Creato da soleincielo83 il 12/01/2010

Luce di Dio

NON AVERE PAURA ,LA PAURA E' UN SENTIMENTO CHE NON PORTA ALLA VERITA'

 

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30/04/2012

Post n°67 pubblicato il 03 Maggio 2012 da soleincielo83

 

“Non dormite, ma vegliate in questo tempo in cui il male opera grandemente.” Figli il ritmo frenetico del vostro vivere quotidiano, le molte preoccupazioni le delusioni gli insuccessi e i diversi modi di pensare e agire attorno a voi, vi fanno avvertire spesso il profondo senso di disorientamento e dispersione creando una sensazione di insicurezza e talvolta di inutilità di scoraggiamento e di paura. È facile in questi momenti smarrire il senso di quanto vivete e fate e può subentrare un vivere rassegnato o superficia¬le, un vivere alla giornata. Ricordate figli che siete in balia di avvenimenti e si¬tuazioni, ma potete riscoprire nuove energie di vita per essere protagonisti del¬la vostra trasformazione. Domani inizia il mese a Me dedicato, e ciascuno di voi può avere dentro la fede e la certezza di essere dentro un disegno di grandezza assoluta, e di realizzazione piena di voi stessi, fondato sulla fedeltà e sull'amore di Dio. Per que¬sto è importante lasciare illuminare la vostra vita e le si¬tuazioni che vivete dalla parola di Dio, dall’amore fedele di un DIO che è Padre. E’ stupendo poter pen¬sare, sapere con certezza e dire che non si è nati per caso, che il vostro nome è pronunciato dall'eternità, che Dio vi cono¬sce e vi ama da sempre, che la vostra vita è affidata sì alla vostra responsabilità, ma non è solo nelle vostre mani: è anche sempre nelle mani di un Padre. Io intervengo nella vita dell’uomo per salvarlo, e lo avvolgo nel mio manto che è simbolo del mio grembo, per portarlo alla sua salvezza, ma moltissimi in questo tempo rifiutano la mia presenza perché sono scomoda, sono colei che ha vinto il male con l’obbedienza e il male fa di tutto per inculcare nel cuore dell’uomo che non bisogna onorarmi, perché sono una donna come tante.. Io non ho cercato la gloria nel mio tempo terreno, e non la cerco ora che sono gloriosa accanto al Figlio, ma come Madre che è rimasta sempre nel suo silenzio nascosta, ho operato nella vita del Figlio, e ancora oggi opero per portare le anime alla luce, quella luce che se non passava dal Mio grembo non poteva mai essere carne di CRISTO. Chi ama Dio, non può non amare quel che Lui ama infinitamente e conformarsi all’amore di Dio significa amare anche ME e amarMi significa amare Dio che ha posto la sua dimora in ME. Non si può amare il FIGLIO che è passato dal Mio grembo se non si ama prima ME, perché Io Sono la porta di DIO, da cui ha fatto passare la carne divina. A ME Dio ha affidato questa missione eterna: far conoscere il suo stesso Amore agli uomini che Lui ama. E’ nella Parola Santa lasciata scritta che dovete capire il grandioso amore di DIO per ME,e se DIO mi onora e mi ama, l’uomo non può mettermi da parte. La Sacra Scrittura vi dice che: "Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore" Ma che cosa è questo cuore? E’ come difendere questa dimensione intima di MARIA che moltissimi riducono a puro sentimentalismo o addirittura aboliscono totalmente la mia figura? In verità, la stessa Sacra Scrittura vi dice che Dio sa quel che c’è nel cuore di ogni uomo,ed è la stessa Sacra Scrittura a dirvi quel che IO serbavo nel MIO Cuore: serbavo la realizzazione di tutti quei misteri divini che MI circondavano e MI coinvolgevano, ma in più li meditavo, li elaboravo e ne facevo un motivo di ulteriore riflessione su Dio, sul suo Amore e su ME stessa, sul Mio ruolo di Madre all’interno della storia della salvezza che si realizzava con l’incarnazione, la passione, la morte e la resurrezione del Figlio Gesù. L’amore cerca l’amore, l’amore vuole specchiarsi in se stesso, e questo è ciò che avviene tra Dio e la creatura che si apre a Lui. In ME MARIA,avete l’esempio massimo di questo rapporto tra Dio e la creatura che non può essere ignorato. Rifiutarmi significa permettere al male di operare nella vostra mente, affinché Io, che sono stata scelta per proteggere i figli di DIO, sia ostacolata proprio dalla vostra volontà che mi rifiuta. Se si crede nella parola di CRISTO allora dovete capire che la stessa parola si è resa carne dentro di ME, e IO rappresento la continuità di Dio e l’uomo non può ignorare questa grandezza e verità, perché se l’ignora significa che egli ha accolto la parola del male dentro di lui che cerca di annientare la mia persona in tutti i modi possibili. Le continue eresie che circolano fanno si che nella mente dell’uomo si facciano spazio i dubbi, per concretizzare sempre di più la parola del male, e mai come in questo momento, in cui la Mia presenza nel mondo è molto assidua, egli ha sferrato un attacco contro di ME per screditare la Mia persona e la Mia potenza. Gli spiriti dell’aria sanno quale forza IO HO nel piano di DIO, e si adoperano in tutti i modi per mettere disorientamento nei cuori degli uomini per fiaccarli nella loro fede. Inutile leggere e conoscere le scritture se non si entra nella profondità di esse, perché significa che la parola resta superficialmente, perché è il cuore che non fa agire lo Spirito che dona sempre la verità a chi la cerca. Infatti in questo tempo in cui tante parole del male circolano, quando un cuore cerca la verità allora lo spirito va in aiuto di colui che cerca DIO e ritrova la via per proseguire il suo viaggio rinforzato dalla fortezza di DIO. Figli anche fra di voi egli agisce, perché egli vuole portarvi a non vivere pienamente della parola di DIO. Egli cerca d’influire nelle vostre cose, per turbare l’ordine della realtà per farvela apparire illogica e tiranna, anche nelle piccole cose, specialmente quando, voi vi agitate, interviene come un maligno che si diletta a farvi disperare. Cerca d’influire su quelli che vi fanno del male in modo da renderli più maligni, per poi farvi agitare contro DIO, e vi fa intravedere la vita del mondo come spensierata e migliore, mentre vi fa vivere come una oppressione quella dello spirito. Egli è pronto sempre ad intervenire ad ogni vostra preghiera, per complicare le incresciose situazioni proprio quando pregate, alfine di screditare la vostra elevazione a Dio. L’arte satanica è più sottile ed insidiosa di quello che potete supporre, perché il male si cela sempre sotto una forma a voi familiare in modo da non destare i vostri sospetti. La sua malignità è terribile perché egli è malizia assoluta, senza sensibilità di cuore e di compassione. Egli ama dunque fare il male e si diletta nel vedere le creature agitate ed impacciate nelle sue insidie, per questo niente più lo sconcerta quanto la pazienza, la carità, l’umiltà e la mansuetudine. Satana cerca d’influire in tutto, lavora più di quello che Voi supponete per screditare in voi Dio e quello che appartiene a Dio Egli non può penetrare in voi che per i centri nervosi, e quando voi siete agitati, quando i vostri nervi sono in maggiore agitazione gli è più facile influenzarvi, perché nella maggiore tensione i nervi non sono dominati dalla vostra volontà e sono senza controllo, sono come una casa incustodita, dove più facilmente il ladro può penetrare. Voi figli vivete avvolti da spiriti maligni e non ve ne accorgete e vi fate vincere da essi con una facilità impressionante, egli vi può spingere ad una falsa pietà, mancare di carità a non saper vedere gli altri nei loro bisogni, vi spinge nell’egoismo, nell’avarizia che chiude il cuore agli altri per guardare solo se stessi, vi fa credere che quello che voi state facendo sia giusto ma intanto vi fa stare lontani dalla preghiera. Io parlo a voi figli a cui è stato donato l’amore di un PADRE che ha effuso sopra di voi il suo SPIRITO che è seme di rigenerazione e di protezione,per portarvi via da questo vostro finito, e farvi intravedere le bellezze nell’essere creature nuove rivestite di luce IO COME MADRE, desidero farvi forti per vincere su questa terra le battaglie con il male che perseguita i figli di DIO, E DESIDERO CHE VOI ABBIATE FIDUCIA NELLA MIA PAROLA, perché solo in essa voi troverete ogni saggezza e ogni verità per vivere ogni equilibrio per acquisire il premio desiderato e conquistato con la vostra lotta di volontà. Non sottovalutate queste gerarchie di demoni, perché essi sono presenti in mezzo a voi proprio per mettervi contro Dio, per farvi rinnegare il vostro sigillo, e inseminano dentro di voi, ogni disamore per contrastare il vostro cuore e rendervi così ostili alla parola che insegna l’amore e la fiducia in Dio. Si è vero che le prove possono essere quelle che determinano la vostra fedeltà, ma è anche vero che fino a che in voi vi è un alito di volontà, Dio che è PADRE non vi abbandona e cammina con voi per farvi adempiere alla vostra missione, ma occorre la vostra volontà che non si pieghi , che doni sempre ascolto alle parole di Dio, perché esse saranno l’unica ancora che farà stare stabile la vostra costruzione spirituale. Vi offro il Mio aiuto sostanziale, altro non posso fare se voi non mi ascoltate, pregate con il cuore, perché ciò che chiedete al Padre nella vostra preghiera di giusti vi sarà concesso, ricordatelo sempre perché tutto è nelle vostre mani. Dio sapeva che anche Adamo avrebbe fallito ma mise nelle sue mani tutto e quella libertà poteva renderlo padrone di ogni decisione. Nella sua mano destra possedeva la perfezione, la conoscenza, la potenza del creato, nella sua sinistra il potere decisionale di invertire tutto il suo essere nell'adempimento del disegno eterno e in quel potere decisionale il male aveva quel potere di inoltrarsi e oscurare il suo cammino, ma tutto poteva essere sovvertito da un "no" alla seduzione. Il potere del male entra il correlazione con il potere decisionale dell'uomo ma non determina l'assolutismo, non è più forte il male, è l'uomo che con la sua bilancia può decidere la sua direzione. Si, il male vuole far credere che le sue capacità sono enormi, che la sua potenza sovrasta la potenza di Dio, ma queste sono parole che possono affascinare coloro che non credono e che adorano il male, ma sono parole che si frantumano nei cuori di chi vive per Dio e come roccia non si lascia scalfire. Ricordatelo questo, nessun male può assoggettare l'uomo, lo fa per prova di Dio ma poi deve liberarlo dalla sua morsa se la volontà dell’uomo è ferma nella volontà di Dio. Ricordatelo voi tutti, ogni azione è sottoposta al suo equilibrio di giustizia, se la volontà si ostina, non lotta, allora tutto si può ribaltare e determinare la sua condizione. Quello che voglio dirvi è che dovete frantumare le vostre disunioni, le contestazioni, perché se continuate il male è li che agisce e come potete essere cosi stolti? Questo è il mese delle grandi grazie che Io posso elargire, e sia questo un mese di grandi resurrezioni, vogliate darMi quella gioia grande di vedervi uniti nell'amore e nella fratellanza. Vi voglio, figli, nel Mio giardino, perciò abbiate premura di raccogliere queste Mie Parole e renderle fruttuose. Domani può essere troppo tardi per rinsaldare quelle fondamenta che vi servono per costruire il vostro edificio spirituale. Maria vi incita, Maria vi vuole guidare. Maria vi vuole tutti. Camminerò con voi ma voi date la mano a Colei che è Madre nell'umiltà assoluta e nell'obbedienza totale ai voleri di Dio. L'Eterno Dio nella sua grande grazia concede a voi la sua misericordia ed lo vi dono il dolce "profumo" del Paradiso che vuole scendere a voi. Pregate e non temete, pregate, figli, perché il mondo è in subbuglio. Pregate incessantemente. L'ora del Figlio sta per calare. Tante cose stanno per accadere, perciò, figli, Dio vi darà la Sua fortezza. Non temete Dio è eterno e buono e la Sua verità è senza fine. Lo Spirito vi accompagni ed Io vi benedico nel Nome della santissima Trinità: Padre, Figlio e Spinto Santo. Amen. Dio vi protegga,.. e voi siate figli che operano nella verità Amen.

 
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zelota0
zelota0 il 06/05/12 alle 10:25 via WEB
Cosa dice la Bibbia in merito alle statue --------------------------------------- Il primo gruppo: la Legge Il primo gruppo sarà preso dai primi cinque libri della Bibbia detti comunemente Pentateuco o anche Legge (cfr. Matteo 5, 17; 7, 12; 22, 40 ecc.). In essi, insieme a notizie storiche sull'origine dell'uomo e del popolo ebraico, sono contenuti i comandamenti di Dio e altre disposizioni legislative atte a conservare negli antichi israeliti la fedeltà a Jahve. In effetti, i testi biblici di questi cinque libri, come del resto di tutta la Bibbia, riguardanti le statue ed immagini, miravano solo a preservare pura da infiltrazioni pagane la religione di Israele. Questo è il loro contesto, che ne fa capire il significato. Ecco i principali testi 1 - In Esodo 20, 2-5 sta scritto: “Sono io Jahve tuo Dio che ti ho fatto uscire dalla terra d'Egitto, dalla casa di schiavitù. Tu non avrai altri dèi all'infuori di me. Non ti farai immagini scolpite né alcuna figura di quanto è in alto nei cieli né di quanto è in basso sulla terra né di quanto è sotto la terra nelle acque. Non ti prostrerai davanti ad essi né renderai loro un culto, poiché io, Jahve tuo Dio, sono un Dio geloso”. 2 - Nel libro del Levitico 19, 4 leggiamo: “Non volgetevi agli idoli né fatevi dèi di metallo fuso: io sono Jahve vostro Dio”. E in quello dei Numeri 33, 51-52: “Jahve si rivolse a Mosè: "Parla ai figli d' Israele, dì loro: Quando avrete attraversato il Giordano verso la terra di Canaan, caccerete innanzi a voi tutti gli abitanti della terra (... ), distruggerete le loro statue di metallo fuso e demolirete tutte le alture”. 3 - Molto più esplicito e particolareggiato appare il seguente testo del Deuteronomio 4, 15-19: “Riflettete bene in voi stessi: nel giorno in cui Jahve, all'Horeb, vi ha parlato in mezzo al fuoco, non avete visto nessuna figura. State attenti quindi a non prevaricare facendovi figura scolpita di qualsiasi genere: immagine di maschio o di femmina, immagine di qualsiasi animale terrestre, immagine di qualsiasi uccello che vola nel cielo, immagine di qualsiasi rettile che striscia sul suolo, immagine di qualsiasi pesce che si trova nell'acqua, sotto terra. Quando alzerai gli occhi verso il cielo e vedrai il sole, la luna, le stelle, cioè tutto l'esercito dei cielo, non lasciarti trascinare, non prostarti innanzi ad essi e non rendere loro culto”. 4 - Nell'eventualità che il popolo segua culti idolatrici Jahve minaccia maledizioni e castighi: “Quando vi farete una figura scolpita di qualsiasi genere è certo che scomparirete dalla terra, di cui state per prendere possesso...” (Deuteronomio 4,25-26). “I Leviti intoneranno e diranno a voce alta a tutti gli Israeliti: "Maledetto colui che fa un idolo scolpito e fuso; abominio per Jahve, opera delle mani di un artigiano, e lo pone in un luogo segreto"” (Deuteronomio 27,14-15). Il secondo gruppo: i libri storici In effetti, gli Israeliti non sempre si mantennero fedeli alle disposizioni divine indicate dalla Legge. Specialmente durante la monarchia, dopo il regno di Davide, a comunicare cioè dal nono secolo avanti Cristo, fino all'esilio babilonese (586 a.C.), si ebbero di tanto in tanto in Israele infiltrazioni di culti idolatrici con l'apparato di statue, di altari, di riti in onore di idoli o divinità pagane. Di queste cose siamo informati dai cosiddetti Libri Storici, dove si trovano testi riguardanti statue ed immagini. Bisogna però fare una distinzione 1 - Alcuni re d'Israele, sotto la spinta di alleanze politiche con nazioni pagane o delle loro mogli di origine pagana, permisero e anche incoraggiarono deviazioni idolatriche in mezzo al popolo. E Jahve fece seguire il castigo. Così, per esempio, dando le ragioni della distruzione del Regno dei Nord, con capitale Samaria, lo storico spiega: “Questo avvenne perché i figli di Israele avevano peccato contro Jahve (...). Essi infatti avevano venerato le divinità straniere. I figli di Israele si eressero stele e pali (... ) adorarono gli idoli, sebbene Jahve avesse loro comandato: "Non fate una cosa simile!" (...) Si fecero statue dì metallo fuso, si prostrarono a tutto l'esercito del cielo e servirono Baal” (2 Re 17,7-16). 2 - Non tutti però i re d'Israele si comportarono in questo modo. Alcuni si mantennero fedeli al comandamento di Jahve e vigilarono sulla purezza della fede del popolo loro affidato. Spesso si opposero energicamente alle deviazioni idolatriche e punirono severamente i trasgressori. Tra questi sovrani si distinse Ezechia che regnò a Gerusalemme, capitale del Regno di Giuda, tra la fìne dell'ottavo secolo e l'inizio del settimo avanti Cristo (715-693 a.C.). Di lui scrive lo storico: “Egli fece ciò che è retto agli occhi di Jahve. Fece scomparire le alture, infranse le stele, recise il palo sacro e fece a pezzi il serpente di bronzo, che Mosé aveva costruito. Fino a quell'epoca infatti i figli di Israele gli avevano offerto sacrifici e lo chiamavano Necustan” (2 Re 18,3-4). Terzo gruppo: profeti e salmisti Fu in quel contesto storico, durante la monarchia e le deviazioni idolatriche del popolo, che Jahve suscitò i grandi profeti e i salmisti per richiamare gli Israeliti all'osservanza della vera religione. Di loro è detto: “Jahve, per mezzo di ogni profeta e di ogni veggente, aveva ingiunto a Israele e a Giuda (Regno del Nord e del Sud): "Allontanatevi dalle vostre vie malvagie"...” (2 Re, 18,3-4). Ricordiamo prima la voce di due grandi profeti, Isaia e Geremia, e poi quella del salmista. 1 - Con parole roventi e con amaro sarcasmo i profeti si scagliano contro il fatuo culto degli idoli. Tra i profeti eccelle Isaia, che visse al tempo del pio re Ezechia sopra ricordato e cooperò con lui per estirpare da mezzo al popolo i culti idolatrici. Ecco qualche pezzo del grande Isaia “Il fabbro lavora il ferro al fornello, gli dà forma d'idolo con martelli, lo rifinisce con il braccio vigoroso (... ). Il falegname si taglia i cedri, prende un elce o una quercia che cresce per lui robusta nella selva (...). Tutto ciò serve all'uomo per bruciare; con una parte egli si riscalda (...), con il resto costruisce un idolo e lo adora, ne forma una statua e la venera (...). E prega dicendo: "Salvami, perché sei il mio dio!". Non sanno e non comprendono: i loro occhi sono così coperti che non vedono, il loro cuore è annebbiato perché non capiscano...” (Isaia 44,12-17). Un altro testa di Isaia pittoresco e sarcastico il seguente: “A chi mi paragonate e mi uguagliate? A chi mi mettete alla pari, quasi fossimo simili? Traggono l'oro dal sacchetto e pesano l'argento con la bilancia; pagano un òrafo perché faccia un dio, che poi venerano e perfino adorano. Lo alzano sulle spalle e lo portano, quindi lo depongono sulla base; egli sta fermo (...). Si grida a lui, ma non risponde (...). Ricordatevi di ciò, riflettete un poco, o prevaricatori. Ricordatevi il lontano passato, perché io sono Dio. Non c'è altri. Sono Dio, nulla è simile a me” (Isaia 46,5-9). Un altro grande profeta non meno vivace e sarcastico di Isaia nel riprendere le aberrazioni ídolatriche della sua gente è Geremia. Egli visse in tempi assai burrascosi per il Regno di Giuda (650- 586 a.C.) e come aveva fatto Isaia un secolo prima si adoperò con grande zelo per preservare la purezza della fede nell'unico Dio Jahve. Diceva dunque Geremia: “Non imparate la condotta delle genti e non abbiate paura dei segni del cielo, perché le genti hanno paura di essi. Poiché lo spavento dei popoli è nulla, non è che un legno tagliato nel bosco, opera delle mani di chi lavora con l'ascia. E' ornato di argento e di oro, è fissato con chiodi e con martelli, affinché non si muova. Gli idoli sono come uno spauracchio in una poponaia, non possono parlare. Bisogna portarli perché non camminano Non sono come te, Jahve; tu sei grande e grande è il tuo nome nella sua potenza” (Geremia 10, 2-6). 2 - Strettamente legata all'opera dei profeti è quella dei salmisti. Sono veggenti, poeti e cantori sacri, anime grande pietà e rettitudine, che spesso fanno sentire la loro voce in tono di protesta e di disgusto contro la vanità degli idoli. Il Signore regna, esulti la terra, gioiscano le isole tutte... Siano confusi tutti gli adoratori di statue e chi si gloria dei propri idoli (Salmo 97, 1 e 7). ---------------------------------------------------------------------------------------------------------- Il nostro Dio è nei cieli, Egli opera tutto ciò che vuole. Gli idoli delle genti sono argento e oro opera delle mani dell'uomo (Salmo 115,í-4). ---------------------------------------------------------------------------------------------------------- O Jahve, il tuo nome sta in eterno; Jahve, la tua memoria di generazione in generazione ... Gli idoli delle genti sono oro e argento, fattura di mano d'uomo. Hanno bocca e non parlano; hanno occhi ma non vedono. Hanno orecchi ma non odono, non c'è fiato nella loro bocca (Salmo 135,13-18). Idoli, non santi Abbiamo riportato con la massima fedeltà alcuni testi biblici riguardanti la proibizione divina delle immagini e delle statue. Passiamo ora alla spiegazione, seguendo il consiglio dell'Apostolo che diceva: “Esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono” (1 Tessalonicesi 5, 21). i contestatori conoscono e citano queste parole di san Paolo, ma si guardano bene dal metterle in pratica. Essi fanno di tutto per impedire ai membri un'analisi imparziale e oggettiva della Parola di Dio. La loro scuola è solo e sempre un ossessivo lavaggio di cervello, un martellamento a senso unico, 1 - Come ogni onesto lettore della Bibbia sa e pratica, per una retta spiegazione e comprensione della Parola di Dio bisogna sempre leggere e spiegare i singoli testi nel contesto, dove lo scrittore ispirato li ha collocati. Bisogna cioè considerare tutto ciò che l'autore sacro scrive prima e dopo il testo citato, le circostanze in cui lo scrive, lo scopo che si prefigge, le parole che usa ecc. Quasi sempre la retta comprensione dei testi biblici dipende dall'accurata conoscenza ed analisi del contesto. Ignorarlo o non tenerne conto, strappare cioè i singoli testi dal loro contesto e spiegarli in modo arbitrario e capriccioso equivale a tradire la Parola di Dio. Questo fanno spesso e volentieri . Nel caso che vogliamo analizzare, il contesto ci assicura al di là d'ogni possibile dubbio che la costante e severa proibizione delle immagini e delle statue, che ricorre nei testi biblici sopra citati, ha come oggetto l'idolatria, ossia l'adorazione i dèi pagani o idoli al posto dell'unico Dio della Bibbia. Le immagini e le statue proibite nella Bibbia sono rappresentazioni di divinità pagane. Anzi alcune volte gli antichi pagani credevano che l'immagine o statua fosse proprio un dio da adorare. 2 - Di tutto questo il Libro Sacro ci dà minuziose informazioni nei testi da noi riportati. In effetti, alcune volte quelle immagini e quelle statue avevano forma umana, erano cioè “figura di quanto è in basso sulla terra” (Esodo 20, 4), erano rappresentazioni di maschi o di femmine mai esistite, e perciò frutto della immaginazione di gente ignorante e superstiziosa. Nella Bibbia si parla spesso di Astarte e di Baal, di cui si adoravano le statue (cfr. 1 Samuele 7, 3-4; 12, 10). La dea Astarte adorata nel vicino Oriente altro non era o rappresentava che la forza generativa della donna elevata ,al rango di divinità. Molto spesso gli idoli avevano la forma di animali terrestri come il toro (cfr. Salmo 106, 19-20) ,o celesti come lo sparviero o di rettili come il serpente o di acquatici come i pesci e il coccodrillo. Da qui le proibizioni di cui nel Deuteronomio 4, 17-18: “Non prevaricate facendovi figura scolpita di qualsiasi genere (...) immagine di qualsiasi animale terrestre, immagine di qualsiasi uccello che vola nel cielo, immagine di qualsiasi rettile che striscia sul suolo, immagine di qualsiasi pesce che si trova nell'acqua, sotto terra”. Vi era poi un tipo di idolatria astrale, erano cioè oggetto di culto e di adorazione corpi celesti come il sole, la luna, le stelle, tutto l'esercito celeste (cfr. Deuteronomio 4, 19). Le loro statue 'ed immagini si trovavano nei templi pagani. Infine, vi era il culto o adorazione di uomini, che si attribuivano onori divini. Tali gli imperatori babilonesi (cfr. Daniele 3, 12), i faraoni d'Egitto e più tardi gli imperatori romani. Da questa breve analisi risulta inequivocabilmente che la Bibbia condanna solo e sempre la raffigurazione e l'adorazione delle immagini e delle divintà pagane ossia degli idoli, in contrasto con l'adorazione dell'unico Dio Jahve. Santi, non idoli Nulla di tutto questo nella venerazione cattolica delle immagini e delle statue. Ciò che dice la Bibbia a riguardo delle immagini e delle statue adorate dai pagani e alcune volte anche da alcuni antichi israeliti non ha nulla a che vedere con la pratica cattolica di venerare immagini e statue. Solo una grande ignoranza o una propaganda settaria e velenosa contro la Chiesa Cattolica deve dirsi responsabile d'un simile menzognero accostamento. Una breve analisi di come stanno le cose dimostrerà quanto siano assurde e antiscritturali le accuse mosse dai nemici della Chiesa Cattolica contro la pia pratica di usare e venerare le immagini e le statue dei Santi. 1 - Negativamente diciamo che le immagini e le statue venerate dai cattolici non sono idoli, non sono cioè divinità pagane. Questa semplice osservazione, che esprime solo e tutta la verità, è suffìciente a qualificare come errata e calunniosa l'applicazione dei testi biblici sopra citati alla venerazione cattolica delle immagini e delle statue. I testi biblici citati precedentemente condannano solo il culto e I'adorazione di dèi pagani, non l'uso delle arti decorative come diremo dopo. Domandiamo a tutte le persone oneste ed equilibrate: Avete mai visto adorata in qualche chiesa cattolica o in qualche famiglia di veri cattolici la statua o l'immagine di Astarte o di Baal, di Giove o di Saturno, di 'Venere o di Giunone o del sole o della luna o delle stelle o del toro o del coccodrillo o del pesce, oppure di qualche imperatore babilonese o romano o di qualche faraone d'Egitto? Avete mai visto qualche cattolico prostrarsi davanti a tali immagini e statue come se fossero divinità e metterle al posto dell'unico Dio, in cui egli crede? Pensarlo è semplicemente ridicolo . A dire il vero, dì statue e di immagini di divinità pagane, di faraoni d'Egitto, d'imperatori romani ve n'è un gran numero nei musei, nei giardini pubblici, nelle ville... Ma chi mai ha avuto la strana idea di adorarle o anche venerarle con offerte di fiori, dì candele, d'incenso? Chi mai sosta a pregare davanti ad esse o chiedere la loro intercessione per ottenere da Dio grazie e favori? 2 - Positivamente va detto con la massima chiarezza che le immagini e le statue venerate dai cattolici ricordano e rappresentano persone realmente esistite. Sono coloro che, lungo il corso della storia umana, hanno fatto conoscere il vero Dio e hanno portato molti, con l'esempio e la parola, alla sua vera adorazione. In altre parole, le immagini e le statue sono ausili, cioè mezzi e strumenti, per ricordare queste insigni figure di bontà e di zelo, che hanno operato su questa terra, e oggi ancora mediante il loro ricordo possono condurci alla conoscenza e alla adorazione del vero Dio. L'immagine o la statua è la parola visibile, più efficace di quella scritta, che ci sprona ad amare l'unico vero Dio, Lui solo adorare e servire, e per amore suo amare e servire il nostro prossimo. Col passare del tempo l'uomo sapiens, lungi dal disprezzare l'uso delle immagini, l'ha sempre valorizzato con crescente interesse per educare ed educarsi alla conoscenza del vero, del bello, del buono. La nostra civiltà è la civiltà delle immagini. Come negare, come tentare di distruggere tanta ricchezza umana e cristiana? Solo gente miope può lavorare in questa direzione! Guarda e agisci secondo il modello (Esodo 25, 40) Mediante l'immagine o la statua la Chiesa Cattolica ci rende presente innanzi tutto Gesù Cristo, l'Uomo - Dio, l'Emmanuele, ossia Dio-con-noi. Egli è l'immagine del Dio invisibile (Colossesi 1, 15). Chi ha visto Lui, ha visto il Padre (Giovanni 14, 9). Mediante la sua immagine, Egli, che è la Parola o Verbo di Dio, fa sentire la sua voce agli uomini di buona volontà di ogni tempo. Per sentire questa voce ci si può rivolgere alla Bibbia, al Vangelo scritto. Ma nulla vieta che anche l'immagine o la statua sia un canale di questa voce, del messaggio di verità e di amore trasmesso al mondo duemila anni fa da Gesù il Cristo. L'immagine del Crocifisso o del Cristo trasfigurato (Raffaello) può dire molto di più che una pagina scritta del Vangelo. Mediante l'immagine o la statua la Chiesa Cattolica ci fa sentire la voce delle più nobili creature umane, che hanno cooperato col Figlio di Dio alla nostra salvezza. Tali sono Maria Santissima, la Madre di Gesù, san Giuseppe suo sposo, gli Apostoli ed Evangelisti, i martiri cristiani dei primi secoli e dei secoli successivi, tanti nostri fratelli nella fede, che si sono distinti nella pratica delle virtù cristiane, nell'amore eroico per Dio e per l'uomo: san Paolo, san Francesco d'Assisi, sant'ignazio, san Francesco Saverio, san Massimiliano Kolbe, santa Maria Goretti, san Giovanni Bosco, san Vincenzo de' Paoli e tantissimi altri, di cui la Bibbia dice: “Benché morti, ossia passati a vita migliore, ancora parlano” (cfr. Ebrei 11, 4), parlano anche mediante le loro immagini e statue. L'arte decorativa ci fa sentire ancora la loro voce. Le arti decorative nella Bibbia L'uso delle immagini e delle statue nella Chiesa Cattolica è solo un aiuto - utile ma non necessario - di metterci a contatto coi nostri fratelli veramente esistenti in uno stato di gloria. in altre parole, immagini e statue hanno lo scopo - là dove ce ne fosse bisogno - di rendere in qualche modo presenti e visibili realtà invisibili. E' conforme alla Scrittura questa pia pratica? La risposta deve essere decisamente affermativa: La Bibbia insegna che anche la pittura e la scultura - vale a dire gli artisti - possono prestare la loro opera a scopo religioso, per attirare le menti e i cuori verso Dio e le realtà invisibili. Nel libro dell'Esodo è detto che Mosè chiamò “tutti gli uomini d'ingegno” perché adornassero convenientemente con immagini di realtà invisibili la Dimora o Arca. Uno degli artisti “fece due cherubini in lavoro d'oro battuto, alle due estremità dell'Espiatorio” (Esodo 37, 7). Così aveva ordinato Jahve: “Farai due cherubini d'oro: li farai lavorati a martello sulle due estremità del coperchio (dell'Espiatorio)” (Esodo 25, 18). Se questo era l'ordine di Jahve, è segno evidente che l'uso delle immagini non poteva essere assolutamente una violazione del comandamento dato dallo stesso Jahve quando aveva detto: “Non ti farai immagini scolpite ...” (Esodo 20, 4). Secoli più tardi anche Salomone adornerà di cherubini la cella in fondo al Tempio, dov'era custodita l'Arca dell'Alleanza. Lo scrittore sacro si compiace di descrivere minuziosamente queste sculture del Tempio fatto costruire da Salomone all'unico Dio Jahve (cfr. 1 Re 6, 19-32; Cronache 3, 8-13). Certo Salomone, ordinando queste sculture, non pensava di violare alcun comandamento del Decalogo. Rimosso perciò il pericolo di idolatria, la Bibbia non ha nulla da dire contro l'uso delle immagini e delle statue o sculture. Al contrario, è in armonia con la Bibbia che le arti figurative come la scultura e la pittura concorrano a ricordarci e renderci presenti realtà invisibili a scopo di culto, avendo cioè come unico scopo la conoscenza e l'adorazione dell'unico Dio. Questo è il pensiero dei grandi biblisti: “Il secondo comandamento del decalogo (Esodo 20,4-6; Deuteronomio 5, 8-10) proibisce la manifattura di immagini di qualunque tipo, né "in alto nei cieli, né in basso sulla terra, né nelle acque sotto terra". La enumerazione è completa e include qualsiasi oggetto visibile che possa essere rappresentato. E' improbabile che si tratti della proibizione totale di ogni forma di arte raffigurativa, come la interpretavano alcuni rabbini di vedute più rigide. Nell'antico Israele i cherubini erano immagini; nel giudaismo del secolo 1 dopo Cristo e anche posteriore si permettevano decorazioni artistiche di tombe e sinanoghe”. Concludendo possiamo e dobbiamo dire ancora una volta che la proibizione delle immagini e delle statue è errata. Tali testi non si riferiscono alla venerazione cattolica delle immagini e delle statue, ma a cose completamente diverse. L'insegnamento della Chiesa Cattolica Certo, nella pia pratica di venerare le immagini e le statue vi possono essere stati e vi possono essere abusi e deviazioni. Questa è la condizione umana. Ma è proprio di gente gretta generalizzare e soprattutto servirsi dell'abuso per negare ciò che Dio permette. Le persone oneste vigilano e correggono eventuali abusi, ma rispettano sempre la verità, che ci salva. Questo è stato sempre ed è l'atteggiamento della Chiesa Cattolica. Riportiamo alcune precisazioni del Concilio Vaticano Il (dalla Sacrosanctum Concilium, Costituzione sulla Sacra Liturgia): 122. Fra le più nobili attività dell'ingegno umano sono, con pieno diritto, annoverate le arti liberali, soprattutto l'arte religiosa, e il suo vertice, l'arte sacra. Esse, per loro natura, hanno relazione con l'infinita bellezza divina che deve essere in qualche modo espressa dalle opere dell'uomo (...). Nessun altro fine è, stato loro assegnato se non quello di contribuire il più efficacemente possibile (...) a indirizzare religiosamente le menti degli uomini a Dio. Per tali motivi la santa Madre Chiesa ha sempre favorito le arti liberali, ed ha sempre ricercato il loro nobile servizio, specialmente per far sì che le cose appartenenti al culto sacro splendessero veramente per dignità, decoro e bellezza, segni e simboli delle realtà soprannaturali... 124. Abbiano cura i Vescovi di allontanare dalla casa di Dio e dal altri luoghi sacri quelle opere d'arte che sono contrarie alla fede e ai costumi, e alla pietà cristiana; che offendono il genuino senso religioso, o perché depravate nelle forme, o perché mancanti, mediocre o false nell'espressione artistica. 125. Si mantenga l'uso di esporre nelle chiese alla venerazione dei fedeli le immagini sacre. Tuttavia si espongano in numero moderato e nell'ordine dovuto, per non destare ammirazione nei fedeli, e per non indulgere ad una devozione non del tutto retta. 127. Tutti gli artisti, poi, che guidati dal loro ingegno intendono glorificare Dio nella santa Chiesa, ricordino sempre che la loro attività è in certo modo una sacra imitazione di Dio Creatore e che le loro opere sono destinate al culto cattolico, alla edificazione, alla pietà e all'istruzione religiosa dei fedeli.
 
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Se ti fermi a guardare IL FINITO, L’IMPERFETTO, SE TI FERMI A RACCOGLIERE IL DOLORE, SE TI FERMI A PARLARE CON IL DOLORE, ESSO APRIRA’ DAVANTI A TE SOLO UNO SPAZIO DOVE LE OMBRE SI MUOVONO e l’ombra rappresenta l’incognita;  ma se ti fermi a raccogliere il Mio pensiero, se ti fermi a parlare con l’amore che esso possiede, queste ombre si dileguano e sentirai il mio calore avvolgerti, accarezzare la tua anima.

 

Ecco, questo è l’uomo perfetto che IO desidero, l’uomo che innanzi tutto si è saputo vedere e riconoscere lontano da ME, ma che ha fatto di tutto, per accorciare le distanze, fino a sentire il calore del mio amore, invaderlo e accoglierlo. La vostra paura nasce dall’incertezza e l’incertezza porta l’uomo a condurre sentieri sbagliati: la paura si combatte con la fiducia e l’incertezza con la convinzione che IO posso essere quella mano che vi può condurre oltre il vostro buio, oltre ogni vostra fragilità.

 

“Nella preghiera del Padre Nostro si recita: non ci indurre in tentazione. Questa frase che Io ho inserito significa una cosa sola: non che DIO ci induca alla tentazione, ma ho voluto insegnare che vi deve essere un rapporto tra Padre e Figlio molto stretto, dove il figlio chiede al Padre di non lasciarlo solo nella prova, di non lasciarlo solo quando il male viene a tentarlo e vuole separare il suo cuore dal suo”

 

L’uomo cammina su sentieri tortuosi, ma non si accorge che il mio sguardo è sempre poggiato sul suo capo e che quando IO sembro lontano, in realtà, sono più vicino che mai.

 

Non dimenticare che il grano e gramigna crescono insieme, sotto lo stesso sole, sulla stessa terra, ma poi viene il tempo della separazione, affinché l’erba cattiva non soffochi l’erba buona, perché ricorda, che mai il tuo Dio abbandona l’uomo giusto, mai il tuo Dio può lasciare il suo uomo nella tempesta, ma la mia mano, per amore del giusto si alza e ordina ai venti di placarsi e al sole di tornare a risplendere.

 

 

“Guarire i cuori affrantisignifica: portare consolazione a tutti gli uomini, aiuto e lo spirito di verità affinché la loro fede e la loro fiducia in Dio cresca ed  si possa  istaurare il regno promesso da Dio per l’uomo.

 

 

Il giusto non è solo colui che compie la volontà del Padre,

 il giusto non è solo colui che opera per mezzo della fede,

 il giusto è colui che cammina ancora, dopo tanto tempo e tanta fatica,

 per amore, con coraggio e forza, perché questa forza non appartiene alle vostre membra,

ma mi viene data in conformità alla vostra volontà.

 

 

 

 

 

Vedete sulla terra possono nascere  bambini che hanno degli handicap,  e tutto ciò è fonte di dolore sia per chi è genitore e per lo stesso  bambino che vive quella vita molto diversa dagli altri,  ma pensate che  l’amore di DIO abbia voluto  che  la sua creatura  possa essere cosi diversa da tanti? Eppure esiste la diversità, esiste la sofferenza e  solo elevandovi dalla terra capirete che quelle creature  sono un dono di DIO, perché portano a chi le accoglie una grazia particolare e la vita su questa terra è solo un piccolo percorso, poi quando essi rientrano  nella dimensione  del cielo, essi   si ritrovano a  vivere ugualmente ad altri,  in una perfezione indicibile, e qui si capiscono le parole del CRISTO: BEATI I POVERI DI SPIRITO, perché sono proprio queste persone  che hanno sofferto che possono dare  una conoscenza in più alle tante anime che  sono qui e hanno avuto una vita  molto diversa.

 

 
 

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