuore, troverà vero riposo per la propria anima. Gesù ha fatto questa promessa 2.000 anni fa, e ancora oggi, Gesù è l’Amen di quella promessa, cioè, quella promessa è vera in Cristo. Se una persona viene a Cristo, e sente il peso dei propri peccati, ed è affaticata e oppressa dal peccato, troverà in Cristo il vero riposo per l’anima. In altre parole, Cristo toglierà il peso del suo peccato, e gli darà pieno perdono al posto della terribile condanna per il peccato. Questa è la buona notizia, ed è buona perché è certa, perché Cristo Gesù è l’Amen di questa promessa. Quando Gesù fu sulla terra come uomo, dichiarava che la profezia del profeta Isaia riguardava lui. La profezia era: Matteo 12:20 Egli non triterà la canna rotta e non spegnerà il lucignolo fumante, Possiamo annunciare a chi ha un cuore veramente rotto a causa del suo peccato che Cristo non triterà la canna rotta, cioè, il cuore rotto. Egli agisce con bontà e tenerezza verso coloro che si rivolgono pienamente a lui con umiltà e fede. Allora, quando parliamo con coloro che non hanno ricevuto la salvezza in Gesù Cristo, possiamo dichiarare con piena fiducia che Cristo Gesù è l’Amen, ovvero, la certezza e il compimento, di ogni promessa di Dio indirizzata ai peccatori. l’Amen verso i Credenti. Se Gesù Cristo è l’Amen verso i non credenti, quanto di più Lo è verso il suo popolo. Gesù Cristo è l’Amen verso i veri credenti, quindi, verso ciascuno di noi che ha Cristo come Salvatore e Signore nella propria vita. Allora, tu che sei un vero Cristiano, figlio di Dio, sappi che neppure una sola promessa di Dio ha perso validità. Quando non ci saranno più né la terra né i cieli, le parole di Cristo Gesù saranno ancora valide, perché Cristo è l’Amen di Dio, Cristo è veritiero. Allora, dobbiamo stare in guardia contro la tentazione di non credere alle promesse di Cristo. Questa tentazione è un grande pericolo per un vero credente, ed è una delle tatiche principale di Satana. Non dobbiamo dubitare la Parola di Dio. Gesù è l’Amen per ogni suo ufficio. Non solo è Gesù l’Amen per ogni sua promessa, ma Gesù è l’Amen per ogni suo ufficio, cioè, ogni suo incarico. Ricordiamo che la parola “Cristo” vuol dire Messia. In quanto Messia, Gesù è il vero Sacerdote, il vero Profeta, e il vero Re. Gesù Sacerdote. Gesù è stato incaricato da Dio come Sacerdote. Il suo ruolo è di perdonare e di purificare. Questo è ciò che Egli fa ancora. Egli è l’Amen come Sacerdote, cioè, Egli è ancora il vero Sacerdote, e ancora perdona e purifica. Noi veniamo a Dio coperti dai nostri peccati, ed è Gesù a purificarci, per mezzo del suo sacrificio. Possiamo confidare totalmente in Gesù come Colui che può perdonarci e purificarci. Chi viene a Lui con umiltà e con cuore rotto, troverà vero perdono. Gesù il Profeta. Oltre ad essere l’Amen come Sacerdote, Gesù è l’Amen come Profeta. Come vero Profeta di Dio, Gesù Cristo ci fa conoscere le parole di Dio, e più ancora, ci fa conoscere Dio. L’unico modo per conoscere Dio è tramite Gesù Cristo. Egli ha rivelato Dio al mondo, ed Egli lo fa ancora. Per conoscere di più Dio, bisogna conoscere di più Gesù Cristo. Egli annuncia ancora la buona notizia per coloro che cercano Dio. Egli ci annuncia le meravigliose cose che ci aspettano nell’eternità. Gloria a Gesù, perché abbiamo un Profeta ed esso è Gesù. Non dobbiamo rimanere nell’ignoranza per quanto riguarda le cose di Dio. Possiamo sapere tutto quello che ci serve sapere per potere affrontare la vita con fede, gioia e pace. Gesù il Re. Gesù è l’Amen come Re. Come Re, Egli regna sul suo popolo, guida il suo popolo, e protegge e difende il suo popolo. Egli è stato così fin dall’inizio, ed Egli è ancora l’Amen Re, perché Egli continua a regnare, a guidare, a proteggere e a difendere tutti coloro che hanno messo in Lui la loro speranza. O che possiamo rivolgerci sempre a Gesù come il nostro Re. Non dobbiamo cercare di farcela da soli, perché abbiamo un potente Re, il Re dei re e il Signore dei signori. Confidiamo in Lui. Altre cose. Gesù è ancora l’Amen per ogni altra sua qualità. Gesù è l’Amen per quanto riguarda il merito che ha il suo sangue, ovvero, il suo sacrificio. Cioè, il suo sacrificio fu perfetto e completo. Il nostro accesso a Dio avviene ancora tramite il sacrificio di Cristo. Il suo perfetto sacrificio paga completamente la condanna per chiunque viene a Dio tramite Lui. Quando ti chiedi per quale diritto puoi avvicinarti a Dio, ricordati che il tuo accesso è tramite il sacrificio di Cristo, quando ha pagato completamente per i peccati di tutti coloro che credono in Lui per la loro salvezza. Gesù è anche l’Amen per quanto riguarda la sua giustizia. Cioè, la sua giustizia è perfetta adesso, come lo è stata sempre. Quando questo mondo non ci sarà più, quando tutto quello che è visto come puro e bello oggi sarà corotto e dimenticato, la giustizia di Cristo risplenderà ancora. Quando ti senti indegno di avvicinarti a Dio, ricordati che chi è in Cristo, viene visto da Dio con la giustizia di Cristo. Allora, dato che la Giustizia di Cristo è perfetta, puoi avere comunione con Dio stesso, se ti affidi alla tua preghiera personale diretta a Lui. Gesù è l’Amen in ogni titolo che ha. Come Marito, Egli non cerca mai il divorzio dalla sua sposa, che siamo noi, i suoi veri credenti. Come Amico, Gesù è più vicino che un fratello. Giovanni 15:15 Io non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo signore; ma vi ho chiamati amici, perché vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udite dal Padre mio. È Meraviglioso pensare che Cristo, il Creatore di tutto, ha scelto NOI come amici, ma è vero. Egli è il vero Amico, l’Amen. Cristo è l’Amen come Pastore. Egli è il Buon pastore. Salmo 23:1,2 Il SIGNORE è il mio pastore: nulla mi manca. Egli mi fa riposare in verdeggianti pascoli, mi guida lungo le acque calme. Giovanni 10:11 Io sono il buon pastore; il buon pastore dà la sua vita per le pecore. Ebrei 13:20 Or il Dio della pace che in virtù del sangue del patto eterno ha fatto risalire dai morti il grande pastore delle pecore, il nostro Signore Gesù. Cristo è il nostro Pastore in ogni momento, anche quando dobbiamo attraversare la morte. Egli non lascia mai le sue pecore. Cristo è il nostro Aiuto, e il nostro liberatore. 2° Samuele 22:2 «Il SIGNORE è la mia ròcca, la mia fortezza, il mio liberatore; Salmo 18:2 Il SIGNORE è la mia ròcca, la mia fortezza, il mio liberatore; il mio Dio, la mia rupe, in cui mi rifugio, il mio scudo, il mio potente salvatore, il mio alto rifugio. Salmo 40:17 Io sono misero e povero, ma il Signore ha cura di me. Tu sei il mio aiuto e il mio liberatore; o Dio mio, non tardare! Salmo 144:2 egli è il mio benefattore e la mia fortezza, il mio alto riparo e il mio liberatore, il mio scudo, colui nel quale mi rifugio, che mi rende soggetto il mio popolo. Quando devi affrontare i problemi più difficili, Quando sembra che i tuoi problemi sono troppo grandi, ricordati chi è il tuo Liberatore, chi è il tuo unico Aiuto. Cristo è l’Amen come tuo aiuto. Egli rimane un Aiuto sempre pronto. Salmo 46, 1 Al direttore del coro. Dei figli di Core. Per voci di soprano. Canto. Dio è per noi un rifugio e una forza, un aiuto sempre pronto nelle difficoltà. 2 Perciò non temiamo se la terra è sconvolta, se i monti si smuovono in mezzo al mare, 3 se le sue acque rumoreggiano, schiumano e si gonfiano, facendo tremare i monti. Pausa 4 C’è un fiume, i cui ruscelli rallegrano la città di Dio, il luogo santo della dimora dell’Altissimo. 5 Dio si trova in essa: non potrà vacillare. Dio la soccorrerà al primo chiarore del mattino. 6 Le nazioni rumoreggiano, i regni vacillano; egli fa udire la sua voce, la terra si scioglie. 7 Il SIGNORE degli eserciti è con noi, il Dio di Giacobbe è il nostro rifugio. Pausa 8 Venite, guardate le opere del SIGNORE, egli fa sulla terra cose stupende. 9 Fa cessare le guerre fino all’estremità della terra; rompe gli archi, spezza le lance, brucia i carri da guerra. 10 «Fermatevi», dice, «e riconoscete che io sono Dio. Io sarò glorificato fra le nazioni, sarò glorificato sulla terra». 11 Il SIGNORE degli eserciti è con noi; il Dio di Giacobbe è il nostro rifugio. Pausa Gesù è l’Amen come la nostra Rocca e il nostro Alto Rifugio. Quando ci troviamo in grande pericolo, Egli rimane un Rifugio Alto e sicuro. Non esiste pericolo troppo alto quando Egli è il nostro Alto Rifugio. Egli è un rifugio certo e sicuro. Allora, in Cristo, siamo sempre sicuri. Nulla può accadere tranne quello che Egli permette nella sua cura perfetta per noi. Cristo è l’Amen come nostra forza. Quante volte la Bibbia ci insegna a cercare in Dio la nostra forza, e la troviamo, chiaramente, in Cristo. La nostra forza non può bastarci per le prove della vita. Ma la potenza di Cristo in noi sarà sufficiente per affrontare qualunque prova e ogni tentazione. Io posso ogni cosa in Cristo Gesù che mi fortifica. Cristo è anche l’Amen della nostra fiducia, della nostra gioia, e del nostro tutto! Cristo è il nostro Amen in tutto! In Lui abbiamo la nostra speranza. Allora, la mia esortazione è che possiamo scegliere di contemplare di più Cristo, per riconoscere chi è Cristo per noi. Egli è l’Amen di Dio, e perciò, possiamo avere piena fiducia in Lui. Beato chi contempla Cristo. Cordialmente, Antonio.
 
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Se ti fermi a guardare IL FINITO, L’IMPERFETTO, SE TI FERMI A RACCOGLIERE IL DOLORE, SE TI FERMI A PARLARE CON IL DOLORE, ESSO APRIRA’ DAVANTI A TE SOLO UNO SPAZIO DOVE LE OMBRE SI MUOVONO e l’ombra rappresenta l’incognita;  ma se ti fermi a raccogliere il Mio pensiero, se ti fermi a parlare con l’amore che esso possiede, queste ombre si dileguano e sentirai il mio calore avvolgerti, accarezzare la tua anima.

 

Ecco, questo è l’uomo perfetto che IO desidero, l’uomo che innanzi tutto si è saputo vedere e riconoscere lontano da ME, ma che ha fatto di tutto, per accorciare le distanze, fino a sentire il calore del mio amore, invaderlo e accoglierlo. La vostra paura nasce dall’incertezza e l’incertezza porta l’uomo a condurre sentieri sbagliati: la paura si combatte con la fiducia e l’incertezza con la convinzione che IO posso essere quella mano che vi può condurre oltre il vostro buio, oltre ogni vostra fragilità.

 

“Nella preghiera del Padre Nostro si recita: non ci indurre in tentazione. Questa frase che Io ho inserito significa una cosa sola: non che DIO ci induca alla tentazione, ma ho voluto insegnare che vi deve essere un rapporto tra Padre e Figlio molto stretto, dove il figlio chiede al Padre di non lasciarlo solo nella prova, di non lasciarlo solo quando il male viene a tentarlo e vuole separare il suo cuore dal suo”

 

L’uomo cammina su sentieri tortuosi, ma non si accorge che il mio sguardo è sempre poggiato sul suo capo e che quando IO sembro lontano, in realtà, sono più vicino che mai.

 

Non dimenticare che il grano e gramigna crescono insieme, sotto lo stesso sole, sulla stessa terra, ma poi viene il tempo della separazione, affinché l’erba cattiva non soffochi l’erba buona, perché ricorda, che mai il tuo Dio abbandona l’uomo giusto, mai il tuo Dio può lasciare il suo uomo nella tempesta, ma la mia mano, per amore del giusto si alza e ordina ai venti di placarsi e al sole di tornare a risplendere.

 

 

“Guarire i cuori affrantisignifica: portare consolazione a tutti gli uomini, aiuto e lo spirito di verità affinché la loro fede e la loro fiducia in Dio cresca ed  si possa  istaurare il regno promesso da Dio per l’uomo.

 

 

Il giusto non è solo colui che compie la volontà del Padre,

 il giusto non è solo colui che opera per mezzo della fede,

 il giusto è colui che cammina ancora, dopo tanto tempo e tanta fatica,

 per amore, con coraggio e forza, perché questa forza non appartiene alle vostre membra,

ma mi viene data in conformità alla vostra volontà.

 

 

 

 

 

Vedete sulla terra possono nascere  bambini che hanno degli handicap,  e tutto ciò è fonte di dolore sia per chi è genitore e per lo stesso  bambino che vive quella vita molto diversa dagli altri,  ma pensate che  l’amore di DIO abbia voluto  che  la sua creatura  possa essere cosi diversa da tanti? Eppure esiste la diversità, esiste la sofferenza e  solo elevandovi dalla terra capirete che quelle creature  sono un dono di DIO, perché portano a chi le accoglie una grazia particolare e la vita su questa terra è solo un piccolo percorso, poi quando essi rientrano  nella dimensione  del cielo, essi   si ritrovano a  vivere ugualmente ad altri,  in una perfezione indicibile, e qui si capiscono le parole del CRISTO: BEATI I POVERI DI SPIRITO, perché sono proprio queste persone  che hanno sofferto che possono dare  una conoscenza in più alle tante anime che  sono qui e hanno avuto una vita  molto diversa.

 

 
 

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il 21/04/2014 alle 01:20
 
 

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