Creato da soleincielo83 il 12/01/2010

Luce di Dio

NON AVERE PAURA ,LA PAURA E' UN SENTIMENTO CHE NON PORTA ALLA VERITA'

 

« 08/04/201230/04/2012 »

Gesu' !

Post n°66 pubblicato il 15 Aprile 2012 da soleincielo83

Mia amata, la luce della verità invade il cuore per portarlo alla consapevolezza di ciò che Dio vuole donare a voi tutti. Molte sono le domande che il mondo si chiede, molti uomini si trovano di fronte alle situazioni della vita e non s...anno spiegarsi il perché continuare a credere, continuare a dire che esiste un Dio che vi ama. Quello che voglio intraprendere con te e con la Mia chiesa è una nuova analisi di questo tempo, una nuova lettura di tutto ciò che vi è attorno a voi. Dopo la morte del Cristo gli apostoli rimasero in attesa della verità che solo il CRISTO poteva portare, Egli era il VERBO e in quella Carne tutto si dimostrava all’uomo che si avvicinava alla verità. Essi hanno vissuto l’esperienza più dura della loro vita spirituale, hanno perso il loro MAESTRO, il loro punto di riferimento, la loro fede ha uno scossone ed essi non sanno cosa fare. Questo succede ancora oggi, quando nella vita dell’uomo avviene qualcosa di grande, qualcosa che sconvolge la propria vita, l’uomo di fronte al dolore si pone degli interrogativi, di fronte alle cose che non riesce a comprendere si ferma e si chiede se esiste DIO per tutto quello che si vive nel mondo. Le sensazioni che si susseguono sono sempre sconcertanti, anche gli apostoli erano sconcertati e alternavano momenti di rabbia verso coloro che avevano abusato di Me a momenti di incredulità, perché non accettavano che IO fossi morto. La loro capacità di farsi forza sembrava svanire e anche dopo la Resurrezione, vedendo la tomba vuota, essi rimasero interdetti, come spiegarsi una Resurrezione? Come poter credere che Io fossi risorto? La loro depressione si impadroniva di loro, perché oltre alla morte vi era ora la tomba vuota, le donne avevano subito creduto nella Mia Resurrezione, ma gli apostoli erano rimasti ancora titubanti, eppure avevo parlato loro di queste cose, proprio perché sapevo che nel momento della prova la loro fede avrebbe vacillato. Sono emozioni che subentrano dentro di voi sempre di fronte alla prova e in quel momento gli apostoli vivevano il tempo delle loro tenebre per rafforzare la loro fede e per iniziarli al cammino che dovevano percorrere. Era anche la loro purificazione perché essi, pur essendo uomini deboli, ora vivevano unitamente quel dolore, si davano coraggio l’un l’altro e quando uno vacillava gli altri cercavano di porre le loro difese. Poi all’improvviso nel turbine delle loro tenebre che li avvolgeva, Io Mi presentai a loro, per diradare le tenebre che erano attorno a loro, quel presentarMi non fu subito convinzione della Mia Resurrezione, ma per molti il pensiero fu che IO ero un fantasma, per cui crebbe ancora di più il senso di paura che determinava la loro condizione. Ancora il cuore è troppo distante dalla verità e lo spirito troppo assoggettato ai pensieri della mente, per potersi aprire a questo grande mistero della Mia risurrezione. IO dissi loro: “Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le Mie mani e i Miei piedi: sono proprio Io. ToccateMi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa come vedete che Io ho”. Le MIE parole manifestano chiaramente che gli apostoli avrebbero potuto e dovuto aprirsi al nuovo evento della risurrezione. Invece essi erano chiusi nei pensieri del loro cuore, pensieri di turbamento e di dubbio. Sono turbati perché sono nel dubbio, non sanno cosa pensare, cosa credere, cosa decidere in quel momento, se aprirsi alla fede o respingere quanto si sta vivendo sotto i loro occhi e di cui essi sono testimoni. Il dubbio nasce nel loro cuore perché in essi non c’è sufficiente conoscenza del Mio mistero e quando regnano ignoranza e travisamento delle parole, alle quali si dona un senso ed un significato diverso da quello voluto da Dio, in questo caso non possono nascere nel cuore se non turbamenti e dubbi. L’ignoranza si toglie con la luce della Parola, e così anche il dubbio può essere scacciato dalla mente, se si riesce a inondare lo spirito di verità rivelata. Per convincerli ancora mostrai loro le mani e i piedi, naturalmente segnati dai fori dei chiodi. Possono ora i discepoli constatare la verità e la MIA’identità. Colui che è dinanzi a loro è veramente quel Gesù che essi avevano conosciuto, con il quale avevano mangiato. Ora Mi riconoscono e sono presi da una grande gioia, ma alla fine cadono ancora una volta nella loro incredulità, perché il loro cuore non si apre alla fede, e per fugare quella loro incredulità chiesi loro da mangiare. A Me non serviva il cibo era per loro, per far capire che il Mio corpo era vero, che ero li a manifestare la vittoria sulla morte e a dimostrare che il primo ADAMO mostrava la stessa Mia dimensione. IO non venni a loro solo per farli credere, il Mio mostrarMi a loro fu proprio per attestare un mistero che era in ME e che volevo rivelare a loro. IO presentai a loro la Mia carne nuova, quella trasfigurata che anche essi dovevano possedere, e in quella Mia manifestazione IO, Che ero il VERBO, divenni una forza irresistibile, un fuoco che bruciava la vecchia dimensione dell’uomo. Con la Mia presenza essi ricevevano quel seme che Io avevo annunciato tantissime volte, il Seminatore con il suo seme si dirigeva solo nella terra buona che Egli stesso aveva coltivato. IO ero il seme e i Miei apostoli erano il terreno che Mi dovevano accogliere. Il seme portava la nuova struttura della carne nuova Vi sono tre tempi che essi dovranno vivere, il tempo dell’attesa, il tempo di ricevere lo Spirito e il tempo di essere dei testimoni della Mia parola. Valutate bene che questi tre tempi non indicano solo una condizione temporale che essi hanno vissuto, ma indica anche una cronologia spirituale, perché essi che erano i primi a contemplare la Mia trasformazione. L’attesa è un momento di buio e di pazienza che l’uomo, che arriva alla sua verità, deve vivere in se stesso perché occorre fidarsi della promessa e non cercare di anticipare quello che è nella volontà di DIO. Se IO ho detto loro di attendere lo Spirito, significava che quell’attesa era un tempo di maturazione in se stessi, attendere quell’innesto che poteva avvenire solo se lo Spirito si fosse presentato a loro, lo Spirito doveva prendere possesso della loro carne per stabilire un capovolgimento vero, ma serviva che essi stessi dovevano maturare nelle parole che Io pronunciavo. Ora davanti alla parola che IO portavo, la Mia manifestazione faceva scomparire la loro incredulità ed essi si preparavano a ricevere altra parola che portava così alla conoscenza più profonda del mistero dell’uomo DIO. Ricordate che nel Vangelo il tempo di quaranta giorni dopo la Resurrezione corrisponde all’Ascensione, in questo tempo moltissime furono le Mie apparizioni agli apostoli e a coloro che erano i Miei fedeli, perché IO in quel tempo li istruivo alla nuova conoscenza, perchè essi non potevano riceverla senza che IO non li avessi preparati ad un evento ancora più grande che sarebbe avvenuto in loro. Presentarsi davanti allo Spirito non era cosa di poco conto, ma era un evento grandioso, perché mai prima di allora lo Spirito si era manifestato, ma ora poteva farlo perché nella Mia carne poteva rendersi manifesto come annuncio di un nuovo cammino che l’uomo doveva fare. Il terzo tempo che essi poi vivranno sarà la loro stessa vita apostolica, come testimoni della parola, ma non era la parola che essi dovevano portare ma bensì quella dimensione di luce che essi avevano ricevuto, quell’annuncio di una manifestazione nuova dell’uomo. Io ero stato con loro il Seminatore che aveva piantato il seme nuovo, essi poi divennero coloro che seminarono ciò che essi avevano ricevuto. Il seme che essi donavano era una proiezione dello Spirito Che sempre alitava su di loro, e l’alitare significava che creava dentro di loro quella dimensione che portava alla nuova visuale dell’uomo DIO. La chiesa che essi formavano era la chiesa dei figli di DIO, e in questa terminologia si andava a definire quel nuovo popolo che, venendo alla fede in ME ricevevano dallo Spirito quel seme che cambiava la loro vita, che portava una nuova genealogia divina sulla terra. Il popolo dei redenti in CRISTO è il popolo della figliolanza degli apostoli, ognuno di essi ha formato la chiesa, ha formato attraverso la sua testimonianza quel popolo che doveva formare l’antico popolo eletto, le tribù di Israele, che avevano dal Sangue di CRISTO riformato la nuova stirpe eletta. Ecco il significato di chiesa, un significato molto più profondo, perché la vera chiesa è il Mio popolo che crede, che si lascia attraversare dallo Spirito e che non è ristretto nella legge ma si lascia modificare dall’amore che trasforma. Da allora la storia è continuata con tanti figli, fino a voi che siete il nuovo popolo eletto e formerete la nuova chiesa di luce. Ora qui in questo tempo tutta la rivelazione si pone innanzi a voi, ora si manifesta a voi la grandezza dell’uomo nuovo, qui lo Spirito non si presenta più come fiamma che manifesta la Sua presenza, ma lo Spirito prende carne dentro di voi per portare sulla terra la realizzazione della grandezza dell’uomo nuovo. Ecco l’attesa voluta dagli apostoli, che è anche stata attesa per questo tempo, in quelle Mie istruzioni segrete, Io mostravo a loro la proiezione di un tempo futuro dove altri uomini designati dal PADRE portassero a compimento nella loro carne questo meraviglioso mistero che avvolgeva la Mia Resurrezione. L’attesa non è fine a se stessa ma è coronata dall’adempimento della promessa e dall’ingresso dell’uomo Dio nella nuova storia dell’uomo sulla terra. Cieli nuovi e terra nuova si compie in voi, che siete la manifestazione della potenza di DIO, e voi che accogliete la parola, accogliete la forza divina che annulla tutta l’imperfezione per provvedere alla nuova trasfigurazione dell’uomo nuovo. Il cammino verso la Pentecoste è una strada che per prima Io ho tracciato per i Miei apostoli, per portarli dalle tenebre della loro ignoranza alla luce della vera conoscenza. Lo Spirito Santo è la parte procreatrice di Dio, che si unifica al Creatore, per diventare seme spirituale che può germinare solo se piantato in un terreno spirituale, che sia stato preparato per la semina, pulito, arato e può quindi produrre frutti spirituali di Via, Verità e Vita. L'umanità sta andando verso la grande trasformazione attraverso il fuoco che preluderà ai nuovi cieli e nuova terra delle profezie bibliche, al periodo apocalittico nel quale il bene trionferà definitivamente sul male. Questo secondo battesimo ha bisogno di essere preceduto da un periodo di purificazione, di rinnovata spiritualità ed è quello che sta avvenendo. Bisogna ora credere che in questo vostro tempo la rivelazione porta a voi la pienezza del vostro esistere, i sette spiriti di DIO, che sono citati nell’Apocalisse, ora manifesteranno i loro misteri, per cui come IO ho istruito i Miei apostoli fino alla Pentecoste, ora voi venite istruiti dallo Spirito. Questo è il vostro compito di ora figli della rivelazione, prestare attenzione alla parola che vi porta la nuova conoscenza, perciò procedete in questo cammino aspettando e capendo quello che Dio vuole da voi. Dio guarda profondamente la vostra vita. Dio vi conosce, conosce la vostra esistenza, per cui tutto deve manifestarsi attraverso di voi. La parola di Dio vi da istruzioni necessarie e vi rende noto ciò che è nascosto, segreto, riservato ed è la scoperta sulla vostra vera natura. La Parola di Dio vi dà tutte le istruzioni per fare vostra la potenza della grazia, vi permette di accedere al meccanismo che mette in azione la vostra fede, vi fa sapere che senza la sapienza e la rivelazione che vengono da Dio, la vostra fede e il vostro amore rimangono impotenti e inefficaci. Ecco quello che ora dovete fare e IO porterò a voi tutta la rivelazione nuova. Ascoltate e portate dentro di voi i semi della parola che vi istruisce perché Io SONO VERITÀ E VITA e con LA MIA PAROLA vi conduco alla verità, poiché alcuno vi possa ingannare con eresie che vi allontanano dalla Mia via. La benedizione del PADRE NELL’AMORE DELLO SPIRITO siano su di voi come alito di vita per formarvi come uomini nuovi, cosi sia…amen…amen.Visualizza altro

 
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champions_3
champions_3 il 20/04/12 alle 18:16 via WEB
10 MOTIVI PER CREDERE ALLA BIBBIA! 1. La sua onestà. La Bibbia è molto onesta. Parla di Giacobbe, il padre del suo "popolo scelto", come ingannatore. Descrive Mosè, che ha dato la legge, come un leader riluttante e insicuro di sé, e che, nel suo primo tentativo di aiutare il suo popolo, uccise un uomo e poi fuggì nel deserto. Racconta di Davide, non solo come re, generale e leader spirituale di Israele, ma anche come uno che ha preso la moglie di un altro e poi, per coprire il suo peccato, cospirò per far uccidere il marito. Ad un punto, le Scritture accusano il popolo di Dio, la nazione di Israele, di essere così malvagio che Sodoma e Gomorra sono bravi in confronto (Ezechiele 16:46-52). La Bibbia rappresenta la natura umana come ostile a Dio. Predice un futuro pieno di guai. Insegna che la via al cielo è stretta e che la via per l'inferno è larga. Le Scritture chiaramente non sono state scritte per quelli che vogliono risposte semplici, o un punto di vista facile e ottimista della religione e della natura umana. 2. La sua preservazione. Mentre lo stato moderno di Israele nasceva dopo migliaia di anni di dispersione, un pastore beduino scoprì uno dei tesori archeologici più importanti. In una grotta nella parte nord-occidentale del mar Morto, un vaso rotto rese documenti che erano rimasti nascosti per due millenni. Altre scoperte produssero manoscritti che risalivano a 1.000 anni prima delle copie che erano le più vecchie conosciute in precedenza. Uno dei più importanti era una copia del profeta Isaia. Rivelò un documento che è in pratica uguale al libro di Isaia che appare nelle nostre Bibbie. I rotoli del mar Morto screditarono le affermazioni di quelli che credevano che la Bibbia originale era stata persa e manomessa. 3. Le sue affermazioni su sé stessa. È importante sapere quello che la Bibbia dice di sé stessa. Se gli autori delle Scritture non hanno creduto di parlare per Dio, sarebbe presuntuoso da parte nostra credere così di loro. Avremmo anche un problema diverso. Avremmo una raccolta di misteri non risolti, inclusi in una letteratura storica e etica, ma non avremmo un libro che ha ispirato la costruzioni di migliaia di chiese e di sinagoghe in tutto il mondo. Una Bibbia che non affermasse di parlare per Dio non potrebbe essere il fondamento della fede di miriadi di Cristiani e Giudei (2°Pietro 1:16-21). Ma con molta evidenza e tanti argomenti, gli scrittori della Bibbia affermavano di essere stati ispirati da Dio. Siccome milioni hanno affidato il loro presente e il loro futuro a queste affermazioni, la Bibbia non può essere una "'buon libro'" se i suoi scrittori hanno sempre mentito sulla fonte delle loro informazioni e ingannato i loro lettori. 4. I suoi miracoli. L'esodo di Israele dall'Egitto dà una base storica per credere che Dio abbia rivelato sé stesso a Israele. Se il mar Rosso non fosse diviso come Mosè disse che era successo, l'Antico Testamento perderebbe la sua autorità di parlare da parte di Dio. Il Nuovo Testamento dipende ugualmente sui miracoli. Se Gesù non fosse risorto dai morti, l'apostolo S.Paolo ammise che la fede cristiana sarebbe stata costruita su una bugia (1°Corinzi cap.15:14-17). Per dimostrare la sua credibilità, il Nuovo Testamento nominò i suoi testimoni, e fece così in un periodo che rendeva possibile il controllo di queste affermazioni (1°Corinzi 15:1-8). Molti dei testimoni furono martirizzati, non per convinzioni astratti di moralità o di spiritualità, ma per la loro affermazione che Gesù era risorto dai morti. Mentre il martirio non è insolito, quello che è importante è la base di quello per cui queste persone diedero la propria vita. Molti muoiono per quello che credono di essere la verità. Ma persone non muoiono per quello che sanno di essere una bugia. 5. La sua unità. 40 scrittori diversi scrissero i libri della Bibbia in un periodo di circa 1.600 anni. 400 anni di silenzio separano i libri dell'Antico Testamento da quelli del Nuovo Testamento. Eppure, da Genesi ad Apocalisse, tutti gli scrittori e tutti i libri racconto un'unica storia, che man mano si sviluppa. Insieme, danno rispose coerenti alle domande più importanti che possiamo porre: Perché ci siamo? Come possiamo affrontare le nostre paure? Come possiamo vivere in pace con gli altri? Come possiamo alzarci sopra le nostre circostanze e tenere viva la speranza? Come possiamo fare pace con il nostro Creatore? Le risposte costanti della Bibbia a queste domande dimostrano che le Scritture non sono molti libri, ma uno solo. 6. La sua esattezza storica e geografica. Nel passato, molti hanno dubitato dell'esattezza storica e geografica della Bibbia. Però, archeologici moderni hanno ripetutamente trovato evidenza delle persone, dei luoghi e delle società menzionati nelle Scritture. Diverse volte, le descrizioni nel racconto biblico si sono dimostrati più affidabili delle speculazioni degli studiosi. Il visitatore moderno ai musei e ai paesi della Bibbia non può non essere impressionato dallo sfondo geografico e storico del testo biblico che veramente esisteva. 7. La sua approvazione da parte di Cristo. Molti hanno parlato bene della Bibbia, ma nessuna approvazione è così forte quanto quella di Gesù di Nazaret. Raccomandò la Bibbia non solo con le sue parole, ma anche con la sua vita. In momenti di tentazione personale, di insegnamento pubblico e di sofferenza personale, rese chiaro il fatto che credeva che l'Antico Testamento era più di una tradizione nazionale (S.Matteo cap.4:1-11; cap.5:17-19). Credeva che la Bibbia fosse un libro che parlava di sé stesso. Ai Giudei disse, "Voi investigate le Scritture, perché pensate d'aver per mezzo di esse vita eterna, ed esse sono quelle che rendono testimonianza di me; eppure non volete venire a me per aver la vita!" (S.Giovanni 5:39-40). 8. Le sue profezie. Fin dal tempo di Mosè, la Bibbia predisse degli eventi in cui nessuno voleva credere. Prima che Israele entrasse nella terra promessa, Mosè predisse che Israele sarebbe stato infedele, che avrebbe perso la terra che Dio gli dava, che sarebbe disperso in tutto il mondo, raccolto e poi ristabilito (Deuteronomio cap.28-31). Centrale alle profezie dell'Antico Testamento era la promessa di un Messia che avrebbe salvato il popolo di Dio dai loro peccati e poi portare il giudizio e la pace al mondo intero. 9. La sua sopravvivenza. I libri di Mosè furono scritti 500 anni prima delle prime scritture indù. Il Patriarca Mosè scrisse il libro della Genesi 2000 anni prima che Muhammad scrivesse il Corano. In tutto questo periodo, nessun libro è stato così amato e così odiato quanto la Bibbia. Nessun altro libro è stato comprato, studiato e citato quanto la Bibbia. Mentre milioni di altri libri sono stampati e dimenticati, la Bibbia è ancora il libro con cui gli altri sono misurati. Benché sia trascurata da quelli a cui >>> " NON PIACE IL SUO INSEGNAMENTO ", <<< la Bibbia è tutt'oggi il libro fondamentale dalla civilizzazione occidentale - anche se in realtà è un libro del Medio Oriente. 10. Il suo potere di cambiare vite. In tutta la storia, ci sono state delle persone che la Bibbia ha cambiato. I Dieci Comandamenti sono stati una fonte di guida morale per milioni di persone. I Salmi di Davide hanno confortato in periodi di difficoltà e perdita. Il Sermone sul Monte di Gesù ha dato a molti l'antidoto all'orgoglio e al legalismo. La descrizione dell'amore da parte di S.Paolo in (1°Corinzi cap.13) ha ammorbidito cuori arrabbiati. Le vite cambiate di persone come l'apostolo Paolo, san Agostino, Martino Lutero, John Newton e Lev Tolstoj illustrano la differenza che la Bibbia può fare. Addirittura intere nazioni e tribù, come i Celti dell'Irlanda, i Vichinghi della Norvegia, o gli Indiani Auca dell'Ecuador, sono state trasformate dalla Parola di Dio e dalla vita unica e dal significato di Gesù Cristo. Conclusione. La parola di Dio attesta: Questo libro della legge non si diparta mai dalla tua bocca, ma meditalo giorno e notte, avendo cura di mettere in pratica tutto ciò che vi è scritto; poichè allora riuscirai in tutte le tue imprese, allora prospererai. Giosuè, cap. 1:8. Ogni scrittura è ispirata da Dio, e utile ad insegnare, a correggere, ad educare alla giustizia, affinchè l'uomo di Dio sia compiuto, appieno fornito di ogni opera buona. 2°Timoteo, cap.3:16. "Io", (dice il Signore) lo dichiaro a ognuno che ode le parole della profezia di questo libro: Se qualcuno vi aggiunge qualcosa, DIO aggiungerà ai suoi mali le piaghe descritte in questo libro; e se qualcuno toglie qualcosa dalle parole di questa profezia, IDDIO gli torrà la sua parte dell'albero della vita e della città santa, delle cose scritte in questo libro. Apocalisse o Rivelazione, cap. 22:18. Perciò, chi è da Dio ascolta la sua parola, chi non è da Dio non l'ascolta! L'incredulità non è giustificata da Dio, in quanto Egli trasmette nell'intimo dell'anima dell'umanità la sua esistenza, ma molti respingono nel loro interiore questa vocazione, attestando che Dio non c'è, e tantomeno la sua parola descritta nella sacra scrittura. Se così così fosse, la natura stessa non insegna che vi è un essere supremo e Creatore? Poichè, vi è altresi scritto: ma quanto ai cotardi, Agl'increduli, agli abominevoli, agli omicidi, ai fornicatori, agli stregoni, agli idolatri e a tutti i bugiardi, la loro parte sarà nello stagno ardente di fuoco e di zolfo, che è la morte seconda. ( Vale a dire l'eterna separazione da Dio, in un luogo di eterno tormento ). Cordialmente, Antonio.
 
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Se ti fermi a guardare IL FINITO, L’IMPERFETTO, SE TI FERMI A RACCOGLIERE IL DOLORE, SE TI FERMI A PARLARE CON IL DOLORE, ESSO APRIRA’ DAVANTI A TE SOLO UNO SPAZIO DOVE LE OMBRE SI MUOVONO e l’ombra rappresenta l’incognita;  ma se ti fermi a raccogliere il Mio pensiero, se ti fermi a parlare con l’amore che esso possiede, queste ombre si dileguano e sentirai il mio calore avvolgerti, accarezzare la tua anima.

 

Ecco, questo è l’uomo perfetto che IO desidero, l’uomo che innanzi tutto si è saputo vedere e riconoscere lontano da ME, ma che ha fatto di tutto, per accorciare le distanze, fino a sentire il calore del mio amore, invaderlo e accoglierlo. La vostra paura nasce dall’incertezza e l’incertezza porta l’uomo a condurre sentieri sbagliati: la paura si combatte con la fiducia e l’incertezza con la convinzione che IO posso essere quella mano che vi può condurre oltre il vostro buio, oltre ogni vostra fragilità.

 

“Nella preghiera del Padre Nostro si recita: non ci indurre in tentazione. Questa frase che Io ho inserito significa una cosa sola: non che DIO ci induca alla tentazione, ma ho voluto insegnare che vi deve essere un rapporto tra Padre e Figlio molto stretto, dove il figlio chiede al Padre di non lasciarlo solo nella prova, di non lasciarlo solo quando il male viene a tentarlo e vuole separare il suo cuore dal suo”

 

L’uomo cammina su sentieri tortuosi, ma non si accorge che il mio sguardo è sempre poggiato sul suo capo e che quando IO sembro lontano, in realtà, sono più vicino che mai.

 

Non dimenticare che il grano e gramigna crescono insieme, sotto lo stesso sole, sulla stessa terra, ma poi viene il tempo della separazione, affinché l’erba cattiva non soffochi l’erba buona, perché ricorda, che mai il tuo Dio abbandona l’uomo giusto, mai il tuo Dio può lasciare il suo uomo nella tempesta, ma la mia mano, per amore del giusto si alza e ordina ai venti di placarsi e al sole di tornare a risplendere.

 

 

“Guarire i cuori affrantisignifica: portare consolazione a tutti gli uomini, aiuto e lo spirito di verità affinché la loro fede e la loro fiducia in Dio cresca ed  si possa  istaurare il regno promesso da Dio per l’uomo.

 

 

Il giusto non è solo colui che compie la volontà del Padre,

 il giusto non è solo colui che opera per mezzo della fede,

 il giusto è colui che cammina ancora, dopo tanto tempo e tanta fatica,

 per amore, con coraggio e forza, perché questa forza non appartiene alle vostre membra,

ma mi viene data in conformità alla vostra volontà.

 

 

 

 

 

Vedete sulla terra possono nascere  bambini che hanno degli handicap,  e tutto ciò è fonte di dolore sia per chi è genitore e per lo stesso  bambino che vive quella vita molto diversa dagli altri,  ma pensate che  l’amore di DIO abbia voluto  che  la sua creatura  possa essere cosi diversa da tanti? Eppure esiste la diversità, esiste la sofferenza e  solo elevandovi dalla terra capirete che quelle creature  sono un dono di DIO, perché portano a chi le accoglie una grazia particolare e la vita su questa terra è solo un piccolo percorso, poi quando essi rientrano  nella dimensione  del cielo, essi   si ritrovano a  vivere ugualmente ad altri,  in una perfezione indicibile, e qui si capiscono le parole del CRISTO: BEATI I POVERI DI SPIRITO, perché sono proprio queste persone  che hanno sofferto che possono dare  una conoscenza in più alle tante anime che  sono qui e hanno avuto una vita  molto diversa.

 

 
 

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